Omicron arretra: quali regioni stanno riuscendo a sconfiggere il Covid

Stefano Rizzuti

5 Febbraio 2022 - 15:23

condividi

Migliorano i dati sui contagi e sui ricoveri in Italia: vediamo in quali regioni la variante Omicron rallenta e la situazione epidemiologica sembra essere maggiormente in miglioramento.

Omicron arretra: quali regioni stanno riuscendo a sconfiggere il Covid

La curva del contagio inizia a scendere e la variante Omicron fa meno paura. L’ultimo report settimanale della cabina di regia Istituto superiore di sanità-ministero della Salute consegna dei dati in miglioramento e in molte regioni si inizia a intravedere la fine della nuova ondata di Covid-19.

Quali sono i territori in cui la situazione sembra tornare più velocemente sotto controllo? E dove, invece, qualche preoccupazione è ancora inevitabile? Vediamo cosa dicono gli ultimi dati confrontandoli con quelli della settimana precedente (3 febbraio contro il 27 gennaio).

Le regioni in cui scende maggiormente l’incidenza

Il primo parametro che consideriamo è quello dell’incidenza dei casi settimanali su 100mila abitanti. Ecco i dati regione per regione con un confronto (tra parentesi) con la settimana precedente:

  • Abruzzo 1512 (in calo da 1875)
  • Basilicata 1301 (in lieve calo da 1335)
  • Calabria 609 (in lieve aumento da 541)
  • Campania 1259 (in calo da 1536)
  • Emilia-Romagna 1886 (in netto calo da 2732)
  • Friuli-Venezia Giulia 1963 (in calo da 2452)
  • Lazio 1351 (in calo da 1678)
  • Liguria 1688 (in netto calo da 2467)
  • Lombardia 1107 (in netto calo da 1762)
  • Marche 2128 (in calo da 2644)
  • Molise 895 (in calo da 966)
  • Bolzano 2288 (in netto calo da 3258)
  • Trento 1651 (in netto calo da 2637)
  • Piemonte 1367 (in netto calo da 2064)
  • Puglia 1187 (in calo da 1443)
  • Sardegna 491 (in calo da 554)
  • Sicilia 955 (in lieve calo da 965)
  • Toscana 1596 (in calo da 2138)
  • Umbria 1328 (in calo da 1559)
  • Valle d’Aosta 1239 (in netto calo da 2025)
  • Veneto 1862 (in netto calo da 2518)

L’incidenza è in netto calo in Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Bolzano, Trento, Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto. Calo significativo anche in Abruzzo, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Toscana, Umbria. Aumenta invece, di pochissimo, solo in Calabria.

I dati sui ricoveri in area medica regione per regione

Il secondo dato è quello dell’occupazione dei posti letto in area medica Covid, sempre con il confronto rispetto alla settimana precedente:

  • Abruzzo 36,1% (in netto aumento da 30,6%)
  • Basilicata 26% (in calo da 27,4%)
  • Calabria 37,1% (in calo da 38%)
  • Campania 30,3% (in calo da 31%)
  • Emilia-Romagna 28% (in calo da 29%)
  • Friuli-Venezia Giulia 38,8% (in aumento da 37,2%)
  • Lazio 32,8% (in lieve aumento da 32,6%)
  • Liguria 38,3% (in lieve aumento da 39,3%)
  • Lombardia 27,7% (in netto calo da 31,2%)
  • Marche 33,1% (in netto aumento da 29,7%)
  • Molise 23,3% (in aumento da 22,2%)
  • Bolzano 22,6% (in aumento da 20,2%)
  • Trento 29,8% (in lieve aumento da 29,2%)
  • Piemonte 29,3% (in calo da 31,1%)
  • Puglia 23,5% (in lieve calo da 24,2%)
  • Sardegna 23.5% (in netto aumento da 20,7%)
  • Sicilia 38,3% (in lieve aumento da 38,1%)
  • Toscana 26,8% (in lieve calo da 27%)
  • Umbria 33,4% (in netto aumento da 27,8%)
  • Valle d’Aosta 34,4% (in netto calo da 50,3%)
  • Veneto 24,8% (in calo da 26,4%)

In area medica si registra un netto calo solamente in Lombardia mentre scendono i ricoveri, ma in maniera meno ingente, anche in Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto. Invece si registra un netto aumento in Abruzzo, Marche, Sardegna e Umbria. In generale, comunque, in area medica sono in aumento i ricoveri in tante regioni, con un calo complessivo a livello nazionale seppur non molto sensibile.

Dove calano di più i ricoveri in terapia intensiva

L’ultimo parametro è quello dei posti letto occupati in terapia intensiva Covid:

  • Abruzzo 17,2% (in netto calo da 22,2%)
  • Basilicata 6,5% (in calo da 8,1%)
  • Calabria 11,6% (in netto calo da 18,5%)
  • Campania 11,3% (in calo da 13,5%)
  • Emilia-Romagna 17,1% (in lieve aumento da 16,8%)
  • Friuli-Venezia Giulia 21,1% (in calo da 23,4%)
  • Lazio 16,2% (in calo da 17,1%)
  • Liguria 12,8% (in netto calo da 17,7%)
  • Lombardia 12% (in calo da 14%)
  • Marche 26,3% (in calo da 27,3%)
  • Molise 5,1% (in calo da 7,7%)
  • Bolzano 11% (in calo da 14%)
  • Trento 24,4% (in netto calo da 27,8%)
  • Piemonte 18,5% (in calo da 21,8%)
  • Puglia 11,4% (in calo da 12,5%)
  • Sardegna 14,7% (in calo da 15,7%)
  • Sicilia 16,7% (in calo da 17,9%)
  • Toscana 17,2% (in netto calo da 20,9%)
  • Umbria 7,1% (in aumento da 6,3%)
  • Valle d’Aosta 14,7% (in netto calo da 20,6%)
  • Veneto 14% (in calo da 16%)

Per le rianimazioni si registra un netto calo in Abruzzo, Calabria, Liguria, Trento, Toscana e Valle d’Aosta. Ma il calo è diffuso in quasi tutta Italia: Basilicata, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Bolzano, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto. Aumenta l’occupazione dei posti letto solo in Emilia-Romagna e Umbria, seppur di poco.

In quali regioni arretra di più Omicron

La situazione è quindi in miglioramento in molte Regioni: in Emilia-Romagna calano incidenza e ricoveri, così come in Liguria. I dati migliori sono quelli della Lombardia, ma calano contagi e ricoveri anche in Piemonte, nella provincia di Trento, in Valle d’Aosta, in Veneto e in Campania. Positivi anche i dati di Lazio, Toscana e Calabria.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO