Mercato libero dell’energia, le nuove scadenze dopo la proroga

Alessandro Nuzzo

22/10/2023

22/10/2023 - 10:45

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Secondo le anticipazioni del decreto Energia che arriverà lunedì in Consiglio dei ministri, sarà prorogato il passaggio al mercato libero. Ecco le nuove date.

Mercato libero dell’energia, le nuove scadenze dopo la proroga

È dal 2017 che si parla del passaggio obbligatorio delle utenze dal mercato tutelato a quello libero. Quando sembrava in dirittura d’arrivo l’entrata in vigore di tale novità, ecco che potrebbe scattare una nuova proroga. Il passaggio al mercato libero per le utenze di gas doveva scattare il 1° gennaio 2024, quello dell’energia elettrica ad aprile.

Ora, stando alle anticipazioni del decreto energia che approderà lunedì in consiglio dei Ministri, ci sarà ancora una volta un rinvio. Questo perché si teme che la novità potrebbe portare ad un nuovo rialzo dei prezzi. Quindi, per salvaguardare le famiglie italiane, si è pensato di rinviare il tutto. Ecco le nuove date del passaggio.

Passaggio al mercato libero: ecco le nuove date

Non più gennaio e aprile per il passaggio al mercato libero delle utenze domestiche. La principale novità inserita nel decreto energia, che porta la firma del ministro Gilberto Pichetto Fratin, in approvazione nel prossimo consiglio dei Ministri, riguarda proprio la proroga dell’obbligo di passare ad un gestore attivo nel mercato libero. Secondo le indiscrezioni il rinvio dovrebbe essere da un minimo di 6 mesi ad un massimo di un anno. Quindi con tutta probabilità si andrà a finire o verso fine 2024 o addirittura nel 2025.

Ricordiamo che il passaggio al mercato libero porterà differenze soprattutto nel prezzo. Se prima nel mercato tutelato, il prezzo veniva deciso da ARERA ogni 3 mesi sulla base delle quotazioni sui mercati internazionali di riferimento, con il mercato libero le singole aziende faranno il prezzo secondo le leggi della domanda e dell’offerta. C’è chi offre un prezzo bloccato per tutto l’anno e chi invece basa le proprie tariffe sempre sulla quotazione della materia prima all’ingrosso.

Confermata la non obbligatorietà dei clienti definiti vulnerabili. Per loro quando sarà non scatterà alcun obbligo di passaggio al mercato libero, ma saranno liberi di restare in quello tutelato. Anzi, il decreto punta a rafforzare le protezioni per i vulnerabili. Per i percettori di bonus, gli anziani over75, gli abitanti di isole minori o di strutture di emergenza dopo calamità, si attiverà un servizio vulnerabili che, attraverso l’acquirente unico, provvederà alla fornitura di energia elettrica comprata all’ingrosso e quindi a minor prezzo.

Gli altri interventi previsti dal decreto

Nel decreto oltre ad interventi ad hoc per i clienti più vulnerabili è prevista anche la promozione all’uso di energia proveniente da fonti rinnovabili, il sostegno alle imprese energivore attraverso l’utilizzo di energia elettrica autoprodotto o gas italiano a prezzi ragionevoli.

La filosofia del decreto sarà quella di favorire la transizione verso le energie rinnovabili anche grazie all’uso di bonus. Il passaggio dal mercato tutelato a quello libero sarà accompagnato da adeguate campagne informative, da procedure competitive per la scelta degli operatori che reggeranno la transizione con un servizio a tutele graduali.

Sono previste deroghe per gli impianti di estrazione di gas, anche se con alcuni paletti. Ci saranno articoli sugli investimenti per salvaguardare i bacini idrografici, sui rigassificatori, sull’offshore eolico e una nuova deroga per gli impianti di produzione di energia elettrica a carbone.

Si punterà poi anche ad agevolare le imprese che per le loro caratteristiche produttive, tendono a consumare molta energia elettrica, come ad esempio quelle del vetro o della ceramica. Per queste imprese ci saranno agevolazioni per l’autoproduzione elettrica da fonti rinnovabili mentre un articolo promuove l’uso di gas nazionale dal prezzo più basso con una rimodulazione del meccanismo chiamato Gas Release.

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