Con oltre 4 miliardi di euro, la nuova misura punta a rilanciare gli investimenti industriali e la produttività delle imprese, superando la complessità del piano Transizione 5.0.
Una delle misure più importanti della bozza di Legge di Bilancio promossa dal governo Meloni e prossima ad andare in discussione in Parlamento è il varo della misura dell’Iperammortamento, che con oltre 4 miliardi di euro varrà poco meno di un quarto di una manovra che pesa complessivamente 18 miliardi.
In sostanza, l’esecutivo cambierà via sulla politica industriale dopo la fine degli spazi per accedere alle misure di Transizione 5.0, che fino al 31 dicembre 2025 consentirà di candidarsi a ottenere crediti d’imposta sulla base dei progetti d’investimento in prodotti digitali e beni strumentali già coperti dai crediti 4.0 sulla base delle possibilità di garantire risparmi energetici agli impianti o ai processi produttivi.
Si torna all’impostazione tradizionale avviata dalla vecchia – e soddisfacente – Industria 4.0 varata dal governo Renzi e dall’allora Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda nel 2016. Nel periodo 2017-2020 sono stati investiti 23 miliardi di euro nei progetti di innovazione industriale e smart factory capaci di abilitare crediti d’imposta, a cui nei cinque anni fiscali dal 2021 al 2025 si sono sommati i 29 miliardi di euro di Transizione 4.0, che va in esaurimento quest’anno. [...]
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