Il paese nordico si riprende il primo posto nella classifica delle giurisdizioni più attraenti al mondo per gli investimenti minerari redatta dal Fraser Institute.
Il Fraser Institute, un istituto pubblico canadese, ogni anno redige un rapporto sulle giurisdizioni più attraenti al mondo per gli investimenti minerari. Nell’ultimo report, basato sulle indagini minerarie dello scorso anno, a tornare al primo posto tra le giurisdizioni più attrattive per gli investimenti minerari è stata la Finlandia. Quest’anno, 350 partecipanti hanno valutato 82 giurisdizioni in tutto il mondo, giungendo alla conclusione che il Paese nordico è il più vantaggioso al mondo in questo settore.
Al secondo posto, per il secondo anno consecutivo, troviamo il Nevada, mentre a chiudere il podio c’è l’Alaska, che prosegue la sua ascesa dopo il 13° posto del 2023. La top 10 prosegue con:
4. Wyoming (USA);
5. Arizona (USA);
6. Svezia;
7. Saskatchewan (Canada);
8. Terranova e Labrador (Canada)
9. Guyana
10. Norvegia.
È interessante notare come nelle prime 10 posizioni figurino quattro giurisdizioni statunitensi: Nevada, Alaska, Wyoming e Arizona. Un segnale di come gli USA continuino a investire nel settore minerario. Investimenti aumentati dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, dato il suo particolare interesse nello sfruttamento delle risorse del sottosuolo. I Paesi europei occupano tre posizioni nella top ten, mentre il Canada ne conta due, con il Saskatchewan confermato territorio più attrattivo del Paese. La sua presenza nella top 10 è ormai costante da sette anni. La provincia è nota per le sue vaste riserve di potassio e uranio.
Colpisce, invece, vedere un paese come l’Australia, famosa per la sua ricchezza mineraria e con un quadro normativo stabile, restare fuori dalle prime 10 posizioni. L’Australia Occidentale è risultata la giurisdizione con le migliori performance del Paese, classificandosi al diciassettesimo posto, seguita da Australia Meridionale, Territorio del Nord e Queensland, tutti nella fascia top 30.
Male il Botswana, che dal 15° posto dello scorso anno è sceso al 20°. Resta comunque il Paese africano con le performance migliori. Questo per quanto riguarda l’indice di attrattività degli investimenti.
Se guardiamo invece alla classifica basata soltanto sulla percezione politica, al primo posto troviamo la Repubblica d’Irlanda, seguita da Finlandia e Saskatchewan. Poi:
4. Nevada;
5. Wyoming;
6. Terranova e Labrador;
7. Arizona;
8. Utah;
9. Alberta
10. Irlanda del Nord
I paesi che sono nelle ultime posizioni
Capovolgendo la classifica, nelle ultime posizioni troviamo l’Etiopia, seguita da Suriname e Niger. Anche Nuova Scozia, Mozambico, Madagascar, Bolivia, Repubblica Dominicana, Guinea e Minnesota figurano tra gli ultimi dieci nel report basato sull’indice di attrattività.
Nel report sulla percezione politica è la Bolivia a posizionarsi all’ultimo posto, seguita da Madagascar e Russia. L’Africa si conferma la regione con le peggiori performance, con cinque giurisdizioni nella fascia più bassa della classifica, seguita dall’America Latina con tre, e da una ciascuna per Canada e Stati Uniti.
Inoltre il Sudafrica continua a perdere terreno: nella classifica generale è ora quindicesimo partendo dal fondo. In ambito politico, la sua posizione è ulteriormente peggiorata, passando dal 66° posto dello scorso anno al 70° su un totale di 82 Paesi. In queste classifiche non figura l’Italia che, territorialmente, non è riconosciuta come una nazione ricca di giacimenti minerari.
«L’indagine mineraria del Fraser Institute è il rapporto più completo non solo sul potenziale minerario di una giurisdizione, ma anche sulle politiche governative che attraggono o scoraggiano gli investitori minerari», ha affermato Elmira Aliakbari, direttrice del Centro per gli studi sulle risorse naturali del Fraser Institute e coautrice del rapporto.
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