Cosa cambia per gli automobilisti con le nuove regole sugli autovelox in vigore dal 12 giugno 2025? Vediamo limiti, distanze e divieto di utilizzo per gli apparecchi.
Le regole delle multe con autovelox stanno per cambiare in maniera radicale: la data che segnerà lo spartiacque è il 12 giugno 2025. Finora gli autovelox sono stati strumenti utilizzati dai Comuni per fare cassa applicando la “multa selvaggia”, ma dal 12 giugno ci sarà una profonda trasformazione nata da polemiche politiche e da sentenze dei tribunali.
Lo scopo dell’autovelox è quello di garantire una maggiore sicurezza stradale (e non maggior gettito ai Comuni) e fra pochissimi giorni la svolta introdurrà paletti stringenti all’utilizzo dello strumento. Cosa cambia e in cosa consiste la rivoluzione? Quali conseguenze ci saranno per gli automobilisti?
Stop agli autovelox per fare cassa
Il gettito che i Comuni ricavano dalle multe elevate con autovelox è in continuo aumento: nel 2024 l’incremento rispetto al 2023 è stato dell’11%. Milano, Roma e Firenze, in quest’ordine, sono le città che incassano di più, ma il Codacons ha sottolineato che anche i Comuni più piccoli, soprattutto se posizionati strategicamente, riescono ad avere un buon gettito con lo strumento.
Lo scorso anno il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha varato nuove regole destinate a cambiare radicalmente l’utilizzo dell’autovelox ed entreranno in vigore dal 12 giugno 2025.
Cosa cambia per le multe con autovelox?
Le principali novità che entreranno in vigore a partire dal 12 giugno sono:
- stop agli autovelox se non sono omologati;
- cambiano le regole sulle distanze minime e i posizionamenti degli apparecchi;
- per l’installazione sarà necessario il parere obbligatorio dei Prefetti.
Gli autovelox non omologati dovranno essere disattivati e la motivazione di questa scelta va ricercata in una sentenza della Corte di Cassazione che ha stabilito che non basta l’approvazione di un modello di autovelox da parte del Ministero, ma è necessaria l’omologazione, ovvero una procedura ben più complicata e rigorosa. I due concetti non possono essere equiparati secondo i Supremi Giudici e le multe elevate con autovelox non omologati vanno considerate nulle.
Distanze minime e posizionamento degli autovelox
Dal 12 giugno gli autovelox non potranno più essere collocati arbitrariamente sulle strade solo per aumentare il gettito, ma l’installazione dovrà seguire regole precise. Ogni autovelox dovrà essere posizionato dopo parere del Prefetto (per fare in modo che il posizionamento non sia una decisione solo del Comune).
Inoltre i dispositivi potranno essere installati solo nei luoghi in cui sussistono i presupposti previsti dalla legge, come le strade dove il tasso di incidenti è molto alto o su strade in cui superare determinati limiti di velocità sia oggettivamente pericoloso.
La nuova normativa stabilisce anche distanze minime tra un autovelox e l’altro e nello specifico:
- deve esserci almeno 1 km di distanza tra il segnale del limite di velocità e l’autovelox;
- almeno 4 km tra un autovelox e l’altro in autostrada;
- almeno 500 metri tra un autovelox e l’altro in città.
Altri limiti impongono anche dove è possibile installare l’autovelox e quale limite di velocità debba essere impostato:
- nelle strade extraurbane con limite di velocità a 110 km/h non è possibile utilizzare autovelox sotto i 90 km/h;
- nelle strade provinciali con limite di velocità a 90 km/h non è possibile utilizzare autovelox sotto i 70 km/h;
- nelle strade cittadine non è possibile utilizzare autovelox sotto i 50 km/h.
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