Dopo il mercato USA anche in Italia Disney Plus ha aggiornato il proprio listino. Ecco i nuovi prezzi.
Puntuale come un orologio svizzero, anche nel 2025, a un anno esatto dal precedente rincaro, Disney Plus ha deciso di aumentare i prezzi dei propri abbonamenti mensili e annuali. L’aumento è stato annunciato inizialmente negli Stati Uniti e, poche settimane dopo, è arrivato anche in Italia. I già clienti Disney Plus hanno ricevuto l’e-mail informativa sulle nuove tariffe e sul rinnovo automatico a partire da novembre, salvo disdetta anticipata.
L’aumento scatterà a novembre per chi è già abbonato al servizio, mentre dal 30 settembre la piattaforma ha aggiornato le tariffe sul proprio sito ufficiale. Ecco nel dettaglio i nuovi prezzi di Disney Plus.
Disney Plus, ecco i nuovi prezzi
Dal 30 settembre Disney Plus ha modificato i listini sul sito ufficiale. Il pacchetto Disney Plus Standard con pubblicità, da 5,99 € al mese, è salito a 6,99 €. Il pacchetto Disney Plus Standard, che costava 9,99 €, ora è a 10,99 € per l’abbonamento mensile, mentre quello annuale passa da 99,90 € a 109,90 €.
Infine, il pacchetto Disney Plus Premium, che costava 13,99 €, è salito a 15,99 € al mese. L’annuale, invece, passa da 139,90 € a 159,90 €. In sostanza, i rincari oscillano tra 1 e 2 euro mensili a seconda del piano scelto. Per i nuovi abbonati, dal 30 settembre questi sono i nuovi prezzi, mentre per chi era già iscritto l’adeguamento scatterà più tardi. Nel dettaglio:
- gli utenti con pacchetto mensile, se l’abbonamento è stato attivato prima del 30 settembre 2025, vedranno applicato il nuovo prezzo dal 4 novembre (salvo disdetta);
- gli utenti con pacchetto annuale, sottoscritto prima del 30 settembre 2025, subiranno la variazione a partire dal 25 novembre 2025 (salvo disdetta).
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Perché Disney Plus aumenta i prezzi
L’azienda ha giustificato questo nuovo aumento, a distanza di soli dodici mesi dal precedente, con la necessità di investire per offrire il miglior intrattenimento possibile. Nella realtà, Disney punta a migliorare i margini di profitto. Lanciato nel 2019 come servizio streaming low cost con contenuti di punta come Star Wars, Marvel, Pixar e i classici Disney, ha raggiunto 150 milioni di iscritti in pochi anni. Il problema è che solo nel 2024 ha registrato il suo primo trimestre in utile.
Bob Iger, tornato alla guida di Disney nel 2022 come amministratore delegato, è stato chiaro: l’era della crescita a tutti i costi è finita, ora l’obiettivo è la redditività. Nel mondo dello streaming questo significa due cose: ridurre i costi, puntando su produzioni più selettive e meno licenze, oppure aumentare i ricavi medi per utente. In altre parole: più pubblicità e abbonamenti più cari.
Resta da capire l’impatto che questo nuovo rincaro avrà sugli abbonamenti. Non sempre un aumento, anche minimo, viene accolto positivamente dagli utenti, soprattutto a distanza di un solo anno dal precedente. Un esempio arriva da Netflix, che dopo i rincari ha perso in Italia la leadership dello streaming a vantaggio di Prime Video, oggi primo in classifica. Disney, invece, si mantiene al terzo posto.
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