Mascherina ffp2 è necessaria o basta la chirurgica? Rispondono gli esperti

Laura Pellegrini

24/01/2021

24/01/2021 - 21:08

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Quali differenze ci sono tra le diverse mascherine in commercio? Le ffp2 sono più sicure delle mascherine chirurgiche? Quale dovremmo scegliere per proteggerci dal Covid?

Mascherina ffp2 è necessaria o basta la chirurgica? Rispondono gli esperti

Indossare la mascherina è un atto ormai quotidiano che compiamo senza nemmeno accorgerci, ma al tempo stesso significa proteggere gli altri da noi stessi e dalla possibilità di essere contagiati dal coronavirus. L’emergere di nuove varianti del Covid, però, ha messo in discussione il funzionamento di alcuni tipi di mascherine.

Mentre la Germania ha reso obbligatorie le mascherine ffp2, in Italia gli esperti si dividono sull’efficacia delle chirurgiche rispetto a quelle di stoffa.

Ma quindi, quali sono le mascherine più sicure contro il Covid-19 e le sue varianti? Quando è necessario indossare le mascherine ffp2 e per quali soggetti sono più indicate?

Mascherine, quali scegliere per contrastare le varianti del Covid

In Europa e nel mondo sono state scoperte nuove varianti del Covid e i cittadini iniziano a chiedersi quali siano le mascherine più efficaci per contrastare e prevenire il contagio.

Occorre specificare che esistono tre macro-categorie di mascherine:

  • i dispositivi di protezione individuale (DPI),
  • i dispositivi medici (DM) (per esempio le mascherine chirurgiche),
  • le mascherine di comunità (ovvero quelle di stoffa).

Gli esperti concordano sul fatto che le mascherine chirurgiche siano più efficaci di quelle di stoffa, ma che al tempo stesso le chirurgiche non riescano a filtrare le goccioline di piccole dimensioni. Altri ancora, invece, ritengono le ffp2 più efficaci rispetto agli altri tipi di mascherine in commercio, ma soltanto se utilizzate nella maniera corretta e senza l’utilizzo delle valvole. Un’altra alternativa alle ffp2 sono le mascherine ffp1, le p2 e le p3 che a fronte di una buona protezione sono purtroppo molto scomode da indossare.

Qual è la mascherina migliore e più efficace contro il Covid e le sue mutazioni? Chiaramente non esiste una risposta univoca, visto che molto dipende dal luogo nel quale stiamo andando e dalla distanza che possiamo tenere dalle altre persone. In qualsiasi situazione, comunque, è necessario rispettare tutte le regole che nei mesi scorsi abbiamo imparato: tenere il distanziamento necessario, lavare con frequenza le mani e arieggiare gli ambienti chiusi.

Il parere degli esperti

Una delle misure che si possono prendere subito per rallentare la diffusione della variante inglese è abbandonare le mascherine di cotone. Vanno sostituite con Ffp2 al chiuso”, questo è quello che ha detto Giorgio Gilestro, neurobiologo e docente all’Imperial College di Londra, su Twitter. Lo Stato, secondo l’esperto, “dovrebbe ovviamente sovvenzionare una mossa di questo tipo, l’investimento pubblico in termini di rischio è chiaro”.

Come riporta un articolo di Adnkronos, comunque, le opinioni variano. Per esempio, Paolo D’Ancona, epidemiologo dell’Istituto superiore di sanità (Iss), sostiene che “ la mascherina chirurgica , se indossata correttamente e con le dovuta distanza, resta la protezione di riferimento anche contro le varianti del coronavirus, ovviamente mai slegata dalle altre misure, compreso il lavaggio delle mani”. Anche per questo motivo, negli istituti scolastici sono stati consigliati i dispositivi di protezione chirurgici.

Invece, per quanto riguarda ambienti sanitari ove il distanziamento non è sempre rispettato, ha proseguito l’esperto, “c’è bisogno della protezione massima dei dispositivi di protezione individuale, in considerazione dei maggiori rischi di droplets e aerosol nelle fasi dell’assistenza sanitaria”.

Qual è la mascherina migliore da indossare?

Come abbiamo detto, non esiste una risposta univoca rispetto al funzionamento delle mascherine e per scegliere l’alternativa migliore occorre valutare una serie di aspetti, compresa la possibilità di mantenere il distanziamento dagli altri. Nonostante le protezioni individuali, comunque, è sempre necessario adottare tutte le misure di prevenzione: lavaggio delle mani, distanziamento e sanificazione degli ambienti.

Secondo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria, “ la mascherina migliore da indossare è la Ffp2 ”, in quanto è “in grado di limitare la diffusione del contagio, quindi di trattenere le goccioline di saliva, ma anche di filtrare quello che arriva dall’esterno. Quella chirurgica, se indossata male, non è in grado di filtrare”.

Non è dello stesso parere Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma: “Non mi pare che ci siano studi che dimostrino un reale vantaggio sulle chirurgiche - ha detto all’Adnkronos -, questo sulla base di indagini condotte in ambito ospedaliero”. Tuttavia, le ffp2 - che rientrano non nella categoria mascherine ma in quella dei facciali filtranti - “sono un vero dispositivo di protezione il cui uso è raccomandato solo in ambito ospedaliero (in quanto necessitano di una specifica formazione e addestramento per un corretto utilizzo ndr.), oltre che per Covid-19 per infezioni a trasmissione aerea, incluse tubercolosi e morbillo, e in un contesto di produzione di aerosol”.

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