Nel mondo le città con aria salubre non esistono più, secondo l’Oms

Redazione LifeGate

11/04/2022

11/04/2022 - 10:57

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L’aria che respiriamo è ricca di agenti inquinanti. Si supera il limite fissato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Le azioni concrete proposte dall’Oms.

Nel mondo le città con aria salubre non esistono più, secondo l’Oms

La quasi totalità della popolazione mondiale respira un’aria con quantitativi di agenti inquinanti superiori ai limiti fissati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). A spiegarlo è un vasto studio condotto da quest’ultima, che ha analizzato i dati di più di seimila città presenti in 117 nazioni di tutto il mondo. Concludendo, appunto, che il 99 per cento degli abitanti è costretto a vivere in un ambiente insalubre. Il rapporto è stato pubblicato a pochi giorni dalla Giornata mondiale della salute, prevista per il 7 aprile, e che quest’anno è intitolata “Il nostro Pianeta, la nostra salute”.

I nuovi dati utilizzati dall’Oms sono in questo senso i più completi esistenti al mondo. Le conseguenze dell’esposizione agli agenti inquinanti per gli organismi sono inoltre sempre più studiate e certe: in particolare per quanto riguarda le polveri sottili PM2,5, capaci di penetrare in profondità nei polmoni e raggiungere i vasi sanguigni, provocando problemi cardiovascolari, cerebrali e respiratori.“Le preoccupazioni attuali legate all’approvvigionamento di energia – ha commentato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms – sottolineano l’importanza che riveste l’accelerazione della transizione verso sistemi più puliti e più sani.

“Dopo essere sopravvissuti a una pandemia – ha aggiunto Maria Neira, direttrice del dipartimento Ambiente dell’Oms – è inaccettabile continuare a registrare sette milioni di decessi evitabili e innumerevoli anni di buona salute perduti a causa dell’inquinamento dell’aria.
In questo senso, la stessa Organizzazione mondiale della sanità ha proposto una serie di azioni concrete per migliorare la qualità dell’aria. Dall’adozione di norme nazionali che impongano limiti ferrei alla dispersione di agenti inquinanti nei trasporti, nei sistemi di riscaldamento, nelle cucine e nell’illuminazione. È necessario poi investire nell’edilizia sostenibile, migliorare la gestione dei rifiuti industriali e urbani, ridurre l’uso di inceneritori o ancora prevenire gli incendi forestali.

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