Immobili occupati, non solo c’è l’esenzione dal versamento dell’IMU, ma chi l’ha già versata può chiedere il rimborso. A dirlo è la Corte Costituzionale.
Molti non ne sono a conoscenza, ma possono richiedere il rimborso IMU se gli immobili erano occupati nell’anno di imposta per il quale è stata versata. Scatta l’esenzione IMU, ecco come accedere al rimborso.
La sentenza n.° 60 del 18 aprile 2024 della Corte Costituzionale riconosce esenzione IMU per immobili occupati anche se l’occupazione è antecedente all’entrata in vigore della Legge di Bilancio per il 2023. Risulta costituzionalmente illegittima la norma che prevede l’IMU sugli immobili occupati abusivamente.
La sentenza apre quindi la strada per le richieste di rimborso dell’IMU versata sugli immobili occupati.
Ecco come non pagare l’IMU in caso di occupazione abusiva e in quali casi è possibile richiedere il rimborso delle somme già versate.
Occupazioni abusive e IMU, come tutelare gli interessi dei proprietari
In Italia le occupazioni abusive sono purtroppo un problema frequente e in questi casi riuscire a liberare l’immobile non è semplice soprattutto se all’interno vi sono minori da tutelare. Le occupazioni abusive sono il riflesso, o la conseguenza, determinata dall’emergenza abitativa. Gli alloggi popolari sono, infatti, pochi e di conseguenza chi non riesce a ottenere un contratto di affitto, o non può permetterselo, spesso si vede costretto a occupazioni abusive.
Naturalmente è necessario contemperare le esigenze di tutti, anche di chi si trova ad avere un immobile occupato e deve versare le imposte. Il comma 81 dell’articolo 1 della legge di bilancio per il 2023, legge 197 del 2022, prevede l’esenzione dal pagamento dell’IMU per gli immobili occupati. Ma la novità importante è la dichiarazione di illegittimità costituzionale delle norme che non prevedono l’esenzione IMU per gli immobili occupati.
Esenzione IMU immobili occupati, cos’è
L’esenzione IMU per gli immobili occupati risponde alle esigenze di moltissimi proprietari di casa che hanno scoperto di avere un immobile occupato abusivamente, hanno difficoltà a eseguire lo sfratto e, allo stesso tempo, devono pagare le imposte in quanto proprietari.
L’IMU è l’Imposta municipale propria, sono tenuti al versamento della stessa i proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. Tra le esenzioni più importanti vi è quella per la prima casa, tranne il caso in cui sia inserita in una categoria catastale di lusso.
Fino all’introduzione dell’esenzione, i proprietari hanno dovuto versare l’IMU nonostante l’occupazione abusiva. Il caso tipico è quello del figlio che eredita da un genitore un immobile in una città diversa e che si ritrova a non averne la disponibilità materiale in quanto occupato abusivamente.
A tutela di queste persone è intervenuta la Legge di Bilancio per il 2023 e in seguito la Corte Costituzionale che ha aperto la strada ai rimborsi. L’esenzione IMU è però subordinata al verificarsi di determinate condizioni.
Vediamo in quali casi vi è l’esenzione IMU per gli immobili occupati e in quali casi secondo la Corte Costituzionale è possibile ottenere il rimborso delle imposte versate prima del 2023.
IMU immobili occupati, precisazioni sull’esenzione
A dettare le regole per l’esenzione IMU immobili occupati è il comma 81 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2023. Il testo stabilisce quali sono le condizioni per far valere l’esenzione.
Deve trattarsi di immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli articoli 614, secondo comma, o 633 del codice penale o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale.
Ricordiamo che l’articolo 614, comma 2, del codice penale punisce chi “si trattiene nei detti luoghi (abitazione altrui, privata dimora) contro l’espressa volontà di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi si trattiene clandestinamente o con inganno.”
L’articolo 633 del codice penale, invece, prevede che “chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da euro 103 a euro 1.032”
Per ottenere l’esenzione IMU immobili occupati è necessario comunicare al Comune interessato il possesso dei requisiti per l’esenzione.
In una Nota del 12 dicembre 2023 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha sottolineato che
l’imposta non va versata per gli immobili abusivamente occupati, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria per i reati previsti dagli artt. 614, secondo comma, e 633 c.p., o per i quali sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale.
Rimborso IMU immobili occupati abusivamente, a stabilirlo è la Corte Costituzionale
In questo quadro importante si inserisce una sentenza della Corte Costituzionale e in particolare la sentenza 60 del 18 aprile 2024. In essa la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale l’articolo 9, comma 1, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 per non aver escluso dall’IMU gli immobili occupati abusivamente per i quali è stata presentata una denuncia tempestiva.
La questione di costituzionalità è stata sollevata dalla sezione tributaria della Corte di Cassazione per violazione dei principi costituzionali di equità fiscale, capacità contributiva, ragionevolezza e protezione della proprietà privata.
La sentenza è importante perché ha sanzionato ab origine la mancata previsione dell’esenzione IMU e, di conseguenza, ha esteso retroattivamente l’efficacia della di bilancio 197 del 2022.
Ne consegue che per gli immobili occupati abusivamente prima del 1° gennaio 2023 e per i quali sussistevano le condizioni previste per l’applicabilità dell’esenzione IMU, non è dovuta l’imposta. Le buone notizie non finiscono qui perché i contribuenti che hanno versato l’imposta possono chiedere il rimborso.
La richiesta deve rispettare i termini di prescrizione dei tributi locali, che sono di cinque anni dal pagamento, come specificato dall’articolo 1, comma 164, della legge n. 296/2006. Si è quindi ancora nei termini per chiedere il rimborso delle imposte versate prima del 1° gennaio 2023.
Esenzione IMU immobili occupati prima del 1° gennaio 2023
Nonostante fino al 12 dicembre 2023 vi fossero ancora dubbi sull’applicabilità dell’esenzione IMU per gli immobili occupati già a partire dal 2023, vi era comunque la possibilità di ottenere tutela, sebbene per via giudiziaria. A questo proposito si può citare un’importante sentenza.
Nel caso in esame una società proprietaria di un immobile di circa 8.000 metri quadrati occupato abusivamente da circa 150 persone chiede al Comune il rimborso dell’IMU per l’anno 2013. A fronte del silenzio-rifiuto da parte dell’Amministrazione, presenta un ricorso alla Commissione tributaria provinciale. Questa accoglie parzialmente il ricorso, riconoscendo non già il diritto al rimborso ma alla riduzione del 50% dell’imponibile, come previsto per i fabbricati inagibili o inabitabili.
Il Comune impugna la sentenza di fronte alla Commissione tributaria regionale che respinge e sposa la tesi del giudice di primo grado sottolineando che nel caso in esame manca il possesso dell’immobile.
La società ha, infatti, dimostrato di aver intrapreso le azioni necessarie per evitare l’occupazione abusiva attraverso l’uso della sorveglianza privata e con la denuncia all’autorità dell’occupazione abusiva.
Inoltre, in sede penale il GIP ha disposto il sequestro preventivo dell’immobile, l’esecuzione del provvedimento di sgombero è stato affidato alla Digos che ha tentato lo sgombero, ma ha dovuto desistere in quanto il Comune non è in condizione di fornire alloggi per gli occupanti dopo il loro allontanamento.
Si ravvisa quindi che la società ha perso il possesso dell’immobile.
L’ente impositore ricorre in Cassazione, mentre la società contribuente si rivolge alla CEDU, Corte Europea dei diritti dell’Uomo, che ha condannato lo Stato italiano al risarcimento del danno (Corte EDU, sent. 67944/13/2019) per la mancata esecuzione del sequestro preventivo ordinato dal GIP. Si ravvisa la violazione delle norme in materia di protezione delle proprietà.
La Corte di Cassazione, invece, con sentenza 4 ottobre 2018, n. 24198 (Cassazione Civile) sottolinea che
in uno Stato di diritto la pubblica amministrazione abbia l’obbligo ineludibile di dare attuazione ai provvedimenti giurisdizionali è questione talmente ovvia ed elementare che pare a questa Corte sinanche ultroneo dovervisi soffermare vieppiù.
Altri casi di esenzione IMU
Esistono altri casi in cui l’IMU non è dovuta?
Gli altri casi di esenzione sono:
- prima casa;
- coniuge non assegnatario in caso di separazione o divorzio;
- fabbricati rurali concessi in comodato a un imprenditore agricolo;
- immobili posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli Imprenditori Agricoli Professionali (IAP);
- esenzione per importo basso.
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