Mercato auto italia: a maggio 2022 calano le immatricolazioni

Marco Lasala

2 Giugno 2022 - 18:08

Mercato auto italia: a maggio 2022 calano le immatricolazioni

Calano nel mese di maggio 2022 le immatricolazioni auto in Italia, secondo il Centro Studi Promotor gli incentivi non sarebbero sufficienti a far ripartire il mercato.

Mercato auto italia, nel mese di maggio 2022 crollano le immatricolazioni del 15,1% rispetto a un anno fa. Se equipariamo i dati del mese scorso con quelli pre pandemia, il calo è ancora più evidente (-38,7%).

Nei primi cinque mesi del 2022, sono state immatricolati 556.974 autoveicoli, il calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è del 24,3% e del 38,9% rispetto al 2019, un mercato auto Italia in grande difficoltà.

Il governo italiano ha concentrato la propria attenzione al mercato delle auto elettriche o a basse emissioni, il decreto annunciato lo scorso 6 aprile ha consentito ai concessionari di caricare i nuovi contratti di acquisto sulla piattaforma del ministero dello Sviluppo Economico a partire dallo scorso 25 maggio.

A causa della grande richiesta di autovetture di fascia 61 - 135 g/km, è previsto un rapido esaurimento dei fondi messi a disposizione dal Governo, in totale sono 615 milioni di euro.

Secondo il Centro Studi Promotor, sulla base delle immatricolazioni registrate nei primi cinque mesi del 2022, a fine dicembre 2022 sarebbero circa 1.136.000 le unità immatricolate, in pratica lo stesso risultato sarebbe possibile raggiungerlo anche in assenza di incentivi.

Gli incentivi dovevano assicurare un surplus della domanda di circa 200 mila autovetture, per un totale delle immatricolazioni di oltre 1,33 milioni di auto, un dato che seppur incoraggiante sarebbe inferiore dell’8,3% rispetto al 2021 e del 30,3% del 2019.

Secondo Gian Primo Quagliano direttore di Promotor, la situazione sarebbe da prendere in seria considerazione, gli eco incentivi dovevano essere approvati a inizio anno, anticipando così la grave crisi economica internazionale.

Dalla piattaforma del ministero dello Sviluppo Economico emerge un dato estremamente interessante, per la fascia di emissioni da 0 a 20 grammi di CO2, quella che riguarda le auto elettriche, dei 220 milioni di fondi stanziati, è stato prenotato il 14%, per la fascia 21 - 60 grammi di CO2, solo il 9% dei 225 milioni disponibili e ben il 78% dei 170 milioni dei fondi disponibili per le vetture con emissioni da 61 a 35 grammi per chilometro.

Un dato che evidenzia in maniera lampante come i fondi disponibili per le auto ibride di più largo interesse sarebbero insufficienti, una lacuna che penalizzerebbe ulteriormente il mercato auto italia vista anche la scarsità dei semiconduttori, ricordiamo che secondo il Decreto Incentivi, per usufruire degli bonus la consegna delle nuove autovetture deve avvenire entro sei mesi dalla data di stipula del contratto di acquisto.

Il termine dei 180 giorni secondo il Ministro Giorgetti sarebbe un limite consigliato ma non obbligatorio, probabile quindi che arrivino in tal senso, delle proroghe.

Michele Crisci Presidente dell’Unrae: “L’impianto dei sostegni contiene ancora alcune debolezze che l’UNRAE ha più volte indicato, a cominciare dalla richiesta avanzata dall’intero comparto di allungare da 180 a 300 giorni dalla firma del contratto il termine per usufruire dell’incentivi. Resta inoltre ancora irrisolto il problema dell’esclusione dal beneficio delle persone giuridiche (aziende e società di noleggio), omissione che di fatto riduce l’apporto dell’automotive al percorso di decarbonizzazione del Paese”.