Omicron 5, spunta il nuovo sintomo notturno: “Persiste nel tempo, anche a settimane di distanza dall’infezione”

Stefano Rizzuti

22 Luglio 2022 - 17:09

Con la sottovariante Omicron 5, ormai dominante in Italia, spunta anche un nuovo sintomo del Covid: la sudorazione notturna. Che può persistere anche a settimane di distanza dall’infezione.

Omicron 5, spunta il nuovo sintomo notturno: “Persiste nel tempo, anche a settimane di distanza dall’infezione”

La sottovariante Omicron 5 è dominante in Italia. È stata la causa della maggior parte dei contagi di questa nuova ondata estiva che sembra aver raggiunto il picco. Gli ultimi dati, nonostante l’alta trasmissibilità della sottovariante Ba.5, iniziano a far intravedere una discesa dei casi.

Dall’ultimo monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute emerge che l’indice Rt è in discesa, pur restando al di sopra della soglia critica: si attesta a 1,23 contro 1,34 della settimana precedente. Scende anche l’incidenza dei contagi, da 1.158 a 977 casi ogni 100mila abitanti.

Aumentano, invece, i ricoveri e le terapie intensive: per le aree mediche siamo al 17,1% di occupazione dei posti letto (oltre l’1% in più di sette giorni fa), per le terapie intensive al 4,1% (con una crescita minima). L’altra novità su Omicron 5 riguarda invece i sintomi e in particolare un fastidio notturno che si registra in sempre più casi e che persiste a lungo, anche a settimane di distanza dall’infezione.

Omicron 5, vecchi e nuovi sintomi

Tra i sintomi di Omicron 5 restano i classici mal di gola, naso chiuso, mal di testa e febbre. Tra i più diffusi ci sono anche la tosse e l’affaticamento. Mentre è meno diffusa rispetto al passato la perdita di olfatto e gusto, che si riscontra solo nel 20% dei casi di Covid con Omicron. In più c’è un nuovo sintomo legato alla nuova sottovariante: una sudorazione notturna intensa.

Il sintomo di Omicron: la sudorazione notturna

Come spiega Luke O’Neill del Trinity College di Dublino, infatti, parliamo di una sudorazione talmente intensa da far bagnare indumenti e biancheria. Inoltre, sottolinea l’esperto, questo sintomo si manifesta non solo nel periodo dell’infezione attiva, ma anche per diverse settimane dopo il contagio.

Anche il dottor Amir Khan, medico britannico esperto di virologia, sostiene che la sudorazione notturna è un segnale da considerare per decidere di sottoporsi a tampone. Un sintomo, come quelli che già conosciamo da ormai due anni, che deve essere valutato per capire se si può trattare di positività al Covid. Anche se ci sono altri esperti che frenano e pensano sia presto per ricondurre la sudorazione a Omicron, ritenendo che serva più tempo per studiare attentamente il fenomeno.

Con Omicron 5 reinfezioni con sintomi gravi

Uno studio dell’Imperial College di Londra evidenzia inoltre un altro aspetto legato alle reinfezioni: con le varianti Omicron capita più spesso la comparsa di sintomi gravi per chi viene reinfettato. Si tratta, comunque, di sintomi simili a raffreddore e influenza e non particolarmente gravi: raramente in caso di secondo contagio si rischia il ricovero o un esito fatale della malattia, ma comunque si può andare incontro a sintomi più debilitanti che in passato.

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