Nuove regole per tutti i cani e i gatti che entrano nel territorio europeo

Alessandro Nuzzo

16 Dicembre 2025 - 19:48

Consiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio per migliorare il benessere di cani e gatti e la loro tracciabilità.

Nuove regole per tutti i cani e i gatti che entrano nel territorio europeo

In Europa si stima che ci siano circa 150 milioni di cani e gatti posseduti dal 44% dei cittadini dell’Ue, con un valore di mercato annuo pari a 1,3 miliardi di euro, considerato in crescita. Tra i cittadini europei, il 74% ritiene che il benessere degli animali da compagnia richieda una maggiore protezione. È partendo da questa volontà comune che, dopo mesi di negoziati, lo scorso 25 novembre Consiglio e Parlamento europeo hanno finalmente raggiunto un accordo provvisorio su nuove misure di protezione per cani e gatti, volte a preservarne il benessere. L’accordo stabilisce per la prima volta in assoluto norme minime a livello dell’Ue.

L’intesa punta a innalzare gli standard di tutela per cani e gatti ospitati in allevamenti, negozi e rifugi, rafforzando allo stesso tempo le garanzie per i consumatori. L’obiettivo è creare regole più eque per il mercato, assicurare condizioni di concorrenza corrette tra gli operatori e contrastare in modo più efficace il traffico e la vendita illegale di animali.

La misura più importante riguarda l’identificazione di tutti i cani e i gatti che entrano nell’Unione Europea. L’identificazione dovrà avvenire da parte degli operatori e degli allevatori prima della loro immissione sul mercato e successivamente ogni volta che cambiano proprietario. Ogni cane e gatto dovrà essere dotato di microchip e dovrà essere registrato presso un’apposita banca dati nazionale, interoperabile con quelle degli altri Paesi dell’Ue e accessibile online.

Cani e gatti, cosa prevedono le nuove regole

I principi fondamentali in materia di benessere previsti nell’accordo sono i seguenti:

  • l’allevamento è regolamentato con limiti precisi sulla frequenza delle cucciolate e sull’età minima e massima degli animali riproduttori;
  • sono vietate pratiche di riproduzione in consanguineità (tra genitori e prole, fratelli o fratellastri, nonni e nipoti), con un’eccezione prevista per la salvaguardia di razze locali con un patrimonio genetico limitato;
  • è proibito l’allevamento di ibridi, ovvero animali ottenuti dall’incrocio con specie selvatiche;
  • sono vietate mutilazioni dolorose come il taglio delle orecchie, della coda o la rimozione degli artigli, salvo quando giustificate da comprovate esigenze mediche;
  • deve essere garantita agli animali una quantità adeguata di acqua potabile pulita e di cibo, oltre a condizioni di alloggiamento idonee al loro benessere;
  • i cani di età superiore alle otto settimane devono avere accesso quotidiano a un’area esterna oppure essere portati a passeggio ogni giorno.

Operatori e stabilimenti dovranno invece rispettare le seguenti regole:

  • tutti i cani e i gatti devono essere identificati con microchip e registrati in una banca dati nazionale prima della vendita o della donazione; i registri saranno interoperabili a livello Ue e consultabili online;
  • chi si occupa di cani o gatti deve possedere conoscenze adeguate sul loro comportamento e sulle loro esigenze fisiche ed etologiche;
  • gli stabilimenti sono tenuti a garantire controlli e visite veterinarie regolari;
  • in caso di vendita o donazione, il responsabile degli animali deve promuovere e spiegare i principi della proprietà responsabile;
  • è fatto divieto agli operatori di abbandonare cani o gatti;
  • le femmine di cani e gatti che hanno subito due parti cesarei non possono essere ulteriormente utilizzate per la riproduzione, a tutela della loro salute;
  • gli animali con tratti estremi devono essere esclusi dalla riproduzione quando esiste un rischio elevato di effetti negativi sul loro benessere o su quello della prole;
  • cani e gatti con mutilazioni o con caratteristiche morfologiche estreme non possono partecipare a concorsi, esposizioni o manifestazioni simili.

Le importazioni saranno soggette a norme identiche, così da rafforzare la protezione dei consumatori e garantire la tracciabilità di cani e gatti. Entro cinque giorni lavorativi, il cane o il gatto, per essere immesso sul mercato, dovrà essere registrato in una banca dati.

Quando entreranno in vigore le nuove regole

Per vedere finalmente l’entrata in vigore di queste nuove norme, bisognerà attendere l’approvazione sia da parte del Consiglio europeo sia da parte del Parlamento. Solo a quel punto le disposizioni potranno diventare operative, presumibilmente a partire dal 2028 per venditori e allevatori, mentre i privati cittadini dovranno obbligatoriamente registrare i cani a partire tra dieci anni e i gatti da quindici anni.

Il regolamento presenta però alcune lacune, poiché sono escluse ampie categorie di animali, come i cani da caccia, i cani da guardia per il bestiame e cani e gatti presenti nelle aziende agricole. Si tratta comunque di circa 18 milioni di gatti e 2 milioni di cani. Restano inoltre completamente esclusi altri animali da compagnia, come piccoli mammiferi, uccelli, rettili e anfibi.

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