Mediobanca: contromossa su Generali, torna il dividendo

Mauro Speranza

24/09/2021

17/05/2022 - 14:51

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Mediobanca risponde ai pattisti e aumenta i suoi diritti di voto in attesa del cda di lunedì che si esprimerà sulla possibile presentazione di una lista propria.

Mediobanca: contromossa su Generali, torna il dividendo

Sempre più “calda” la partita attualmente in corso in Generali tra Mediobanca e i soci aderenti al patto, Del Vecchio e Caltagirone, a cui si era aggiunta Fondazione Crt.

Per evitare che i pattisti superino la sua quota, ieri Mediobanca aveva aumentato la sua percentuale di diritti di voto detenuta con un’operazione di prestito provvisorio di titoli che la portava oltre il 17% di Generali.
Ora l’attenzione si rivolgerà tutta sul cda di lunedì prossimo, con il board che dovrà decidere se presentare o meno una propria lista.
Nel mese di ottobre è convocata l’assemblea degli azionisti di Mediobanca che potrà approvare la distribuzione del dividendo ai soci.

Mediobanca aumenta la sua quota in Generali

La contromossa di Mediobanca su Generali vede la sottoscrizione da parte della banca di un’operazione di prestito titoli con una primaria controparte di mercato, secondo quanto comunicato dal Piazzetta Cuccia.
L’operazione riguarda 70 milioni di azioni Assicurazioni Generali, pari al 4,42% del capitale sociale della compagnia, permettendo a Mediobanca di arrivare al 17,22% dei diritti di voto del Leone di Trieste.

In questo modo, Mediobanca allunga rispetto alla quota raggiunta in questi giorni dagli aderenti al patto, corrispondente al 12,53%, mentre prima dell’operazione di ieri la banca arrivava al 12,9%.
La titolarità dei titoli acquisiti da Mediobanca ha carattere temporaneo e avrà durata di circa 8 mesi, giusto il tempo di arrivare almeno fino all’assemblea di Generali che sarà chiamata a rinnovare il cda, prevista per il prossimo aprile.
Secondo fonti vicine a Mediobanca, l’operazione “è stata fatta a tutela dell’investimento in Generali, tenuto conto del contributo significativo che apporta ai risultati della banca e per evitare una destabilizzazione strategica ed operativa che annacqui i risultati”.

Con le nuove mosse, aumenta l’attesa per il 27 settembre, giorno in cui è convocato il consiglio di amministrazione di Generali che dovrà esprimersi sulla necessità o meno di attivare la procedura della lista propria del board per il rinnovo del management della compagnia.
Oltre al rinnovo del cda, la partita si gioca anche intorno alla conferma dell’ad di Generali, Philippe Donnet, già dichiaratosi disponibile al bis, ma sulla quale si oppongono i pattisti.

Ritorno al dividendo per Mediobanca

Nel frattempo, il cda di Mediobanca ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e quello consolidato al 30 giugno 2021, secondo quanto già comunicato lo scorso 29 luglio.
Il risultato consolidato netto è risultato in crescita, passando dai 600,4 milioni di euro nell’esercizio 2019-2020 a 807,6 milioni di euro, mentre per la capogruppo è stato di 578,4 milioni di euro, anche questo in aumento (39,4 milioni nel 2019-2020).
L’assemblea degli azionisti del 28 ottobre proporrà l’assegnazione di un dividendo lordo unitario di 0,66 euro per azione, da mettere in pagamento il 24 novembre con record date il 23 novembre e lo stacco il 22 dello stesso mese.

Gli altri punti all’ordine del giorno dell’assemblea ordinaria prevedono l’approvazione del bilancio, l’autorizzazione all’acquisto e all’alienazione di azioni proprie, la politica di remunerazione e incentivazione 2021-2022 basato su strumenti finanziari e la polizza assicurativa responsabilità civile a favore dei componenti di organi sociali delle società del gruppo.

Quella straordinaria, invece, dovrà pronunciarsi sull’annullamento di azioni proprie senza riduzione del capitale sociale, la conseguente modifica dell’art. 4 dello statuto sociale, la revoca dell’attuale delega attribuita al CdA (delibera assembleare del 28 ottobre 2020) ad aumentare gratuitamente il capitale sociale mediante emissione di massime 20 milioni di azioni ordinarie da riservare a dipendenti del gruppo.

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