Procedura infrazione: spunta l’ipotesi del rinvio

Luca Fiore

28 Giugno 2019 - 08:39

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Oltre all’incontro Trump-Xi, il G20 giapponese è particolarmente importante per quanto riguarda le sorti del nostro Paese. Vediamo perché.

Procedura infrazione: spunta l’ipotesi del rinvio

Se la grande attesa per l’incontro Trump-Xi ha fatto sì che l’attuale G20 sia per lo più considerato un G2, anche dal punto di vista europeo il vertice giapponese è utilizzato in chiave “privata”.

Martedì è un giorno cruciale per le sorti del nostro Paese visto che le autorità europee saranno chiamate a decidere se raccomandare o no la procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese.

Nessuno ha interesse ad arrivare ad uno scontro e dai piani alti di Palazzo Chigi filtra un cauto ottimismo.

Procedura infrazione: Tria, ci sono le basi per evitare provvedimento

Sia Conte che Tria sono apparsi tranquilli sull’esito del negoziato: “stiamo adottando provvedimenti che ci portano in linea”, ha detto il Ministro dell’Economia, secondo cui “ci sono le basi per evitare il provvedimento”.

”Siamo fiduciosi, con Moscovici ci parliamo continuamente e la trattativa con l’Europa non è più difficile che in passato”, ha aggiunto il titolare di Via XX Settembre.

Procedura infrazione: spunta l’ipotesi del rinvio

Prima dell’avvio dei lavori del G20, il premier Conte ha avuto contatti con Angela Merkel e con Jean Claude Juncker.

Finora si è trattato solo di colloqui informali ma, riferiscono i ben informati, tra le ipotesi vagliate fino a questo momento c’è quella di un rinvio della questione italiana di qualche mese.

In particolare, si punterebbe ad un rinvio ad ottobre (l’Ecofin tornerà a riunirsi il 10 del mese). Con questo spostamento, il governo avrà tempo per produrre le garanzie che dovrebbero essere contenute nella prossima legge di Bilancio per il 2020.

Procedura infrazione: Conte, rispetteremo regole ma vogliamo cambiarle

Il premier nel corso di un’intervista ha confermato di voler rispettare l’attuale impianto regolatorio europeo ma anche di voler dare il proprio contributo al cambiamento per “costruire una Europa più vicina ai cittadini, più forte e più equa”.

“Vogliamo portare il risultato a casa, lavoreremo con sinergia. L’assestamento di bilancio si farà per lunedì, serve a noi ma è bene chiudere il negoziato e poi definire tutto sul piano interno”, ha spiegato Conte.

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