Un Boeing 737-800 della Qantas Airways è decollato con calcoli di peso errati e 50 passeggeri non conteggiati.
Un errore di calcolo che poteva costare molto caro, ma che per fortuna non ha avuto conseguenze gravi. È quanto accaduto a bordo di un volo della Qantas Airways partito da Canberra e diretto a Sydney, poi dirottato a Perth per motivi meteo. Il velivolo, un Boeing 737-800, è decollato con calcoli di peso errati e, di fatto, con la mancata registrazione di 51 passeggeri a bordo. Questo ha portato a stimare un peso di circa 4.291 kg inferiore rispetto a quello reale dell’aereo.
Poiché il peso è fondamentale per impostare correttamente i parametri di volo, in particolare quelli relativi al decollo, l’aereo è partito con una velocità ridotta rispetto a quella prevista e questo errore avrebbe potuto provocare gravi rischi.
Le analisi hanno accertato che, prima del decollo, il personale aveva tentato di avvertire l’equipaggio, ma ogni tentativo di comunicazione è fallito. Soltanto dopo il decollo il personale di bordo è stato allertato e ha potuto quindi impostare i valori corretti, consentendo un atterraggio sicuro all’aeroporto di Sydney.
Un errore di calcolo che poteva costare caro
Il volo, inizialmente programmato sulla rotta Canberra-Sydney, era stato costretto ad atterrare a Perth a causa del maltempo, in attesa che le condizioni meteo migliorassero sulla capitale australiana. Ed è proprio a Perth che è stato commesso l’errore. Un membro dello staff, nell’inserire la fermata intermedia, ha digitato un codice relativo a un Boeing 717 invece che al Boeing 737. Questo ha indotto il sistema a scaricare automaticamente 11 passeggeri di classe business e circa una dozzina in classe economy, poiché il Boeing 717 ha una capacità inferiore.
Il volo è stato così chiuso utilizzando questi dati errati. A quel punto il controllo del peso ha generato un calcolo completamente sbagliato, indicando 51 passeggeri in meno, con tutti i settaggi impostati per tale peso, inclusa la quantità di carburante necessaria e le velocità corrette per il decollo.
Come detto, l’errore è stato scoperto troppo tardi, quando da terra non era più possibile mettersi in contatto con l’equipaggio. Solo a decollo avvenuto, tramite radio, si è riusciti ad avvisare il comandante, che ha potuto verificare e aggiornare i settaggi in volo, permettendo all’aereo di atterrare senza problemi a Sydney.
Il rapporto ufficiale dell’ATSB recita: «L’ATSB ha rilevato che un piccolo errore di inserimento dati ha causato una riduzione automatica e non rilevata del numero di passeggeri assegnati al volo. Questo errore si è ripetuto a cascata e informazioni errate sui passeggeri sono state utilizzate dal personale aeroportuale Qantas per chiudere il volo e dal personale addetto al controllo del carico per creare il foglio di carico».
È stato confermato che il volo è decollato con una velocità più bassa del dovuto, circostanza che avrebbe potuto generare problemi, fortunatamente mai verificatisi. Al di là del rischio, la notizia ha causato un danno reputazionale alla compagnia di bandiera australiana. Qantas ha prontamente comunicato l’introduzione di nuove procedure per rafforzare la sicurezza:
«Abbiamo introdotto nuove misure per rafforzare ulteriormente i nostri processi di verifica del numero di passeggeri e di comunicazione di informazioni critiche sui voli in caso di deviazioni. Queste misure sono pensate per migliorare la sicurezza e supportare i nostri team nella gestione di operazioni irregolari», ha dichiarato un portavoce di Qantas.
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