L’evoluzione normativa europea spinge anche le piccole imprese verso la sostenibilità, grazie a standard semplificati che rendono il bilancio ESG uno strumento strategico e accessibile.
Negli ultimi anni, le politiche europee, con una buona dose di ridondanza sono sempre più rivolte a temi sociali ed etici di valorizzazione dell’essere umano e dell’ambiente. Nel Green Deal europeo, infatti, sono state programmate una serie di iniziative finalizzate alla progressiva riduzione dell’impatto climatico del continente.
In tale contesto, in data 16 dicembre 2022 nella Gazzetta Ufficiale UE è stata pubblicata la Direttiva n. 2022/2464, in materia di rendicontazione societaria nell’ambito della sostenibilità, denominata CSRD Directive (che si allega al presente articolo in lingua italiana). Nel corso del 2023, la Commissione Europea ha emanato, con l’ausilio tecnico dell’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group, associazione privata di advisory della Commissione europea nell’ambito delle rendicontazioni aziendali) gli ESRS (European Sustainability Reporting Standards), linee guida di reporting dei dati relativi alla sostenibilità ambientale e sociale delle aziende assoggettate alla disciplina CSRD.
Il lettore curioso, nell’approfondire il tema sulla letteratura di settore, apprenderà che il conformarsi alla disciplina CSRD, nonché l’adozione degli standard di rendicontazione sono adempimenti che incombono sulle imprese di dimensione più elevata, non essendo le piccole imprese assoggettate ad alcun obbligo di reporting nell’ambito dei fattori ESG (Environmental, Social, Governance). Va, tuttavia, precisato che la clientela è sempre più attenta alla condotta dei fornitori di beni e servizi in relazione ai valori ESG ed in tale prospettiva l’importanza dell’adozione di misure specifiche e di un sistema di reporting non potrà nel breve-medio periodo essere ignorata dai produttori minori. Su tale fronte saranno coinvolte sia le imprese B2C sia quelle B2B. Quanto alle prime, queste, saranno sollecitate da una clientela più sensibile a determinati temi e dalla concorrenza di imprese analoghe che potrebbero comunicare più efficacemente il rispetto dei valori. Quanto alle seconde, queste saranno spronate dalle imprese clienti di grandi dimensioni a loro volta assoggettate all’obbligo di rendicontazione e quindi vincolate a richiamare nelle loro informative l’attenzione alla scelta dei relativi fornitori nella prospettiva dei valori ESG. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA