Mangiare alla guida è vietato, ecco perché, cosa si rischia in caso di contravvenzione e soprattutto in quali circostanze è prevista una sanzione.
Non esiste un divieto specifico nel Codice della strada che riguardi il consumo di cibi o bevande alla guida, nonostante ciò, mangiare alla guida è vietato e per i trasgressori sono previste multe severe. Il divieto non proviene da questioni di logica o buon senso, bensì da alcune disposizioni del Codice della strada da cui si può ricavare anche la normativa sul consumo di cibo e bevande.
Mangiare alla guida, perché è vietato
Dire che non c’è nessun articolo del Codice della strada che riguardi espressamente il mangiare alla guida può suscitare qualche dubbio, questa affermazione sembra quasi contrapporsi con l’idea di un divieto a riguardo. In realtà, la spiegazione è molto semplice e intuitiva: il Codice della Strada non può prevedere e specificare ogni tipo di comportamento scorretto che potrebbe essere assunto dagli automobilisti. Altrimenti servirebbe innanzitutto un Codice estremamente lungo, che comunque non potrebbe realisticamente includere tutte le varianti d’azione (al di fuori degli elementi che riguardano prettamente la guida, l’automobile o la patente).
Al contrario, la normativa indica le misure per agire correttamente, sanzionando chiunque non le rispetti. Ecco che il divieto di mangiare alla guida, così come molti altri del genere, deriva da disposizioni di carattere più generale, ma assolutamente chiare dal punto di vista interpretativo e giuridico.
L’articolo 141 del Codice della strada impone al conducente di essere in ogni momento in grado di controllare il veicolo. Bando, quindi, a qualsiasi genere di distrazioni che possono provocare un rallentamento dei riflessi o delle disattenzioni. L’articolo 169, sempre del Codice della strada, stabilisce poi che il conducente deve avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie, sostanzialmente avere sempre le mani libere (sul volante).
Questi due articoli sono evidentemente complementari, perché chiariscono che non eseguire azioni al di fuori della guida e non distrarsi sono entrambi requisiti fondamentali. Da ciò si capisce che non si può mangiare facendosi imboccare perché ci sarebbe comunque una distrazione, ma che non si può nemmeno mangiare con le proprie mani stando attenti alla strada. Riguardo alle mani libere, poi, vi è un’ulteriore specificazione data dall’articolo 173 del Codice della strada, seppur in riferimento all’utilizzo dei telefoni.
Multa per chi mangia alla guida, quando si rischia e importi
Conoscendo la normativa di riferimento è quindi possibile capire che le dimensioni dell’alimento o il modo in cui viene assunto non sono rilevanti per la legge. Per quanto assurdo possa sembrare il conducente che consuma un pasto con le posate è punibile allo stesso modo di chi beve un sorso da una bottiglietta d’acqua. Chi mangia o beve mentre guida è quindi punibile sempre e non ci sono attenuanti del caso, anche in caso di improvvise necessità è quindi fondamentale fermare l’auto prima di consumare cibi o bevande.
Per fare un altro esempio, anche il conducente che deve assumere un medicinale a un determinato orario non è esonerato dal divieto: deve fermarsi in un luogo consentito, assumere la medicina (purché non comprometta la guida) e poi riprendere la marcia. In caso contrario, rischia una multa.
L’importo della sanzione cambia a seconda della norma contestata nel verbale che, si ricorda, deve indicare espressamente la violazione, altrimenti il guidatore può presentare ricorso al giudice di pace per farne valere la nullità. Nella maggior parte dei casi, al conducente che mangia alla guida viene contestata la violazione dell’articolo 169 del Codice della strada, che comporta una multa da 85 euro a 338 euro.
Nel caso in cui, invece, venisse contestata la violazione dell’articolo 141 del Codice della strada – presumibilmente se il conducente ha trovato il modo di bere o mangiare con le mani libere – la sanzione va da 41 euro a 169 euro.
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