Imu 2023, cambiano aliquote e le esenzioni per pagare le tasse sulla casa

Patrizia Del Pidio

19 Gennaio 2023 - 10:32

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La Legge di bilancio 2023 porta delle novità anche per l’imposta sugli immobili per quanto riguarda le aliquote e le esenzioni. Vediamo come cambiano le regole.

Imu 2023, cambiano aliquote e le esenzioni per pagare le tasse sulla casa

La manovra porta una ventata di novità anche per le imposte sugli immobili con nuove esenzioni Imu e regole rinnovate per le aliquote da applicare nel calcolo dell’imposta. L’Imu è l’Imposta Municipale Propria, un tributo locale dovuto al Comune da chi possiede beni immobiliari.

Si tratta di un imposta operativa dal 2012. Nel 2013 si è deliberato che l’imposta non dovesse essere applicata sull’abitazione principale non di lusso. Ma da allora l’Imu è stata sottoposta a diverse variazioni ma in sostanza ad oggi l’imposta non è dovuta per l’abitazione principale e le sue pertinenze e a seguito della sentenza 209 del 2022 della Corte Costituzionale neanche sulla seconda abitazione se i coniugi hanno residenze diverse.

Le “vecchie” esenzioni per l’Imu

Oltre che per le ipotesi sopra citate ci sono altre situazioni che già prevedevano e prevedono ancora l’esenzione dal pagamento dell’Imu e nello specifico sono per:

  • immobili di coop edilizie assegnate ai soci come abitazione principale;
  • alloggi sociali;
  • casa coniugale assegnata ad uno dei coniugi a seguito di sentenza di separazione, divorzio o scioglimento del matrimonio;
  • unico immobile in possesso del personale delle Forze armate, di polizia o dei vigili del fuoco non concesso in locazione;
  • unico immobile posseduto da cittadini italiani residenti all’estero ed iscritti all’AIRE, pensionati nei Paesi di residenza, a patto che non risulti locato.

Le nuove esenzioni 2023

Come accennato, la Manovra porta delle novità importanti in fatto di esenzioni dal pagamento dell’Imu. Non è tenuto al pagamento dell’imposta il proprietario il cui immobile sia occupato abusivamente a patto che abbia presentato la denuncia per occupazione abusiva all’autorità giudiziaria.

La Legge di bilancio, poi, prevede la proroga dell’esenzione dal pagamento dell’Imu anche per gli immobili situati in territori colpiti da eventi sismici e nello specifico:

  • dal terremoto del 2012 Emilia Romagna, Lombardia e Veneto;
  • per terremoti successivi al 24 agosto 2016 Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio.

Nel Friuli Venezia Giulia, infine, l’Imu diventa Imposta Locale Immobiliare Autonoma (Ilia) e per i nuovi immobili di impresa la nuova imposta può essere dedotta per Irpef e Ires (ma non per l’Irap).

Aliquote Imu 2023

La novità che maggiormente interessa i contribuenti, però, riguarda le aliquote Imu su cui calcolare l’importo dell’imposta. Resta fermo il potere dei Comuni di decidere l’aliquota da applicare entro i massimali minimi e massimo stabiliti dalla legge.
L’aliquota deve essere stabilita con apposita delibera da pubblicare entro il 28 ottobre dell’anno di applicazione sul Dipartimento delle Finanze ed entro il 14 ottobre sul Portale del federalismo fiscale.

Ma se fino a quest’anno il Comune non pubblicava la nuova delibera quella da applicare era quella relativa all’anno precedente con Imu invariata, quest’anno le cose cambiano. Se il Comune non delibera entro le date stabilite non si applicherà più l’aliquota dell’anno precedente ma si applicherà quella minima prevista a livello nazionale.

Acconto Imu, come si pagava fino al 2022?

Solitamente cosa accade all’acconto Imu da versare entro il 16 giugno? Si paga calcolandolo sulla base delle aliquote dell’anno precedente. In questo caso, quindi, il contribuente è consapevole che l’acconto che dovrà pagare a giugno sarà esattamente dello stesso importo rispetto a quello previsto per il saldo dell’anno precedente.
Al momento del saldo Imu, da pagare entro il 16 dicembre, si applicano o le nuove aliquote deliberate dal Comune o quelle dell’anno precedente. Ed in questo caso il contribuente pagherà la somma dovuta a conguaglio solo in caso di nuova delibera, altrimenti paga lo stesso importo di giugno.

Acconto Imu 2023

Con la novità prevista in Legge di Bilancio potrebbe cambiare anche la base di calcolo dell’acconto Imu. In mancanza di una nuova delibera, infatti, l’Imu da pagare non avrà più lo stesso importo rispetto all’anno precedente. Potrebbe infatti doversi applicare l’aliquota minima nazionale.

E, quindi, proprio per l’acconto, non sapendo se il Comune procederà a nuova delibera o no, potrebbe applicarsi direttamente l’aliquota minima nazionale, rimandando, poi, a conguaglio il pagamento dell’eventuale somma dovuta per l’aliquota deliberata entro ottobre 2023 dal Comune.
Per capire come si effettuerà il calcolo dell’acconto, però, bisognerà attendere per vedere come si applicherà la novità contenuta nella Manovra.

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