Guerra in Ucraina, Zelensky chiede più armi all’Italia e la Nato prepara lo scudo aereo. Mosca: “Si può arrivare alla Terza guerra mondiale”

Giacomo Andreoli

13/10/2022

13/10/2022 - 15:54

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Il presidente ucraino invita Italia e Francia a inviare più armi per la difesa del Paese. Nel frattempo Mosca parla di possibile Terza guerra mondiale e la Nato prepara uno scudo aereo in Europa.

Guerra in Ucraina, Zelensky chiede più armi all’Italia e la Nato prepara lo scudo aereo. Mosca: “Si può arrivare alla Terza guerra mondiale”

La diplomazia è uno strumento “possente”, ma non ci può essere finché «le armi parlano». Volodymyr Zelensky parla ancora una volta chiaro, intervenendo all’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Secondo il presidente ucraino questo non è il momento per sedersi al tavolo con Mosca: troppo alte le richieste dell’invasore russo e troppo rischioso concedere a Vladimir Putin uno spazio di manovra ora che l’esercito ucraino sta guadagnando terreno ad Est del Paese.

Il numero uno di Kiev, poi, torna ancora una volta a chiedere più armi all’Occidente per respingere le truppe di Mosca. Questa volta, però, parla esplicitamente di Italia e Francia, da cui dice di aspettarsi “passi importanti”. In pratica Zelensky vuole dal nostro Paese un aiuto maggiore e più rapido.

Nel frattempo il Cremlino continua a ventilare l’ipotesi di una Terza guerra mondiale qualora Kiev entrasse nella Nato, con l’alleanza atlantica che intanto prepara uno scudo aereo in Europa. Iniziativa prevista da tempo, ma con un’improvvisa accelerazione che non può non far pensare a un legame con la guerra in corso e la minaccia russa.

Quali armi invierà l’Italia all’Ucraina

Secondo Zelensky l’Ucraina al momento avrebbe circa il 10% della dotazione militare necessaria per difendersi a pieno da Mosca. Il governo Draghi ha appena licenziato il quinto invia di armi a Kiev. La lista, come dall’inizio della guerra, è segreta, ma da diverse indiscrezioni sembra che in questi mesi sono state inviate per lo più armi difensive e strumentazione. Non carri armati o armi troppo sofisticate, insomma.

Si tratterebbe di: cannoni per sparare munizioni Nato, sistemi di difesa aerea Stinger, armi anticarro, mortai, mitragliatrici leggere e pesanti e missili terra-aria, munizioni di artiglieria, cingolati per trasporto truppe, sistemi di comunicazione e razioni di cibo per militari.

Qualche giorno fa, comunque, Zelensky ha chiamato la probabile nuova presidente del Consiglio Giorgia Meloni ringraziando l’Italia per il sostegno, anche in merito al nuovo decreto sull’invio delle armi appena esaminato dal Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica guidato fino ad oggi da Adolfo Urso di Fratelli d’Italia).

In questo scenario difficile Meloni, fin dallo scoppio della guerra, si è mostrata a favore dell’invio di armi in Ucraina e dell’imposizione di sanzioni contro Mosca. Come confermato a Money.it dalla forzista Stefania Craxi, oramai ex presidente della Commissione esteri, Meloni dovrebbe rimanere in linea con le decisioni della Nato e dell’Unione europea. Eventuali nuovi invii di dotazioni militari, quindi, dovrebbero essere supportati dal nuovo governo di centrodestra.

In arrivo armi pesanti dall’Europa?

Solo una settimana fa, poi, Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, ha chiesto ai Paesi europei di inviare più armi pesanti e più carri armati. Secondo l’esponente del Partito popolare, infatti, gli Stati membri dell’Ue dovrebbero intervenire visto che “la Russia ha messo in campo una nuova escalation alla sua invasione, rendendola più disperata”.

In questi giorni, poi, il rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, ha annunciato che chiederà ai leader del Consiglio europeo di Praga di supportare la proposta per una nuova tranche di finanziamenti militari nell’ambito dell’European Peace Facility.

Perché Mosca parla ancora di Terza guerra mondiale

Kiev continua a chiedere di isolare diplomaticamente la Russia e oggi l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha chiesto a tutti gli Stati membri di «dichiarare l’attuale regime russo terrorista». La richiesta è passata quasi all’unanimità, con il voto favorevole degli italiani, Manuel Vescovi (Lega), Marina Berlinghieri (Pd) e Maurizio Buccarella (Gruppo misto). L’assemblea di Strasburgo chiede inoltre che «i negoziati di pace possano aver luogo solo alle condizioni dell’Ucraina».

Mosca, probabilmente spaventata, parla intanto nuovamente di Terza guerra mondiale nel caso in cui l’Ucraina entri nella Nato. “La stessa Alleanza atlantica lo capisce” ha dichiarato il vice segretario del Consiglio di Sicurezza russo Alexander Venediktov in un’intervista alla Tass. “L’adesione dell’Ucraina alla Nato - aggiunge - è per noi inaccettabile. L’Occidente deve capire che le parole di Zelensky sulla necessità di attacchi preventivi contro la Russia sono un invito alla Terza guerra mondiale”.

Cos’è lo scudo aereo della Nato

L’Alleanza, come detto, si muove intanto per un nuovo scudo aereo. I ministri della Difesa di 14 paesi alleati della Nato e della Finlandia si sono riuniti a Bruxelles per firmare una lettera d’intenti. Questa prevede lo sviluppo di una ’European Sky Shield Initiative’. L’iniziativa sarà guidata dalla Germania e dovrebbe consistere in un sistema europeo di difesa aerea e missilistica, attraverso l’acquisizione comune di attrezzature di difesa aerea e missili da parte delle nazioni europee, nell’ambito dell’Alleanza Atlantica.

Un’alta fonte diplomatica fa sapere all’Ansa che in futuro ci si aspetta che altre nazioni della Nato partecipino allo scudo aereo, inclusa «l’Italia». Secondo la fonte “si tratta di una piattaforma aperta che punta a mettere in rete le industrie nazionali e dunque sarà di beneficio a tutti i partecipanti”.

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