Imu 2023, come si paga dall’estero?

Nadia Pascale

4 Maggio 2023 - 12:00

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Molti italiani si trovano all’estero, ma hanno in Italia immobili di proprietà per i quali è necessario versare l’Imu, ma come si paga l’Imu dall’estero? Dove trovare le indicazioni operative?

Imu 2023, come si paga dall’estero?

L’Imu, Imposta municipale unica è una delle tasse meno amate dagli italiani, deve essere versata su immobili diversi dalla prima casa, se non in limitati casi che prevedono l’applicazione dell’imposta anche sull’abitazione principale.

La prima rata dell’imposta, acconto, deve essere versata entro il 16 giugno, mentre la seconda rata entro il 16 dicembre, ma come fare nel caso in cui l’immobile sia di proprietà di soggetti che si trovano fuori dall’Italia?
Ecco le indicazioni operative per pagare l’Imu dall’estero.

Imu 2023, chi deve versarla?

L’Imu è un’imposta applicata sugli immobili, sono in pochi casi si paga sulla prima casa o abitazione principale, cioè se trattasi di immobili accatastati come di lusso ( categorie catastali A1, A8 e A9). Negli altri cassi il contribuente è tenuto a versarla solo per le seconde o ulteriori case e su immobili diversi dall’abitazione principale, come terreni agricoli e aree fabbricabili. Devono versare l’Imu anche i titolari di di diritti reali di godimento su immobili (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), concessionari di aree demaniali, il coniuge separato a cui sia assegnata l’abitazione (trattasi in questo caso di abitazione principale e di conseguenza solo in caso di immobile di lusso), il locatario di immobili in leasing.

Come si paga l’Imu 2023 dall’estero?

Generalmente chi si trova all’estero paga le imposte in Italia utilizzando il modello F24. L’agenzia delle entrate mette a disposizione dei contribuenti dei codici tributo specifici e un codice Iban da utilizzare per il versamento.
L’Imu però è un’imposta di competenza dei Comuni, di conseguenza non possono essere utilizzati i codici Iban forniti dall’Agenzia delle entrate.
In alternativa al modello F24 può essere utilizzato il bonifico, ma si deve prestare attenzione a fornire tutte le notizie utili ad identificare causale e tributo da versare. Deve essere indicato:

  • codice catastale del Comune;
  • numero degli immobili;
  • anno di riferimento dell’Imu;
  • se trattasi di acconto, saldo o ravvedimento.

Chi deve effettuare il versamento dell’Imu dall’estero su immobili detenuti in Italia deve contattare il comune in cui l’immobile è ubicato al fine di ottenere tutte le indicazioni necessarie sia per il calcolo, visto che i comuni possono scegliere anche aliquote diverse, sia per quanto riguarda il codice Iban, intestato al Comune sul quale effettuare il versamento.
La normativa prevede infatti due aliquote:

Proprio la presenza di un margine di differenza rende necessario contattare il Comune in cui è ubicato l’immobile sia al fine di ottenere indicazioni per il calcolo, le stesse in realtà possono essere reperite anche attraverso il sito del Comune, ma a volte può essere difficile trovare l’atto di proprio interesse, sia al fine di avere il codice Iban.

Si ricorda che le informazioni possono essere reperite anche sul sito del Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) infatti i Comuni ogni anno entro il 14 ottobre devono trasmettere le delibere inerenti le aliquote da applicare per il calcolo dell’Imu. Le delibere sono poi pubblicate sul sito entro il 28 ottobre. Nel caso in cui non vi dovessero essere pubblicazioni relative al Comune di interesse, lo stesso non ha modificato le scelte dell’anno precedente.

Ricordiamo che i Comuni possono anche scegliere di non applicare l’Imu. Infine, per i pensionati in regime di convenzione internazionale è prevista una riduzione del 50% dell’Imu.

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