Lanciata Lucy, la prima sonda diretta agli asteroidi di Giove per scoprire le origini del sistema solare

Stefano Rizzuti

16 Ottobre 2021 - 15:15

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La Nasa ha lanciato la sonda Lucy: la missione - che durerà 12 anni - ha lo scopo di esplorare otto asteroidi troiani per scoprire qualche informazione in più sulla nascita del sistema solare.

Lanciata Lucy, la prima sonda diretta agli asteroidi di Giove per scoprire le origini del sistema solare

La missione di Lucy è partita. La sonda spaziale della Nasa e del Southwest Research Institute (SwRI) diretta verso gli asteroidi di Giove è stata lanciata alle 11.34 ora italiana. È partita da Cape Carneval, in Florida, alle 5.34 ora locale.

La sonda viene spedita per la prima volta in assoluto con l’obiettivo di esplorare gli asteroidi troiani, ovvero una popolazione misteriosa formata da piccoli corpi che orbitano intorno al Sole oltre la fascia principale degli asteroidi venendo intrappolati dalla gravità di Giove e del Sole stesso.

La sonda della Nasa è stata lanciata con un razzo Atlas-5 dal Kennedy space center e ora dovrà affrontare un viaggio di 12 anni. Si tratterà di un viaggio record in quanto riguarderà l’osservazione di otto asteroidi. Il primo di questi asteroidi, il più vicino, è nella fascia principale tra Marte e Giove mentre gli altri sette asteroidi misteriosi sono vicini a Giove.

Il messaggio per l’umanità del futuro

La sonda Lucy custodisce anche un piccolo segreto al suo interno. Si tratta di una targa, una capsula del tempo, che contiene un messaggio per l’umanità del futuro. L’obiettivo è che in futuro qualcuno possa recuperare questo messaggio, anche tra migliaia di anni.

La capsula del tempo della Nasa

Il lancio di Lucy e la capsula del tempo al suo interno si inseriscono nel quadro delle grandi missioni Nasa iniziate negli anni ’70. È il caso, per esempio, della targa delle sonde Pioneer 10 e 11 o del disco d’oro delle Voyager 1 e 2. La targa è stata installata sulla sonda Lucy durante una cerimonia che si è tenuta in Colorado, al Lockheed Martin Space di Littleton, il 9 luglio 2021.

Il nome della missione Lucy

Il nome Lucy non è stato scelto per caso. La sonda ha proprio lo stesso nome dell’antenato umano fossilizzato trovato nel 1974 in Etiopia, ovvero nell’anno successivo all’avvio del viaggio fuori dal sistema solare della Pioneer 11. Questa sorta di citazione deriva dal fatto che questi asteroidi mai esplorati che verranno esaminati da Lucy sono considerati proprio dei fossili della formazione del sistema solare.

La missione di Lucy e gli asteroidi da esplorare

Quella di Lucy è la tredicesima missione del programma spaziale Discovery della Nasa. A spiegare l’obiettivo della missione e l’esplorazione degli otto asteroidi che incontrerà è Thomas Zurbuchen della Nasa: “Ci fornirà un frammento di storia del sistema solare, una storia che riguarda noi”.

Il primo asteroide sarà Donaldjohanson che si trova tra Marte e Giove e verrà visitato nel 2025. Successivamente ne incontrerà altri sette nel periodo che va dal 2027 al 2033. Il numero di asteroidi che avrà incontrato la sonda è un record in una singola missione: sono otto su sei orbite indipendenti attorno al Sole.

La navicella spaziale, una volta terminata l’esplorazione degli asteroidi, continuerà comunque a viaggiare tra gli asteroidi troiani e nell’orbita della Terra per almeno centinaia di migliaia di anni se non addirittura milioni secondo alcune previsioni.

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