La Consob ha appena puntato i fari su questa società quotata a Piazza Affari, occhio alle azioni

Laura Naka Antonelli

27 Novembre 2025 - 10:31

Focus sulle azioni di questa azienda quotata a Piazza Affari, a cui la Consob ha presentato una lunga serie di richieste. Le risposte.

La Consob ha appena puntato i fari su questa società quotata a Piazza Affari, occhio alle azioni

Occhio alle azioni di OPS Italia ex EEMS Italia, società quotata a Piazza Affari, che ha appena annunciato con un comunicato stampa ad hoc - che porta la data di ieri, mercoledì 26 novembre 2025 - di aver ricevuto diverse richieste di informazioni da parte della Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, a cui ha replicato prontamente.

L’azienda italiana, che opera nei servizi per l’energia e la telefonia, quotata sul mercato Euronext Milan e che ha assunto la nuova denominazione OPS Italia lo scorso 21 ottobre 2025 rispetto a quella precedente di EEMS Italia SPA, ha reso noto di essere stata contattata dalla Consob lo scorso 20 novembre, in vista dell’assemblea ordinaria dei suoi azionisti che è stata convocata per la giornata di oggi, giovedì 27 novembre, per l’approvazione del bilancio del 2024.

Alle 9.40 circa ora italiana, le azioni di OPS Italia segnano un calo superiore a -3%, scendendo a quota 0,161 euro.

OPS Italia, la Consob accende i fari dopo le accuse lanciate dal revisore contabile RSM

A far scattare sull’attenti la Consob sono stati i rilievi del revisore RSM SPA, che ha riferito di non essere stato in grado di esprimere un giudizio sul bilancio, per la precisione, come si legge nelle richieste inoltrate dalla Consob al fine di ricevere chiarimenti da OPS Italia: “La società di revisione ha rilasciato una dichiarazione di impossibilità ad esprimere un giudizio sul bilancio consolidato e di esercizio della Società al 31 dicembre 2024, evidenziando l’assenza di elementi probativi sufficienti ed appropriati su plurime voci di bilancio”.

Tra le circostanze che hanno compromesso l’indipendenza del revisore, è stata contestata a OPS Italia “ la mancata corresponsione degli onorari relativi ai servizi professionali resi nell’ambito dell’incarico di revisione legale”.

La società di revisione avrebbe tra l’altro individuato “ criticità nella tenuta della contabilità, evidenziando in particolare le ragioni dell’incompletezza del trasferimento dei dati contabili dal precedente al nuovo sistema gestionale, evidenziando i presupposti per ritenere adeguati i sistemi amministrativi-contabili esistenti ai sensi dell’art. 154-bis del TUF”.

Non solo. Il revisore contabile RSM, si legge nelle richieste della Consob, ha identificato criticità anche in merito all’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, in quanto, così ha spiegato:

“Non è stato possibile verificare l’evoluzione prevedibile della gestione e la capacità della Società di recuperare gli attivi e di far fronte ai debiti scaduti e alle obbligazioni in essere, iscritti nel bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024, che il Piano 2025-2028 prevede il pareggio operativo entro l’esercizio 2027 e che le iniziative immobiliari relative all’operazione Lago di Codana richiedono specifiche risorse finanziarie”.

OPS Italia replica punto per punto alle domande della Consob. “Forniti tutti i riscontri richiesti da RSM”

Ai rilievi del revisore contabile, sui quali la Consob ha acceso i fari inviando richieste di chiarimenti a OPS Italia, la società ha replicato punto per punto.

Riguardo all’impossibilità di esprimere un giudizio sul bilancio consolidato e d’esercizio al 31 dicembre 2024 manifestata da RSM, OPS Italia ha precisato che “tale affermazione non risulta coerente con la documentazione trasmessa al revisore nel corso delle attività 2024–2025”, precisando in particolare che:

  • Sono stati forniti tutti i riscontri richiesti da RSM, comprensivi di elisioni, riconciliazioni e chiusure di tutti i debiti e crediti infragruppo evidenziati dal revisore.
  • OPS Italia ha integrato e corretto, secondo le indicazioni della stessa RSM, tutte le voci di bilancio che il revisore aveva richiesto di verificare o riclassificare.
  • La Società ha risposto alla PEC di RSM, fornendo elementi contabili, amministrativi e documentali idonei a superare ogni rilievo.

OPS Italia ha risposto alla Consob di avere integralmente fornito gli elementi probativi richiesti e che la contestazione di “assenza di elementi probativi” non riflette la reale collaborazione garantite dall’emittente.

Mancata corresponsione degli onorari al revisore? OPS Italia ribatte

In merito all’accusa del revisore, che ha lamentato la mancata corresponsione degli onorari da parte dell’azienda, OPS Italia ha sottolineato di non avere “mai manifestato alcuna intenzione di sottrarsi agli obblighi verso il revisore”, facendo la seguente precisazione:

“Nel tentativo di chiudere l’esposizione debitoria nei confronti di RSM in maniera bonaria tenuto conto che debito era relativo alla precedente gestione la società ha proposto un accordo di saldo e stralcio riducendo l’importo dovuto da €72.000 a €50.000. La proposta non è stata accettata da RSM. Pertanto, ogni ricostruzione secondo cui la mancata corresponsione degli onorari sarebbe stata dettata da scelte strategiche per interrompere il rapporto professionale è priva di fondamento”.

“Nessuna criticità nella tenuta della contabilità”

In merito alle criticità nella tenuta della contabilità evidenziate sempre dal revisore contabile, OPS Italia ha ribattuto, rispondendo alle richieste della Consob, che “l’attuale Consiglio di Amministrazione ritiene che non sussistono criticità nella tenuta della contabilità riferibili alla gestione in carica. La contabilità della Società risulta infatti aggiornata, riconciliata e completa alla data del 31 ottobre 2025. La Società, inoltre, sta predisponendo la redazione della Relazione Finanziaria Semestrale 2025, circostanza che conferma l’effettiva funzionalità e adeguatezza dei sistemi amministrativo-contabili attualmente utilizzati”.

Ancora OPS: “ La contabilità della Società risulta infatti aggiornata, riconciliata e completa alla data del 31 ottobre 2025. La Società, inoltre, sta predisponendo la redazione della Relazione Finanziaria Semestrale 2025, circostanza che conferma l’effettiva funzionalità e adeguatezza dei sistemi amministrativo-contabili attualmente utilizzati”.

L’azienda quotata a Piazza Affari ha ricordato che nel secondo semestre 2024 erano “emerse delle criticità con la società esterna che gestiva la contabilità”, fattore che aveva “comportato la necessità di trasferire il sistema gestionale contabile su un nuovo software” al fine di “recuperare esportare e verificare l’intera documentazione contabile 2024”.

Ma “ la riattivazione del software ha comunque permesso al gruppo di recuperare integralmente tutti i dati contabili; completare la riconciliazione delle partite, predisporre in modo corretto e completo il bilancio 2024; procedere successivamente alla migrazione dei dati presso il nuovo consulente contabile”.

OPS Italia ha poi rimarcato che “sono in corso le attività di verifica, anche in concomitanza dell’approvazione della relazione finanziaria semestrale, al fine di assicurare una corretta contabilizzazione” e di ritenere che, “entro la fine del corrente anno, il processo sarà completato e quindi i sistemi amministrativi saranno adeguati ai sensi dell’art. 154-bis TUF”.

Riguardo alla constatazione del revisore, secondo cui non sarebbe stato possibile verificare l’evoluzione prevedibile della gestione, OPS Italia ha definito l’asserzione non condivisibile e in contrasto con l’ampia documentazione trasmessa alla società di revisione, visto che:

  • È stata fornita evidenza della disponibilità liquida consolidata del gruppo, inclusi oltre €1.200.000 presenti sulla controllata Paystore S.r.l.
  • La Global Capital Investments Ltd. ha comunicato mediante PEC il proprio impegno vincolante a sostenere la Società nella fase antecedente all’approvazione del prospetto informativo, garantendo un presidio finanziario certo e tempestivo.
  • La società Enea group Balcani ha manifestato il proprio interesse a definire un accordo collaborativo con la società EEMS SPA ora OPS Italia S.p.a. dal valore complessivo di euro 500.000 con pagamento al 31 dicembre 2025 nell’ambito della realizzazione e progettazione di un impianto fotovoltaico da oltre un Tera.

OPS Italia ha inoltre chiarito alla Consob di avere “dimostrato, con comunicazioni ufficiali al mercato e con documentazione trasmessa alla società di revisione, di avere intrapreso un esteso processo di risanamento dell’esposizione debitoria, già in larga parte concluso”.

“Piano 2025-2028 non rappresenta fonte di incertezza”

E ancora, nel rispondere alle tante altre richieste inoltrate dalla Consob, l’ex EEMS SPA ha messo in evidenza che “ la previsione di pareggio operativo nel 2027, evidenziata nel Piano Industriale, rappresenta una stima prudenziale, elaborata considerando il fatto che la società registrava perdite strutturali da oltre un decennio”.

OPS Italia ha rimarcato di fatto che nuovo Consiglio di Amministrazione ha già:

  • Più che dimezzato le perdite storiche grazie agli interventi di efficientamento.
  • Avviato e realizzato operazioni straordinarie che porteranno la Società fuori dall’ambito applicativo dell’art. 2446 c.c., operazione di cui e’ stata informata la società di revisione.
  • Incrementato in modo significativo i ricavi consolidati e la marginalità operativa, anticipando nei fatti gli obiettivi previsti nel piano.

Pertanto”, ha risposto l’azienda alla Consob, “il Piano 2025-2028 non rappresenta una fonte di incertezza, bensì uno scenario già in fase avanzata di realizzazione

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