Manca la corrente elettrica a causa di un blackout? Al cliente spetta un indennizzo quantificato in base alle ore in cui è rimasto senza servizio.
Dopo un blackout elettrico il cliente potrebbe avere diritto a un indennizzo automatico in bolletta. A stabilirlo è l’Arera che detta anche le regole a cui gli operatori del settore devono attenersi.
Nelle ultime settimane blackout prolungati hanno interessato diverse città italiane. Roma, Bergamo, Caserta, Firenze e Bologna sono solo alcuni dei luoghi in cui i blackout prolungati hanno provocato disservizi per cittadini e imprese. A Caserta, per la mancanza di elettricità è stata chiusa anche la Reggia.
Per i cittadini, in particolare nei giorni di caldo estremo, la mancanza di elettricità provoca forti disagi: nelle ore più calde della giornata non poter accendere condizionatori o ventilatori espone all’afa e crea situazioni di forte disagio personale, per non parlare dei frigoriferi, che in caso di interruzioni prolungate iniziano a perdere la capacità refrigerante.
Per le aziende e per le imprese la mancanza di energia elettrica comporta problemi ben maggiori e in molti casi anche la sospensione della produzione.
Cosa causa i blackout?
I problemi che solitamente si verificano in estate sono dovuti in larga parte all’elevata domanda di elettricità in giorni in cui il caldo si fa sentire di più: l’accensione di condizionatori in tutta Italia porta a consumi extra che non sempre la rete è in grado di reggere. Si pensi soltanto che non tutti i condizionatori sono di nuova generazione e che oltre un milione e mezzo di climatizzatori, installati prima del 2013, sono meno efficienti e richiedono consumi extra di energia.
In altri casi il problema va ricercato in disservizi della rete. Il blackout che ha interessato Bologna e provincia nella notte di sabato (in cui è scattata l’attivazione di gruppi elettrogeni per dare sollievo ai residenti in attesa del ripristino dell’elettricità) non è interamente legato all’impennata dei consumi, ma è dipeso anche da problemi di smaltimento del calore nelle linee interrate.
In un caso o nell’altro, a patire i disagi della mancanza di corrente elettrica sono i consumatori.
Indennizzi in bolletta, quando spettano?
L’Arera ha stabilito regole ben precise in caso di blackout senza preavviso e prolungato nel tempo. Sia che si tratti di un’interruzione improvvisa, sia che si tratti di una con preavviso, la mancanza di fornitura elettrica non deve superare le otto ore, anche non consecutive, e la seconda interruzione avviene entro un’ora dal ripristino precedente.
Oltre le otto ore di interruzione i clienti domestici hanno diritto a un indennizzo automatico, riconosciuto direttamente nella bolletta del periodo, di 34,50 euro. Se il disservizio dura altre quattro ore, dopo le prime otto, all’indennizzo si aggiungono 17,50 euro per ogni quattro ore fino alla durata massima di 240 ore (si parla di 10 giorni consecutivi senza energia elettrica, evento pressoché impossibile).
Per avere l’indennizzo non c’è bisogno di presentare alcuna richiesta, visto che lo stesso deve essere riconosciuto in automatico nella prima bolletta disponibile direttamente dall’operatore.
Più corposi gli indennizzi per le aziende per le quali dipende dalla potenza installata:
- per i contatori con potenza tra 6,6 e 16 kilowatt, dopo otto ore di blackout spettano 172,50 euro di indennizzo a cui si sommano 86,25 euro per ogni ulteriore periodo di quattro ore senza elettricità;
- per contatori con potenza superiore ai 16 kilowatt, il calcolo non è prestabilito ma è pari a 2,3 euro per ogni kilowatt consumato in caso di blackout superiore a otto ore, a cui si aggiungono altri 1,15 euro per ogni kilowatt per ulteriori quattro ore senza energia elettrica. L’indennizzo non può superare i 10.000 euro.
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