«L’intelligenza artificiale può predire l’insorgere di malattie», intervista a Eugenio Zuccarelli

Marta De Vivo

15 Settembre 2022 - 15:00

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La raccolta dati e l’intelligenza artificiale possono predire l’insorgere di malattie e aiutare a prevenirle. Eugenio Zuccarelli racconta l’evoluzione del settore healthcare con Cvs Health.

Eugenio Zuccarelli ci ha parlato del suo percorso lavorativo e dei suoi consigli per per gli studenti. Nato nel 1994, Eugenio ha già fatto molta strada: da Genova a New York, passando per l’Imperial College di Londra. La sua storia professionale lo ha portato a essere segnalato come uno degli under 30 da tenere d’occhio in ambito healthcare nella classifica di Forbes.

«Mi sono laureato all’Università di Genova in Ingegneria Elettronica e Tecnologie dell’Informazione», si racconta, «ma la mia passione per l’intelligenza artificiale e le applicazioni per migliorare la vita delle persone, mi hanno portato a fare un master a Londra, all’Imperial College, in Ingegneria Biomedica e Neurotecnologie. Il focus del master era su quello che possiamo apprendere dal cervello umano per migliorare l’intelligenza artificiale e come possiamo usare la tecnologia per migliorare la salute. La mia tesi riguardava il software per controllare le protesi del braccio col pensiero». La sua tesi è diventata un prototipo industriale da sviluppare, catturando l’attenzione di testate come Bloomberg e Financial Times.

Eugenio si è specializzato nell’analisi dei dati, diventando un data scientist, poiché: «Mi interessa creare modelli e analizzare dati per aiutare le persone, ho lavorato col sistema sanitario inglese. Ogni ospedale trasmette ai coders, dei programmatori, i dati sui pazienti raccolti a mano dai singoli medici e queste persone le traducono in informazioni strutturate che l’azienda per cui lavoravo acquisisce».

Nel 2019, il trasferimento negli Stati Uniti. Oggi Eugenio lavora a New York nell’azienda Cvs Health e grazie al suo lavoro è stato inserito nei Forbes under 30 per il settore Healthcare nel marzo 2022, ossia i talenti sotto i trent’anni che possono cambiare il mondo: «Cvs Health è la compagnia numero uno al mondo in fatto di salute e la quarta più grande al mondo. Qui guido un team di data scientist che utilizzano l’intelligenza artificiale per predire l’insorgere di malattie come il diabete e l’ipertensione e cercare di migliorare la salute delle persone».

In un sistema sanitario come quello americano, il meccanismo è basato sulle assicurazioni, fornite dalle stesse aziende in cui lavorano i cittadini, che interagiscono con Cvs Health. Sono tanti i dati raccolti da Eugenio che afferma: «Gli Stati Uniti hanno un sistema sanitario davvero avanzato, è un ambiente molto positivo in cui stare, ma confesso che l’idea di voler tornare in Italia c’è tutta, vedremo».

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