Lavoro dipendente, ecco come chiedere (ed ottenere) un aumento di livello

Claudio Garau

21 Luglio 2023 - 13:40

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L’aumento di livello o inquadramento più elevato può essere oggetto di una richiesta ad hoc del dipendente al suo datore di lavoro. Vediamo cosa sapere a riguardo.

Lavoro dipendente, ecco come chiedere (ed ottenere) un aumento di livello

Specialmente ad inizio carriera il giovane lavoratore viene spesso assunto per eseguire mansioni di non elevatissima difficoltà, ma con il passare del tempo le cose possono cambiare e può accadere che gli siano affidati compiti di maggior responsabilità e impegno. Ebbene in circostanze come queste il dipendente potrà certamente chiedere al suo datore di lavoro di conseguire un inquadramento più alto, ovvero un aumento di livello che di fatto si abbini alle maggiori responsabilità assunte rispetto alle origini e al percorso di crescita professionale all’interno dell’azienda.

Proprio il livello di inquadramento contrattuale, in caso di lavoro dipendente, è oggetto di una questione che non di rado si pone il lavoratore. Quest’ultimo infatti si può interrogare su come chiedere un aumento di livello e come farlo in modo da conseguirlo realmente. E infatti di questo ci occuperemo nel corso di questo articolo: ecco allora una sintetica guida a riguardo, in cui ricorderemo che cos’è il livello di inquadramento del lavoratore, quando spetta un livello più alto e in che modo chiederlo al capo. I dettagli.

Categorie legali e livello di inquadramento contrattuale: il contesto di riferimento

Per aver subito ben chiaro il quadro che qui interessa in tema di aumento di livello, occorre ricordare quanto segue:

  • nel caso in cui il lavoratore sia assunto con contratto di lavoro dipendente alle dipendenze di un’azienda o datore di lavoro, ottiene una categoria legale di assegnazione ed un livello di inquadramento nella scala di classificazione del personale prevista dal contratto collettivo del proprio settore;
  • detto inquadramento non è fisso nel tempo ma può cambiare, in quanto - come accennato in apertura - il dipendente, e specialmente chi si dimostra particolarmente capace e volenteroso, può seguire un percorso di crescita professionale in ufficio ed essere adibito a mansioni di più alta responsabilità. Ecco perché esiste l’aumento di livello.

Ebbene, i ruoli che il dipendente è chiamato a occupare nell’organizzazione del datore di lavoro possono essere i più svariati e comportano una differente collocazione per livello. In particolare sulla scorta del ruolo dato a chi viene assunto, nella scala gerarchica aziendale, ai dipendenti sono assegnate quattro diverse categorie legali di inquadramento contrattuale, ovvero dirigenti, quadri, impiegati ed operai.

Distinto dall’assegnazione della categoria legale è l’inserimento - in fase di assunzione per lavoro dipendente- in un cd. livello di inquadramento contrattuale. Il riferimento va in particolare alla scala di classificazione del personale del Ccnl di settore - e dunque applicato allo specifico rapporto di lavoro.

L’inquadramento contrattuale dettaglia il ruolo assegnato al lavoratore all’interno dell’azienda, sulla scorta di categoria, qualifica e mansioni propri del suo impiego e la retribuzione corrispondente. Inoltre ogni livello di inquadramento include, al suo interno, gruppi omogenei di qualifiche professionali che si caratterizzano per uguali responsabilità e complessità dei compiti assegnati.

Dall’inquadramento dipende la retribuzione: le tabelle salariali nei Ccnl

Un punto molto importante è il seguente. In tema di lavoro dipendente, l’inquadramento contrattuale in un livello piuttosto che in un altro ha un rapporto diretto con lo stipendio versato al lavoratore. I vari Ccnl, infatti, includono le cd. tabelle salariali, con l’indicazione della retribuzione minima che deve essere pagata al lavoratore - proprio sulla scorta dei vari livelli di inquadramento contrattuale.

Ecco perché è giusto dire che l’aumento di livello di inquadramento contrattuale per un lavoratore dipendente implica un incremento dello stipendio. Se un lavoratore è promosso a un livello maggiore nell’ambito del proprio inquadramento contrattuale, tipicamente gli viene associato un aumento salariale che corrisponde alla nuova posizione.

Le promozioni e gli aumenti di livello sono di solito legati a una più alta responsabilità e a un contributo professionale maggiore - e proprio per questo i datori di lavoro premiano i dipendenti con uno stipendio più corposo.

Livello di inquadramento contrattuale più alto: quando?

In caso di lavoro dipendente, il livello di inquadramento nella scala di classificazione del personale - dicevamo - non è fisso nel tempo, ma può esservi un aumento di livello in riconoscimento della crescita professionale del dipendente. In sintesi la legge infatti prevede che il lavoratore:

  • sia adibito ai compiti per cui è stato assunto:
  • sia adibito ai compiti corrispondenti all’inquadramento più alto che abbia nel tempo ottenuto.

In altre parole, l’azienda potrà certamente aumentare il livello di inquadramento contrattuale e il dipendente svolgerà mansioni di più elevato livello, facenti parte del grado superiore della scala di classificazione.

Attenzione però perché talvolta l’assegnazione a mansioni più alte si ha prima che il livello di inquadramento contrattuale sia di fatto modificato. In detta ipotesi, la legge comporta che il dipendente, durante il periodo di assegnazione a mansioni di più alta responsabilità, abbia diritto al trattamento retributivo corrispondente all’attività effettuata.

Sempre per legge l’assegnazione diventa definitiva nel caso in cui questa non abbia avuto luogo per sostituire altro lavoratore in servizio, dopo il lasso di tempo fissato dai Ccnl di settore o, in assenza, dopo sei mesi continuativi. Pertanto, dopo un semestre di svolgimento ininterrotto di svolgimento di mansioni superiori, il dipendente ha diritto a conseguire il passaggio ad un livello più elevato, con conseguente aumento di stipendio.

Il ruolo del Ccnl nell’aumento di livello

Ancora, in differenti ipotesi è il contratto collettivo di categoria, valevole per il lavoro dipendente, che dispone i cd. tempi di attestazione, vale a dire dei meccanismi di passaggio automatico di livello di inquadramento contrattuale - i quali hanno effetto dopo aver maturato una certa anzianità aziendale, ovvero un certo periodo di lavoro presso uno stesso contesto.

Altrimenti, l’aumento di livello è il risultato della libera iniziativa aziendale, che può sempre scegliere di cambiare le mansioni, per orientarle a compiti di più alto impegno e responsabilità e di innalzare di conseguenza anche il livello di inquadramento del lavoratore, nella scala di classificazione del personale.

Domanda di aumento di livello

Alla luce di quanto abbiamo visto finora, la domanda per un superiore livello di inquadramento contrattuale è da intendersi rimessa alla libera volontà dell’azienda, ovvero alla scelta di mera discrezionalità del datore di lavoro. In differenti casi invece, il dipendente ha diritto ad essere classificato in un livello più alto di inquadramento contrattuale, sulla scorta delle mansioni in concreto svolte o in base a quanto previsto nel Ccnl applicato al proprio rapporto di lavoro.

Il punto è però capire come il lavoratore possa manifestare la sua volontà di far aumentare il livello di inquadramento contrattuale, in modo da avere sì maggiori responsabilità, ma anche uno stipendio più elevato per lavoro dipendente. Ebbene, allo scopo è sufficiente scrivere una semplice lettera al datore di lavoro, evidenziando la propria volontà e le ragioni a sostegno della richiesta. Tuttavia bisogna fare attenzione al fatto che, se si tratta di una richiesta che implica valutazioni discrezionali, il dipendente non potrà aspettarsi che la richiesta venga poi accolta in automatico.

Ecco perché è opportuno distinguere le circostanze dell’aumento di livello, come abbiamo fatto sopra. Unfatti, se si tratta di uno dei casi in cui il dipendente ha un vero e proprio diritto al più alto inquadramento, in ipotesi di diniego da parte dell’azienda, egli potrà rivolgersi al giudice del lavoro per conseguire in tribunale un provvedimento ad hoc, che stabilisca l’effettivo diritto al livello superiore di inquadramento contrattuale.

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