Guerra in Ucraina, perché il 24 febbraio è una data importante e cosa può succedere

Giorgia Bonamoneta

28 Gennaio 2023 - 15:17

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Un anno dopo l’inizio del conflitto in Ucraina cosa è cambiato o potrebbe cambiare? Ecco perché il 24 febbraio è una data importante.

Guerra in Ucraina, perché il 24 febbraio è una data importante e cosa può succedere

Il 24 febbraio 2022 è iniziata l’offensiva militare, denominata “operazione speciale”, delle forze militari russe in Ucraina. Quella che doveva essere un’operazione lampo di “liberazione” si è trasformata in una guerra che, tra circa un mese, compirà il suo primo anno.

Nello stesso periodo dello scorso anno, a partire da gennaio 2022, l’invasione era però già in fase avanzata di preparazione. Infatti settimane prima del 24 febbraio 2022 i giornali lanciavano allarmati messaggi di rischio guerra in Ucraina e, dopo svariate dichiarazioni contrarie da parte dei portavoce russi, la guerra di invasione si è concretizzata subito dopo il riconoscimento dell’indipendenza dei due Stati autoproclamati delle Repubbliche popolari di Doneck e Lugansk (regione del Donbass). Il 24 febbraio segna quindi una data cruciale per l’attuale squilibrio globale, ferito dalle conseguenze dirette e indirette dell’invasione in Ucraina da parte della Federazione Russa.

Un anno dopo l’invasione l’allarme nucleare, il rischio di una guerra ampia e l’incertezza dei mercati non sono affatto risolti. Ciò che sta cambiando è invece il rapporto dell’Europa con le risorse energetiche e lo sguardo della Nato puntato più a nord rispetto al passato.

Il 24 febbraio non è una data importante soltanto per l’Occidente che sta a guardare la guerra. Sembra infatti che la Russia stia preparando una controffensiva contro l’Ucraina proprio per il 24 febbraio. Nell’ultimo anno Mosca ha dimostrato di tenere molto alle apparenze, alle cerimonie e alle ricorrenze storiche. Non sembra quindi strano la programmazione della controffensiva a un anno esatto di distanza dall’invasione. Ecco quindi cosa potrebbe succedere tra meno di un mese in Ucraina.

Un anno di guerra russo-ucraina: cosa è accaduto dal 24 febbraio a oggi

Il 2020 è stato l’anno della pandemia di coronavirus, proseguita anche nel 2021 seppur con una parziale ripresa. Il 2022 si era presentato come l’anno di ritorno alla normalità, ma così non è stato. Fin dai primi giorni del nuovo anno infatti la minaccia di una guerra vicina al nostro paese ha fatto aumentare il senso di preoccupazione e allerta. Il 24 febbraio 2022 si è poi concretizzato il timore, con l’aggressione da parte delle forze militari della Federazione Russa alla vicina Ucraina.

In un anno sono stati prodotti molti contenuti sui motivi della guerra, le radici del conflitto e anche gli obiettivi strategici di Mosca. Dopo un anno di scontri si può dire che l’obiettivo di guerra lampo di “liberazione” del territorio ucraino è fallito. Il fallimento non si è verificato però soltanto sul campo, ma anche nei rapporti con gli altri Paesi e l’economia interna.

A distanza di un anno, infine, la sospensione dell’ostilità sembra ancora un miraggio. Dei primi tentativi di dialogo tra le parti, sempre complessi e ostacolati, oggi non rimane molto. Il leader ucraino è arrivato a dire che non sa con chi trattare, perché non sa se Putin è vivo o se è ancora lui a prendere le decisioni.

Un anno dopo il 24 febbraio: cosa può succedere il giorno dell’anniversario dell’invasione

Da qui a un mese è molto più probabile l’organizzazione di una controffensiva invece che dell’inizio di nuove trattative per la fine del conflitto. Le intenzioni sono chiare non solo da parte russa, ma anche da parte Ucraina che si pone al tavolo del dialogo con zero compromessi perché parte offesa.

Si apprende così che per il 24 febbraio 2023, a un anno esatto dall’inizio del conflitto in Ucraina, la Russia stia preparando un’ondata di controffensive in Ucraina. Mentre Mosca testa la difesa Ucraina e quindi prepara la controffensiva, il leader ucraino è alla ricerca di nuovi mezzi militari per permettere al Paese di resistere e vincere.

A distanza di un anno non sembra cambiato molto, se non negli equilibri globali e nei rapporti tra i Paesi (e non è poco). La Russia forse sperava in una divisione, ma tanto l’Europa quanto la Nato si sono strette contro Putin e la sua strategia. L’evento della guerra in Ucraina però avuto delle conseguenze dirette e indirette anche su altri temi urgenti come il cambiamento climatico, il rischio biologico in seguito alla pandemia di coronavirus e la crisi economica ed energetica. Tutti aspetti messi in pausa, ma che ben presto dovranno tornare sul tavolo del dibattito pubblico e politico.

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