Mastoidite nei bambini, casi in aumento: cause, sintomi e contagio

Giorgia Bonamoneta

3 Novembre 2023 - 20:28

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Sono in aumento i casi di mastoidite. Cos’è e quali sono i rischi per i più piccoli? Ecco cosa sappiamo.

Mastoidite nei bambini, casi in aumento: cause, sintomi e contagio

Aumentano i casi di mastoidite tra i bambini. A darne notizia è l’ospedale Santobono di Napoli, dove sono stati registrati numerosi (e in aumento) accessi al Pronto soccorso per mastoidite. L’infezione è causata dallo streptococco, un batterio piuttosto comune che si diffonde tra i più piccoli.

Il primario del Pronto soccorso dell’ospedale Santobono-Pausilipon, Vincenzo Tipo, ha spiegato che si tratta di mancanza di allenamento del sistema immunitario dei bambini e l’uso indiscriminato degli antibiotici.

Ma cos’è la mastoidite? Il nome dell’infezione deriva dall’osso coinvolto nell’infiammazione: l’osso mastoideo. Ecco quali sono le cause e come riconoscere i sintomi.

Che cos’è la mastoidite?

Per “mastoidite”, come si legge nel manuale Msd, si intende un’infezione batterica delle cellule pneumatiche mastoidee che generalmente consegue a un’otite media acuta. L’osso coinvolto è il mastoide, una porzione dell’osso temporale posizionato dietro l’orecchio.

Possono colpirlo diverse infezioni, che portano di conseguenza a otite media acuta o cronica. L’infiammazione provoca l’occlusione del cavo timpanico e all’accumulo di pus nella mastoide. Nei casi più gravi e acuti, esiste la possibilità di distruzione dei setti ossei e la propagazione dell’infezione alle strutture anatomiche vicine (con relative complicanze).

Quali sono le cause della mastoidite?

La mastoidite è causata da germi (solitamente batteri) che causano l’otite medio acuta. Nel recente aumento di ingressi nei Pronto soccorso, il colpevole sembra essere lo streptococco.

Secondo il primario del Pronto soccorso dell’ospedale pediatrico di Napoli, Vincenzo Tipo, l’aumento delle mastoiditi è dovuto all’assenza di protezione nei bambini. “Per due anni, soprattutto i bambini, non hanno allenato il loro sistema immunitario alle infezioni e questo è dannoso”, ha spiegato.

Non solo, infatti è l’uso indiscriminato degli antibioticiche ha selezionato i germi sempre più resistenti.

Quali sono i sintomi?

I sintomi della mastoidite sono spesso simili a quelli della meningite. Il riconoscimento dell’infezione è quindi complessa e il trattamento può iniziare in ritardo.

I sintomi principali sono (come ricorda l’Ospedale Bambino Gesù di Roma):

  • comparsa di gonfiore che si presenta tipicamente con cute arrossata, lucida e dolente, dietro al padiglione auricolare. Il gonfiore è causato dall’estensione dell’infezione al di fuori dell’osso mastoideo nella zona sottocutanea;
  • anteriorizzazione del padiglione auricolare: in altre parole, il bambino sviluppa il tipico orecchio a sventola a causa del gonfiore che è comparso dietro l’orecchio;
  • scomparsa del normale solco retroauricolare, sempre a causa del gonfiore che si è sviluppato dietro al padiglione auricolare. 

A questi sintomi si associano anche quelli dell’otite media acuta:

  • intenso dolore all’orecchio;
  • febbre;
  • talvolta fuoriuscita di secrezione mucosa o francamente purulenta (otorrea) dal condotto uditivo esterno.

Tutti sintomi che vanno trattati rapidamente. Spesso infatti i bambini sono ricoverati in urgenza per essere sottoposti a terapia antibiotica. In caso questa non funzioni, soprattutto nel caso di resistenza agli antibiotici (un grave problema sanitario per oggi, ma soprattutto del domani), si passa alla pratica chirurgica, con il drenaggio del pus.

Come si diffonde il contagio?

I pazienti che presentano maggiormente l’insorgenza della mastoidite sono i bambini, in particolar modo i neonati tra i 6 e i 13 mesi. Il contagio avviene per contatto. Infatti si tratta di batterio che si trasmette in caso di non corretta areazione degli ambienti o l’utilizzo comune di oggi personali.

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