Ima acquista quota di maggioranza di Atop e Piazza Affari festeggia

Francesca Caiazzo

21 Maggio 2019 - 12:00

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Ima arriva all’84% di Atop grazie a un accordo sottoscritto con Charme Capital Partners. Il titolo festeggia in Borsa.

Ima acquista quota di maggioranza di Atop e Piazza Affari festeggia

Ima in gran spolvero stamani in Borsa dopo l’annuncio dell’acquisizione di una quota di maggioranza di Atop. Le azioni della società - leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè - stanno infatti scambiano a 71,15 euro in rialzo del 3,42%.

L’esborso di Ima nell’operazione, il cui closing è previsto in estate, sarà di circa 230 milioni di euro, per un entreperise value di circa 380 milioni.

Ima acquisisce il 63% di Atop

L’annuncio è stato ben accolto dai mercati: Ima ha sottoscritto un accordo con Charme Capital Partners sgr per acquisire il 63% di Atop, società con sede in provincia di Firenze che opera a livello mondiale nella realizzazione di innovativi macchinari e linee automatiche per la produzione di statori e rotori per motori elettrici.

Due anni fa, la società italiana e il fondo di private equity avevano acquistato, tramite una società veicolo, l’84% di Atop. Oggi, Charme esce dunque dal capitale dell’azienda fiorentina e cede la sua parte a Ima, che a seguito di quella operazione deteneva il 21% della società, e che adesso diventa primo azionista con il suo 84%.

Allo stesso tempo, i soci fondatori (Luciano Santandrea, Massimo Ponzio e Fabrizio Cresti) e il presidente di Atop, Amedeo Felisa, si impegnano a riacquistare il 6%.

I dettagli dell’operazione

Secondo quanto comunicato, l’enterprise value dell’operazione – il cui closing è atteso a luglio 2019 - è di circa 380 milioni di euro, con un investimento per Ima pari a 230 milioni.

L’importo sarà versato al perfezionamento della transazione, che prevede, tra l’altro, la sottoscrizione di contratti di opzione Put & Call sulle quote reinvestite dai soci fondatori, da esercitarsi nel 2022, dunque dopo l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021.

“La crescita e l’evoluzione di Ima nei mercati del futuro continua. Il nostro posizionamento da leader in mercati rilevanti come il farmaceutico e l’alimentare, abbinato ad una solida presenza nel mondo del tabacco al servizio delle innovazioni per il fumo a minor impatto, oggi si arricchisce grazie alla credibile entrata di Ima nel segmento strategico dell’E-mobility

ha commentato Alberto Vacchi, presidente e amministratore delegato di Ima.

I numeri di Atop

In effetti, la mobilità sostenibile è un settore che sta dando parecchie soddisfazione alla società di Barberini Val D’Elsa: nel 2019 nell’E-mobility, Atop prevede di realizzare più della metà dei ricavi, in linea con l’andamento dell’intero settore.

Non a caso Vacchi osserva che:

“La E-mobility è oggi uno dei mercati a più alta espansione a livello mondiale caratterizzato da un potenziale di sviluppo a lungo termine ancora maggiore. Nel 2030 è prevista la produzione di oltre 50 milioni di auto elettriche o ibride e, considerato che ogni auto elettrica monta da uno a tre motori, il mercato dell’automazione industriale applicata alla E-mobility è atteso crescere a tassi record nel medio ma anche nel lungo periodo”.

Negli ultimi tre anni, la performance di Atop è stata straordinaria con tassi di crescita a doppia cifra, passando dai 48 milioni di euro di ricavi del 2016 ai 60 milioni del 2018.

Per l’anno in corso, dunque, non sorprende che Atop preveda una ulteriore crescita spostando l’asticella del fatturato atteso a 89 milioni, con un ebitda previsto pari a 25 milioni di euro.

Che gli affari stiano andando bene lo dimostra anche l’aumento delle assunzioni: oggi il personale dipendente è pari a 250 unità, rispetto alle 180 impiegate a fine 2016.

Insomma, l’acquisizione di Atop da parte di Ima potrebbe rivelarsi una più che riuscita operazione.

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