OpenAI sta per introdurre una novità storica su ChatGPT. Le conversazioni sono destinate a cambiare per sempre, grazie a un elemento inedito in arrivo.
Nel sempre più vasto universo dell’intelligenza artificiale, ChatGPT continua a ricoprire un ruolo di prim’ordine. Il bot di OpenAI è dai più ritenuto il punto di riferimento per l’intero settore, uno strumento in grado di rispondere a ogni richiesta degli utenti con informazioni precise, riproduzioni grafiche, consigli utili e molto altro.
Secondo le previsioni, a breve ChatGPT raggiungerà i 700 milioni di utenti settimanali. Numeri impressionanti, ancor di più se si considera il tempo passato da ogni consumatore all’interno del sito web o dell’app. Cresce infatti la tendenza a intrattenere sessioni lunghissime, anche solo per parlare di sé. Le cose però stanno per cambiare, OpenAI ha in serbo una novità che modificherà per sempre l’utilizzo dell’AI come l’abbiamo sempre conosciuto.
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Come cambiano le sessioni su ChatGPT
Un utilizzo eccessivo di ChatGPT potrebbe essere dannoso per la salute psicologica delle persone. Lo sa bene anche OpenAI che, nei prossimi giorni, introdurrà una modifica importante al suo chatbot. Nello specifico, chiunque eseguirà sessioni di AI troppo lunghe riceverà un avviso. Al suo interno, viene consigliato di fare una pausa sotto forma di promemoria.
L’idea è di rendere gli avvisi sempre più naturali e ben inseriti all’interno delle conversazioni, così che non risultino come limitazioni al normale utilizzo di ChatGPT, ma piuttosto un consiglio utile per preservare la propria salute mentale.
Ancora non è chiaro quando l’aggiornamento sarà rilasciato dagli sviluppatori di OpenAI ma, viste le parole spese, si può ipotizzare che già nei prossimi giorni partiranno i test ufficiali.
La nuova tendenza di OpenAI
In generale, sembra che OpenAI voglia puntare sempre di più sul preservare la salute psicologica di chi utilizza ChatGPT. Già con il motore GPT-4o sono stati inseriti sistemi per rilevare eventuali segnali di disagio mentale o emotivo manifestati da chi inserisce i prompt di comandi.
Con GPT-5, quest’aspetto avrà ancora più rilievo. L’obiettivo è stabilire da subito una certa distanza tra l’utente e l’AI. Se una persona chiede consigli su argomenti molto personali, come per esempio la rottura di una relazione, ChatGPT eviterà di rispondere al quesito. Piuttosto, potrebbe porre domande per incoraggiare la persona a riflettere sulla situazione con la propria testa.
Una strategia frutto delle ultime tendenze riscontrate con i chatbot di intelligenza artificiale. Sempre più utenti iscritti tendono ad utilizzare l’AI come una sorta di amico virtuale con cui confidarsi e a cui chiedere consigli personali. Nelle situazioni limite, si presentano casi di chiusura totale dal mondo esterno, per affidarsi quasi esclusivamente a ciò che ChatGPT ha da dire.
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