Come si fa a iscrivere un albero monumentale all’elenco

Caterina Gastaldi

26 Agosto 2022 - 18:24

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Approvata nel 2013, la legge relativa agli alberi monumentali ne sancisce regole e modalità di iscrizione all’elenco.

Come si fa a iscrivere un albero monumentale all’elenco

Gli alberi definiti monumentali in Italia sono un bene da tutelare per diverse ragioni, a partire dal loro valore naturalistico, ambientale, paesaggistico, e storico-culturale. Si possono anche considerare un’opportunità dal punto di vista dello sviluppo turistico ed educativo. Proprio per proteggere questi alberi esiste un elenco a loro dedicato, al quale chiunque può segnare un esemplare per il suo eventuale riconoscimento.

Con l’intenzione di salvaguardare questi alberi storici, alcune regioni avevano attuato delle politiche territoriali proprio a questo scopo, come il Piemonte attraverso una legge regionale del 1995. Allo scopo di rendere omogenea la legislatura al riguardo e, al contempo, evitare la perdita di questa eredità storica, nel 2013 è anche stata fatta una specifica norma statale, che stabilisce una definizione di “albero monumentale”, i criteri di monumentalità omogenei per tutta Italia e le sanzioni per coloro che si rendano responsabili di danneggiamenti, oltre che le modalità per l’effettuazione del censimento nazionale.

Quali sono gli alberi monumentali

La legge numero 10 del 14 gennaio 2013 ha stabilito i criteri generali che regioni e comuni devono rispettare per poter procedere con il riconoscimento, la valutazione, e la registrazione degli alberi monumentali. A poter rientrare in questa definizione sono sia gli alberi autoctoni, sia quelli non originari della zona in cui si trovano o dell’Italia. Sono invece richieste altre caratteristiche.

Devono infatti risultare, per esempio costituendo un raro esempio di longevità o maestosità, oppure essere un riferimento preciso a eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario e delle tradizioni locali. Questa definizione include anche i filari di alberi e viali alberati, a patto che siano di particolare pregio e siano inseriti in specifici complessi architettonici, come ville, chiese, orti botanici, o monasteri, per esempio.

Le regole inoltre prevedono che possano essere riconosciuti come monumentali alberi singoli presenti in città o giardini privati, isolati, oppure facenti parte di zone boschive più ampie.

Classificazione

Informazioni precise riguardo alle modalità di classificazione e le caratteristiche che un albero deve avere per poter rientrare nell’elenco sono state date nel 2014 dal Ministero dell’Agricoltura.

I criteri in questione prevedono che l’esemplare, o gli esemplari, abbiano almeno una delle sette seguenti caratteristiche:

  • che sia di pregio naturalistico legato all’età e le dimensioni, ed è legato sia peculiarità genetiche di ogni specie, sia anche alle condizioni ecologiche in cui si trova a vivere un singolo esemplare. Per quel che riguarda la dimensione, questa viene valutata tenendo conto di tre criteri, quali: la circonferenza del tronco, l’ampiezza e proiezione della chioma, e l’altezza dendrometrica;
  • il pregio naturalistico può anche essere legato alla forma e al portamento dell’albero, che non solo si trova alla base del successo biologico degli alberi, ma va anche a testimoniare il fatto che a essi sia stata attribuita una certa importanza dalle persone;
  • il valore ecologico, legato alle presenze faunistiche e vegetali che si insediano al suo interno o nelle immediate vicinanze, riferito anche alla rarità delle specie in questione e al pericolo di estinzione delle stesse;
  • pregio naturalistico legato alla rarità botanica, nel quale vengono conteggiate anche le specie non autoctone e quindi esotiche, tenendo comunque conto del fatto che siano in generale più rare nell’area in questione;
  • pregio naturalistico legato all’architettura vegetale, come può avvenire comunemente nel caso di filari alberati. Avviene per quegli alberi che siano parte progetto architettonico unitario e riconoscibile, in sintonia o meno con i manufatti architettonici;
  • pregio paesaggistico, si attribuisce all’albero o agli alberi che soddisfino l’aspetto percettivo (seppur in parte soggettivo), oppure sia presente la presenza incisiva dell’opera dell’uomo come fautore del paesaggio e come fruitore dello stesso;7
  • infine, pregio storico-culturale-religioso, si riferisce a quegli esemplari, non necessariamente secolari, legati a particolari eventi storici, culturali, folcloristici, religiosi, della storia locale o personaggi, leggende, tradizioni, e miti.

Segnalazione e registrazione degli alberi monumentali

Il censimento degli alberi monumentali viene svolto a opera delle regioni, su segnalazioni dei comuni. I comuni possono entrare a conoscenza di esemplari importanti sia tramite ricerca diretta a seguito di una ricognizione territoriale con rilevazione diretta e schedatura del patrimonio vegetale, sia su segnalazione da parte di singoli cittadini.

Le segnalazioni possono essere fatte da chiunque, dagli enti locali, alle scuole, al singolo privato. Per poter procedere con la segnalazione è necessario compilare l’apposita scheda, disponibile sul portale del Mipaaf, e corredarla di foto, per poi consegnarla al comune del territorio in cui l’albero ha messo le radici. A seguito della segnalazione sarà dovere del comune procedere con i dovuti controlli e, se tutto dovesse risultare in regola, procedere con l’invio alla regione che si occuperà della registrazione all’interno dell’elenco nazionale.

Danneggiamenti e sanzioni

Una volta che sono stati catalogati gli alberi monumentali vengono protetti dalla legge, ed è quindi vietato, tranne che in alcuni casi particolari, abbatterli. È sempre vietato danneggiarli. Nel caso in cui qualcuno abbattesse un albero monumentale senza aver richiesto e ricevuto i dovuti permessi, si troverebbe a dover pagare delle sanzioni piuttosto onerose, che vanno dai 5.000 ai 10.000 euro.

L’unico motivo per cui possono essere abbattuti, o è concesso apportare modifiche considerevoli, è per malattia e parassiti, allo scopo di salvaguardare l’albero o le altre piante circostanti, soprattutto nel caso in cui dovessero essere anche loro monumentali e registrate.

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