In Europa è arrivato un nuovo cartello stradale. Ha un significato molto importante

Ilena D’Errico

11 Dicembre 2025 - 19:30

Questo nuovo segnale è sempre più diffuso in tante strade europee. Il suo significato è importante, ma nuovo. Ecco di cosa si tratta.

In Europa è arrivato un nuovo cartello stradale. Ha un significato molto importante

In Europa è arrivato un nuovo cartello stradale, un rombo bianco su sfondo blu che all’apparenza non rimanda ad alcun significato intuitivo. Per gli italiani è stranissimo, non soltanto perché è diverso da qualsiasi altro cartello previsto dal nostro Codice della strada ma anche perché non si è mai visto nel Belpaese. Presumibilmente è solo questione di tempo, visto che dai lontani Stati Uniti questo nuovo cartello si sta già diffondendo ampiamente in vari Paesi europei.

È frequente vederlo in Francia, il primo Stato europeo ad aver avviato il progetto pilota, ma compare anche in Germania e in Spagna, lentamente diffondendosi a seconda dei risultati ottenuti. A quanto pare, le sperimentazioni di Grenoble, Lione e Strasburgo hanno convinto, visto che nuovi segnali con il diamante - così il simbolo viene ormai chiamato dai conducenti - stanno comparendo nelle strade europee. Approfondiamo quindi il suo significato, che nell’epoca attuale è particolarmente importante.

Cosa significa il nuovo cartello stradale apparso in Europa

Il cartello stradale arrivato da Oltreoceano e sempre più presente in Europa non riguarda, quantomeno non principalmente, la sicurezza stradale. Il diamante bianco su sfondo blu, un ampio pannello rettangolare, è un segnale perfettamente in linea con l’attuale (e urgente) attenzione alla tematica ambientale. Il cartello serve infatti a creare una corsia riservata ai veicoli che permettono di ridurre le emissioni inquinanti, vale a dire:

  • mezzi del trasporto pubblico;
  • taxi;
  • veicoli elettrici;
  • auto in carpooling.

Il carpooling, in particolare, è un sistema di condivisione dei veicoli privati, sfruttato soprattutto per contenere i costi di viaggio e carburante ma perfetto anche per ridurre l’impatto ambientale. Ormai questo sistema di mobilità sostenibile è largamente diffuso anche in Europa, pertanto è del tutto ragionevole che sia incluso nella lista di veicoli della corsia riservata. Quest’ultima, stando a quanto riportato dalle autorità statunitensi che hanno sperimentato in prima battuta il nuovo cartello stradale, si dimostra particolarmente utile a evitare la congestione del traffico e rendere il flusso di veicoli più prevedibile e fluido, riducendo al contempo i consumi di carburante e le emissioni nell’aria.

I risultati sembrano quindi molto promettenti, tant’è che i Paesi europei hanno cominciato a introdurre i progetti pilota convinti soprattutto dalla possibilità di ridurre il traffico e rendere gli spostamenti più scorrevoli. L’esperienza francese, ormai punto di riferimento d’Europa, dimostra proprio che le corsie riservate ai veicoli sostenibili funzionano al meglio nelle strade con volumi più elevati di traffico. Bisogna inoltre sapere che la Francia sta allargando ulteriormente la fase sperimentale, pronta a installare i cartelli stradali e così creare ulteriori corsie riservate alla mobilità sostenibile anche a Rennes, Nantes, Lille, Aix-en-Provence e Marsiglia.

La diffusione limitata, tuttavia, non deve essere scambiata per assenza di regolamentazione. L’uso corretto delle corsie non è soltanto consigliato, ma imposto a tutti gli effetti, tanto che è prevista una multa da 135 euro in caso di violazione. Come si può immaginare, al momento non esiste un modo sicuro per verificare l’adesione ai progetti di carpooling, che funzionano proprio su base privata, perciò le telecamere indicano le sanzioni se i veicoli (non appartenenti alle altre categorie) ospitano soltanto il conducente.

Può arrivare anche in Italia

Nulla impedisce di pensare che il nuovo cartello europeo possa estendersi anche in Italia, anche se al momento sembra improbabile. Per veicoli come taxi e mezzi di trasporto pubblico, infatti, esistono già corsie riservate nella stragrande maggioranza delle grandi strade italiane. Per quanto riguarda i veicoli elettrici, inoltre, sono spesso previste regole speciali nelle Zone a traffico limitato (Ztl), peraltro sempre più diffuse nelle città.

Considerando l’attenzione comune alla tematica ambientale, condivisa ovviamente dai marchi automobilistici, è comunque verosimile che i gestori delle reti stradali e gli enti locali proseguano verso questa direzione, mediante l’uso di corsie preferenziali e Ztl. Al momento, ovviamente, bisogna attenersi alle norme in vigore e ai cartelli previsti dal nostro ordinamento.

Iscriviti a Money.it