Influenza: sintomi, vaccino, rimedi e come prevenirla. Guida al male di stagione

Chiara Ridolfi

16/03/2017

Sintomi, metodi per prevenirla e rimedi naturale per combattere l’influenza. Tutto quello che c’è da sapere sulla malattia che costringe al letto milioni di italiani l’anno.

Influenza: sintomi, vaccino, rimedi e come prevenirla. Guida al male di stagione

Ogni anno l’influenza si ripresenta puntale alla porta di milioni di italiani e i sintomi sono sempre gli stessi a ogni stagione:

  • raffreddore;
  • dolori articolari;
  • alterazione;
  • nausea e vomito;
  • mal di testa.

Il contagio dell’influenza è piuttosto semplice, dal momento che il virus si trasmette per vie aeree e in pochi si vaccinano contro il male di stagione. I bambini e gli adolescenti sono coloro che maggiormente contraggono la malattia, dal momento che spesso vengono a contatto con compagni a scuola.

Solitamente il picco di stagione si ha tra dicembre e gennaio, momento in cui ogni anno milioni di italiani si trovano al letto a cercare di guarire con metodi naturali e non.
Di seguito tratteremo le seguenti tematiche

I sintomi comunque non vanno sottovalutati, perché come confermato dall’ISS ogni anno ottomila pazienti muoiono a causa delle complicazioni dell’influenza.

Non allarmatevi, perché solitamente l’influenza guarisce da sola con sei o sette giorni di riposo, ma non appena avvertite qualche campanello d’allarme vi consigliamo di contattare il vostro medico così da chiedere quali farmaci prendere per curare l’influenza.

Influenza: cos’è?

Nella stagione influenzale sono circa 7 milioni gli italiani contagiati, che ogni anno si trovano a dover combattere con questo male di stagione.
Inoltre, considerando anche i virus delle sindromi parainfluenzali, circa 17 milioni di italiani resteranno a letto per un po’. Questi numeri sono stati svelati durante l’incontro promosso da Assosalute-Associazione nazionale farmaci di automedicazione, a cui è intervenuto il dottor Fabrizio Pregliasco.

I ceppi che ogni anno portano l’influenza nel nostro paese sono differenti e cambiano di anno in anno. Nel 2017 ad esempio i ceppi che hanno portato l’influenza sono stati:

  • A/California/7/2009, che molti ricorderanno come H1N1, virus responsabile della pandemia del 2009;
  • A/Hong Kong/4801/2014 (H3N2) e B/Brisbane/60/2008 (lineaggio B/Victoria).

Vediamo adesso come prevenire l’influenza, su quali sono i sintomi e in che modo curare i dolori in modo naturale o con farmaci specifici.

Influenza bambini: contagio, sintomi e livello di pericolosità

Prima di vedere nel dettaglio quali sono i sintomi dell’influenza e i rimedi per curarla, soffermiamoci un attimo sul contagio nei bambini. Questi infatti sono tra i soggetti più a rischio, ma comunque non bisogna allarmarsi nel caso in cui non ci siano complicazioni.

Solitamente nei bambini i sintomi dell’influenza sono più marcati, quindi si capisce subito quando uno di questi viene contagiato.
Ad esempio, i più piccoli possono accusare del mal di testa e lamentare la perdita dell’appetito. Senza dimenticare che nei bambini la febbre potrebbe raggiungere delle temperature elevate.

Ma non allarmatevi perché anche nei bambini l’influenza passa da sola senza bisogno di farmaci. Vi consigliamo comunque di ascoltare il parere del vostro pediatra e nel caso in cui pensiate ci siano delle complicazioni fate subito visitare il vostro bambino.

Generalmente l’influenza guarisce in una settimana, ma nel caso dei bambini è consigliato non farli uscire da casa per circa 10 giorni. Questo perché i bambini che si ammalano una prima volta sono più esposti a ricadute.

Per aiutare vostro figlio a guarire dall’influenza potete utilizzare i cosiddetti metodi della nonna.

Ad esempio, fategli sorseggiare del brodo di pollo (nella preparazione abbondate con aglio e cipolla, due alimenti fortemente antivirali), oppure dategli un cucchiaino di miele per alleviare la tosse.

Quanto dura l’influenza?

Salvo complicazioni, la durata dell’influenza, qualsiasi sia il ceppo, è di circa 4-5 giorni. In questo periodo evitate di uscire di casa e restate al caldo, così da evitare di incorrere in delle complicazioni.

Una volta che sarete guariti però cercate di tenervi alla larga dai luoghi affollati e di entrare in contatto diretto con altre persone.
Infatti, un malato di influenza è contagioso sia 24 ore prima dalla comparsa dei primi sintomi che fino a 7 giorni dopo. Nel caso dei bambini, inoltre, i tempi del contagio si allungano a 10 giorni.

Ecco perché vi consigliamo di riguardarvi e di osservare un periodo di convalescenza una volta che sono passati i sintomi influenzali.

Influenza: quali sono i sintomi

In linea generale ogni anno i sintomi influenzali sono sempre gli stessi. Sebbene i ceppi cambino nel tempo e mutino, le problematiche legate all’influenza di stagione sono sempre le stesse ogni anno.
I sintomi più comuni dell’influenza sono infatti:

  • febbre: la temperatura corporea supera i 38°;
  • brividi di freddo;
  • mal di testa;
  • stanchezza generale;
  • dolori muscolari;
  • raffreddore;
  • poco appetito;
  • nausea, vomito e diarrea.


Questo tipo di sintomi possono essere più o meno accentuati (dipende anche dal soggetto contagiato), ma comunque in un paio di giorni dovrebbero scomparire. In caso così non fosse vi consigliamo di contattare il vostro medico curante e di chiedere consiglio a lui.

Influenza: sintomi peggiori nelle donne

Da una ricerca condotta dalla Uniformed Services University of the Health Sciences emerge che le donne rischiano di avere dei sintomi peggiori rispetto agli uomini. Questa ricerca condotta negli Stati Uniti, infatti, sottolinea che la sintomatologia nelle donne potrebbe presentarsi con maggiore gravità. Non allarmatevi però perché comunque il rischio di gravi conseguenze è remoto.

Donne e uomini comunque hanno la stessa probabilità di essere contagiati, come spiegato dal dottor Robert Deiss, autore principale dello studio. Questo, dopo aver analizzato i dati clinici di 777 uomini e donne contagiati dal ceppo influenzale ha notato che i sintomi cambiano in base al sesso del paziente. Nel dettaglio, le donne hanno maggiori probabilità di riportare un mal d’orecchie, mal di testa e riduzione dell’appetito. Inoltre, spesso le donne influenzate hanno riportato dei dolori muscolari.

Influenza: come avviene il contagio

Anche l’influenza si contrae come tutti gli altri virus influenzali: per vie aeree. Quindi, il contagio avviene per via aerea, attraverso delle gocce di saliva che potrebbero diffondersi con uno starnuto, con dei colpi di tosse oppure semplicemente parlando.

Bisogna sottolineare che per contagiare una persona non bisogna per forza essere malati. Infatti, il paziente è contagioso fin dal giorno precedente alla comparsa dei sintomi dell’influenza. Il contagio, può avvenire fino a 7 giorni dalla manifestazione dei primi sintomi influenzali, ma come abbiamo visto i tempi per l’influenza potrebbero allungarsi.

Quindi, se verrete contagiati dall’influenza restate riguardati il più possibile, sia per non attaccarla agli altri sia per evitare complicazioni.

Complicazioni

L’influenza non dovrebbe causare particolari complicazioni, ma è sempre bene riguardarsi e non uscire prima del dovuto. Il principale pericolo è infatti una ricaduta, che vi potrebbe costringere nuovamente a tornare al letto e rimanere sotto le coperte.

Bambini sotto i 5 anni, adulti sopra i 65 anni, pazienti a rischio affetti da diabete, asma e anemia falciforme, e donne incinte sono i soggetti più inclini alle complicazioni dell’influenza ed è per questo che al presentarsi di alcuni sintomi dovete subito consultare il vostro medico.
Ecco quali sono i “campanelli d’allarme”:

  • difficoltà nella respirazione;
  • vomito forte;
  • labbra di una colorazione bluastra;
  • convulsioni;
  • dolori nella zona toracica o dell’addome;
  • stato confusionale.

Non sottovalutate questi sintomi, perché potrebbero essere dei segnali che vi indicano il sovvenire di complicazioni.

Ad esempio, l’influenza può portare la polmonite, la sinusite e ad altri problemi di salute che se non curati tempestivamente potrebbero portare a delle patologie croniche.

Insomma, se contraete l’influenza non è un dramma, ma se riuscite a prevenirla, ad esempio facendo il vaccino, è meglio.

Influenza: come prevenirla?

Ecco un elenco di alcuni piccoli accorgimenti da seguire per ridurre al minimo le possibilità di contagio. Ad esempio, per proteggervi dall’influenza dovete lavarvi spesso le mani e favorire il corretto funzionamento del vostro sistema immunitario. Per farlo è bene seguire uno stile di vita salutare, dormendo almeno 8 ore al giorno e facendo attività fisica.

Inoltre, è importante bere molta acqua (circa 2 litri al giorno) e mangiare frutta e verdura in abbondanza.

Chi si deve vaccinare?

Come specificato dal Ministero della Salute, il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti quei soggetti che desiderano evitare il contagio e non abbiano “specifiche controindicazioni”.

Il vaccino è consigliato per alcuni soggetti a rischio ed è per questo che per loro la vaccinazione è gratuita.
I primi casi di influenza cominciano con l’arrivo del freddo, quindi vista la situazione climatica del nostro Paese la campagna di vaccinazione antinfluenzale partirà da metà ottobre e durerà fino a dicembre.

Ecco una tabella dove vengono indicati tutti i soggetti per cui la vaccinazione è raccomandata.

Categoria Dettaglio
1 Soggetti di età pari o superiore a 65 anni
2 Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti
fino a 65 anni di età affetti da patologie che
aumentano il rischio di complicanze da influenza
a) malattie croniche a carico dell’apparato
respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia
broncopolmonare, la fibrosi cistica e la
broncopatia cronico ostruttiva-BPCO)
b) malattie dell’apparato cardio-circolatorio,
comprese le cardiopatie congenite e acquisite
c) diabete mellito e altre malattie metaboliche
(inclusi gli obesi con BMI >30)
d) insufficienza renale/surrenale cronica
e) malattie degli organi emopoietici ed
emoglobinopatie
f) tumori
g) malattie congenite o acquisite che comportino
carente produzione di anticorpi,
immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
h) malattie infiammatorie croniche e sindromi da
malassorbimento intestinali
i) patologie per le quali sono programmati
importanti interventi chirurgici
j) patologie associate a un aumentato rischio di
aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es.
malattie neuromuscolari)
k) epatopatie croniche
3 Bambini e adolescenti in trattamento a lungo
termine con acido acetilsalicilico, a rischio di
Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.
4 Donne che all’inizio della stagione epidemica si
trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza.
5 Individui di qualunque età ricoverati presso strutture
per lungodegenti.
6 Medici e personale sanitario di assistenza.
7 Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio.
8 Soggetti addetti a servizi pubblici di primario
interesse collettivo e categorie di lavoratori
a) Forze di polizia
b) Vigili del fuoco
c) Altre categorie socialmente utili potrebbero
avvantaggiarsi della vaccinazione, per motivi
vincolati allo svolgimento della loro attività
lavorativa; a tale riguardo, è facoltà delle
Regioni/PP.AA. definire i principi e le modalità
dell’offerta a tali categorie.
d) Infine, è pratica internazionalmente diffusa
l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione
antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai
lavoratori particolarmente esposti per attività
svolta e al fine di contenere ricadute negative
sulla produttività.
9 Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con
animali che potrebbero costituire fonte di infezione
da virus influenzali non umani
a) allevatori
b) addetti all’attività di allevamento
c) addetti al trasporto di animali vivi
d) macellatori e vaccinatori
e) veterinari pubblici e libero-professionisti


Adesso dovreste avere un quadro chiaro sulla malattia di stagione e in quali casi è consigliato il vaccino antinfluenzale.

Influenza: come curarla?

Chi ha contratto l’influenza è preferibile che rimanga a casa per un periodo di 7 giorni, in modo da non contagiare altre persone e non essere soggetto a complicazioni. L’influenza può essere curata sia con i farmaci che senza, anzi difficilmente i medicinali rendono il paziente meno contagioso.

Assumere degli antivirali, infatti, è utile per alleviare i sintomi e per prevenire le complicazioni gravi, ma spesso l’influenza deve fare il suo decorso prima di sparire.

In Italia, i farmaci antivirali approvati per la cura dell’influenza sono:

  • oseltamivir (Tamiflu®);
  • l’amantadina;
  • rimantidina;
  • zanamavir (Relenza®).

Tuttavia, non prendete di vostra spontanea volontà questi farmaci, ma chiedete sempre un parere al vostro medico di fiducia.

Gli antibiotici possono guarirmi dall’influenza? Gli antibiotici sono dei medicinali che curano dalle infezioni batteriche, quindi non servono a nulla contro l’influenza poiché questa è un’infezione virale. Tuttavia, in caso di complicazioni, ci potrebbe essere il bisogno di assumere antibiotici, ma chiedete sempre un parere al vostro medico.

L’influenza si può curare anche senza farmaci e basta seguire qualche semplice accorgimento. Ecco una lista dei consigli da seguire quando si viene contagiati con l’influenza, così da prevenire complicazioni e guarire il più velocemente possibile:

  • riposarsi;
  • bere molta acqua;
  • utilizzare un umidificatore nella camera per facilitare la respirazione;
  • fare dei risciacqui con acqua salata per alleviare il mal di gola;
  • restare coperti e al caldo per calmare i brividi di freddo.

    Ricordate inoltre che per curare l’influenza potrebbero esservi di aiuto dei rimedi naturali.

Rimedi naturali per prevenire o curare l’influenza

L’influenza è un male che si contrae facilmente, dal momento che nel periodo freddo le difese immunitarie possono essere più basse e i casi di esposizione al virus molti di più.
Si può però evitare di contrarre il virus con alcune semplici mosse, che vi potranno aiutare a non rimanere al letto ammalati.

Sia in caso di influenza che di sindromi simil-influenzali, è fondamentale la fase di prevenzione in cui mettere in pratica alcune buone abitudini di igiene.
Innanzitutto, bisognerebbe evitare completamente la vicinanza con soggetti infetti e rimanere in casa se si è ammalati per non contagiare gli altri.

Anche lavarsi spesso e bene le mani aiuta a prevenire influenza e raffreddore, specialmente se si frequentano ambienti a rischio come ospedali, uffici e mezzi pubblici.

Per lavare le mani sono sufficienti acqua e sapone. Alcol e gel antibatterici, anche se possono apparire più efficaci, ma sono in realtà troppo aggressivi e possono rendere i virus più resistenti.
Infine, ricordate di asciugarvi con asciugamani puliti, o carta usa e getta se si usano bagni pubblici.

Coprite il naso e la bocca con una sciarpa o un fazzoletto se vi trovate a stretto contatto con persone che tossiscono o starnutiscono: il respiro e le goccioline di saliva, infatti, sono veicoli privilegiati per la circolazione di virus e batteri.

Ma l’igiene personale non è l’unico modo per combattere, dal momento che anche il modo che si ha di mangiare può essere un aiuto per prevenire il male.
Febbre e raffreddore si combattono infatti anche a tavola.

Durante i mesi freddi l’organismo ha bisogno di assumere una quantità maggiore di energia rispetto agli altri periodi, per cui la cosa giusta da fare per prevenire l’influenza è seguire una dieta bilanciata che comprenda nella giusta misura carboidrati, grassi, proteine e vitamine.

Privilegiate, però, frutta e verdura ricche di vitamina C, vitamine del gruppo B e sali minerali preziosi per l’organismo.
Fate quindi il pieno di arance, kiwi, broccoli, cavoli, cavolfiori, pomodori e cereali integrali: tutti cibi che favoriscono la salute del sistema immunitario e il suo buon funzionamento, stimolando in particolare la produzione di anticorpi.

Cercate, infine, di evitare alcolici e superalcolici, che possono causare un’eccessiva dispersione del calore prodotto dal corpo favorendo l’insorgere di ipotermia. Piuttosto, concedetevi un momento di relax per sorseggiare bevande calde come tè, tisane o latte caldo con miele.

Altri rimedi naturali per prevenire l’influenza sono efficaci e non presentano effetti collaterali:

  • Rosa canina: grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e vitaminizzanti, la rosa canina è un ottimo alleato nella prevenzione di tosse e raffreddore di origine infettiva. 15 gocce al giorno diluite in un po’ d’acqua per 3 settimane al mese permettono di aumentare ulteriormente la protezione;
  • Carpinio bianco: se siete vulnerabili soprattutto nelle vie respiratorie e soffrite di tosse, riniti, faringiti, il carpinio bianco è il rimedio naturale che fa al caso vostro. Questa pianta, infatti, è un importante decongestionante che può svolgere anche una funzione protettiva e non solo antinfiammatoria;
  • Zinco: lo zinco è un minerale essenziale al corretto funzionamento del nostro organismo. Può essere assunto attraverso uova, latte e derivati, pesce e frutti di mare, ma anche avena, orzo, germe di grano e verdura a foglia verde. Se carente, sembra esporre il sistema immunitario a un maggior rischio di infiammazione e indebolimento. In questo caso, sarebbe bene integrarlo con supporti ad hoc.

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