Patrick Moonen, principal strategist di NN Investment Partners, mette in luce come la salita dei mercati azionari potrebbe essere sostenuta da alcuni fattori specifici. A sostegno di questa ipotesi è il Risk Aversion Index di NN Investment Partners, vicino a minimi pluriennali
Gennaio si sta confermando un mese piuttosto positivo per i principali mercati azionari globali, a dispetto delle numerose tensioni sul fronte geopolitico e ai timori di un’espansione del cosiddetto coronavirus.
Secondo Patrick Moonen, principal strategist di NN Investment Partners, vi sono diversi elementi che potranno sostenere gli acquisti anche in futuro.
I motivi che potranno sostenere il rialzo dei mercati azionari
L’esperto mette in luce come le aspettative sugli utili societarie siano basse, elemento che spinge a pensare che i risultati della prossima earnings season saranno facili da superare.
Oltre a questo, si stanno evidenziando segnali di una ripresa della produzione su scala globale. Per Moonen “con la fine dell’escalation del conflitto commerciale USA-Cina, l’incertezza per le aziende manifatturiere di tutto il mondo dovrebbe diminuire un po’ nei prossimi trimestri. Questo probabilmente sosterrà la ripresa dell’attività manifatturiera e a un certo punto aiuterà anche il Capex (le spese in conto capitale) a riprendersi”.
Inoltre gli indici della sorpresa economica si sono apprezzati, segnale che mette in luce come i dati macroeconomici siano più forti delle attese.
Infine, il Risk Aversion Index di NN Investment Partners è vicino al minimo storico. Questo indice offre una misura dell’avversione al rischio da parte degli investitori azionari globali, inserendoli all’interno di una scala da 1 a 100. Allo scorso 13 gennaio tale indicatore segnava quota 27, valore più basso da due anni e vicino al minimo, inferiore a 20, del primo trimestre 2005.
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