Multe per la stessa infrazione, si pagano una sola volta: la novità del Codice della strada

Luna Luciano

31 Luglio 2022 - 12:49

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Modificate alcune norme del Codice della Strada grazie a un emendamento al decreto infrastrutture e trasporti: le multe per la stessa infrazioni si pagheranno una sola volta. Ecco tutte le novità.

Multe per la stessa infrazione, si pagano una sola volta: la novità del Codice della strada

Multe per la stessa infrazione che saranno pagate una volta sola. È questa la novità in arrivo per gli utenti della strada. A chi commetterà più volte la stessa infrazione al volante della propria auto, senza contestazione immediata, sarà contestata una sola infrazione.

A stabilirlo è un emendamento approvato dal Senato al momento di conversione del decreto legge sulla sicurezza delle infrastrutture e dei trasporti e che prossimamente dovrebbe essere sottoposto all’esame finale della Camera all’inizio della prossima settimana. La modifica potrebbe essere attuata fin dal prossimo fine settimana.

L’emendamento ha quindi apportato delle modifiche al Codice della strada per quanto riguardo il pagamento delle sanzioni. Per tale motivo è opportuno che ogni utente della strada conosca i dettagli di quanto previsto dall’emendamento. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Multe seriali che si pagano una sola volta: cosa dice il Codice della Strada

Novità in arrivo per tutti gli utenti della strada: sono state modificate alcune norme del Codice della strada, inserendo la possibilità dell’annullamento di multe seriali.

L’emendamento approvato dal Senato al decreto infrastrutture e trasporti - e ora sottoposto all’esame finale alla Camera - ha apportato una notevole modifica al Codice della Strada in fatto di multe seriali, erogate agli utenti che compiono la stessa infrazioni più volte. Secondo l’emendamento approvato a Palazzo Madama, anche se si dovesse verificare in tempi diversi la violazione ella medesima norma relativa alla circolazione di un veicolo avente in regola tutti i requisiti tecnici (come la revisione) o amministrativi (come il permesso per entrare in zona Ztl) richiesti dalla legge sarà quindi considerata come un’unica infrazione.

Perciò, come spiegato anche da un articolo de Il Sole 24 Ore, fermo restando che sia stato effettuato il pagamento delle spese di accertamento e notificazione relative a ciascuna violazione, dove è possibile che possano ricorrere le condizioni per poter pagare la sanzione in misura ridotta ai sensi dell’articolo 202, “si applica la sanzione del pagamento di una somma pari al triplo del minimo edittale previsto per la disposizione violata, se più favorevole”.

Vale a dire che in caso di violazione commessa più volte dal conducente senza contestazione immediata, all’automobilista sarà contestata una sola infrazione perché nell’illecito amministrativo, confluiranno anche gli illeciti accertati nei 90 giorni precedenti e non ancora notificati.

La novità del codice della strada: chi può archiviare il verbale?

Ma non è finita qui. Oltre alla possibilità quindi di pagare una sola volta multe per la stessa infrazione, l’emendamento ha introdotto un’ulteriore modifica per quanto riguarda l’archiviazione del verbale.

Finora solo prefetto e giudice di pace possono archiviare il verbale. Nel caso in cui l’emendamento venisse approvato, sarà introdotto un terzo soggetto per l’archiviazione del verbale: il responsabile dell’ufficio di polizia che ha proceduto a elevare la contravvenzione.

Infatti come chiarito dalla norma, il pagamento della somma effettuato all’organo di polizia stradale che si è occupata della prima notificazione o la contestazione immediata, con l’avvenuto pagamento delle spese di accertamento e notificazione per la violazione da esso accertata, presuppone l’istanza di archiviazione, che dovrà essere presentata dal conducente all’ufficio - o comando - da cui proviene chi ha accertato ciascuna violazione.

Multe seriali che si pagano una sola volta: cosa cambia con veicoli stranieri

Nell’emendamento approvato in notturna dal Senato si stabilisce inoltre che, in caso di violazioni commesse da veicoli stranieri - immatricolati all’estero - quando non è possibile procedere ad altre procedure di riscossione coattiva nei confronti del conducente o del proprietario per ovvie difficoltà oggettive, la riscossione potrà essere attivata nei cinque anni successivi nei confronti di chi era trovato alla guida del veicolo.

In questo caso un provvedimento del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, in accordo con il ministero dell’Interno, dovrà determinare le procedure di riscossione e di attribuzione delle somme riscosse.

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