Il termine “unicorno” è stato coniato nel 2013 ma è nel 1901 che è nata la prima azienda al mondo a superare il miliardo di dollari di capitalizzazione: la U.S. Steel Corporation.
L’espressione “startup unicorno” fu coniata nel 2013 da Aileen Lee, fondatrice di Cowboy Ventures, per indicare una società privata che raggiunge una valutazione di almeno un miliardo di dollari.
Oggi, il fenomeno è associato soprattutto a società tecnologiche nate dopo il 2000, come Airbnb, Uber o Stripe, e rappresenta un simbolo di successo raro e ambito, con meno dello 0,1% delle startup che riescono a raggiungere tale traguardo.
Ma se applichiamo retrospettivamente questo concetto, il primo vero “unicorno” nasce ben prima della Silicon Valley.
Fondata nel 1901, la U.S. Steel Corporation ha infatti anticipato di oltre un secolo l’affermazione dei moderni unicorni e rappresenta ancora oggi un caso straordinario: è stata la prima azienda della storia a superare il miliardo di dollari di capitalizzazione. Ecco come ha fatto.
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U.S. Steel è la “startup” che superò un miliardo di dollari del 1901
La U.S. Steel Corporation nasce nel 1901 dalla fusione di colossi industriali come la Carnegie Steel Company, la Federal Steel Company e la National Steel Company, grazie all’operazione orchestrata dal finanziere J.P. Morgan e dall’industriale Andrew Carnegie. L’operazione, dal valore di 492 milioni di dollari dell’epoca (pari a circa 18 miliardi di dollari attuali), portò alla creazione della prima società al mondo con una capitalizzazione superiore al miliardo di dollari: ben 1,4 miliardi di dollari, una cifra impensabile per quei tempi.
Nel suo primo anno di attività, U.S. Steel controllava circa i due terzi della produzione di acciaio degli Stati Uniti e possedeva la più grande flotta commerciale dei Grandi Laghi. La sua nascita segnò quindi una svolta epocale e divenne rapidamente il simbolo del capitalismo industriale americano, tanto da essere soprannominata a Wall Street “The Corporation”.
Unicorno “ante litteram”: perché la U.S. Steel anticipa la Silicon Valley
Sebbene la definizione moderna di unicorno si riferisca per lo più a startup tecnologiche, la storia della U.S. Steel dimostra che il fenomeno delle aziende “mitiche” per dimensioni e innovazione non è esclusivo dell’era digitale. La società nacque da un’intuizione visionaria, grazie a una combinazione di capitali, know-how e capacità di aggregare risorse e talenti, proprio come le startup di oggi.
Il caso U.S. Steel mostra infatti che, già oltre un secolo fa, era possibile creare imprese capaci di rivoluzionare il mercato e raggiungere valutazioni straordinarie, pur in un contesto industriale e finanziario completamente diverso. Ed è proprio in questo senso che la U.S. Steel può essere considerata, a tutti gli effetti, la prima startup unicorno della storia: un unicorno ante litteram che ha aperto la strada a un modello di crescita e ambizione che ancora oggi ispira imprenditori e investitori in tutto il mondo.
Dopo la sua fondazione, la U.S. Steel ha attraversato profonde trasformazioni e sfide ma resta oggi uno dei principali produttori di acciaio degli Stati Uniti. Nel primo trimestre 2025 la società ha registrato ricavi per 10,3 miliardi di dollari e un utile netto di 1,1 miliardi di dollari, in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al 14 maggio 2025, la capitalizzazione di mercato si è attestata a circa 9,4 miliardi di dollari.
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