La nuova Alitalia: MEF e FS oltre il 50%

C. G.

14 Febbraio 2019 - 15:02

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Come sarà la nuova Alitalia? Il MEF e FS potrebbero superare il 50% del capitale. Il punto della delicata situazione

La nuova Alitalia: MEF e FS oltre il 50%

La nuova Alitalia sarà partecipata dal MEF e da FS con una quota che potrebbe superare il 50% del capitale.

A confermare le ultime notizie sull’ex compagnia di bandiera è stato il vicepremier Luigi Di Maio, in occasione dell’odierno tavolo del Mise con i sindacati.

La presenza del MEF e di FS nella nuova Alitalia, ha continuato il Ministro, sarà necessaria a garantire il rilancio del vettore e i livelli occupazionali attuali, e non escluderà la futura partecipazione di altre società operanti sia nel settore pubblico che in quello privato.

Come sarà la nuova Alitalia

Nell’odierno incontro con i sindacati Di Maio ha alzato il velo sulle quote individuali di partecipazione nella nuova Alitalia. Nello specifico, la fetta del Ministero dell’Economia e delle Finanze potrebbe essere del 15%.

“L’intervento pubblico è fatto a tutela di interessi italiani, dei diritti dei lavoratori e dei livelli occupazionali, e potrà essere superiore al 15”%,

avrebbe affermato il Ministro secondo quanto riportato da Reuters.

La partecipazione di Ferrovie dello Stato e MEF permetterà di salvaguardare gli attuali livelli occupazionali di Alitalia, evitando dunque massicci licenziamenti che svenderebbero l’ex fiore all’occhiello nazionale.

Pro e contro della nazionalizzazione

Certo è che l’ingresso dello Stato nel capitale della compagnia aerea ha già suscitato diverse polemiche. Per Graziano Delrio (PD), le operazioni saranno accettabili soltanto se momentanee.

“L’idea, invece, che la soluzione più semplice sia nazionalizzare mi trova fortemente contrario”.

Per Anna Maria Bernini e Maurizio Carrara (FI), la partecipazione di MEF e FS nella nuova Alitalia peserà sui contribuenti italiani che si faranno carico di almeno il 20% della società.

Di opinione diversa invece Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, secondo cui l’ingresso dello Stato garantirà la risoluzione della crisi e permetterà di gettare le basi per una nuova compagnia di bandiera.

Tutti gli occhi saranno ora puntati sull’atteso piano industriale di FS la cui presentazione, ha confermato il vicepremier, dovrà avvenire prima del 31 marzo prossimo. Sarà quello il passo concreto verso la nascita della nuova Alitalia.

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