La risposta al quesito è arrivata dall’analisi dell’Aran che ha messo a confronto i due stipendi medi.
Vige nell’immaginario collettivo la convinzione che lo stipendio nel settore pubblico sia meno elevato rispetto a quello percepito nel settore privato, soprattutto per i laureati che hanno una certa preparazione professionale. A cercare di smentire questa falsa credenza ci ha pensato l’Aran, l’agenzia pubblica che rappresenta la Pa nelle contrattazioni con i sindacati, che è scesa in campo per dimostrare che gli stipendi pubblici, contrariamente a quanto si crede, tengono il passo di quelli privati. Ecco cosa dice il rapporto semestrale.
Gli stipendi pubblici
Partendo dal settore pubblico l’Aran ha preso in esame i livelli retributivi sulla qualifica dei funzionari che sarà anche una delle più richieste nella Pa nei prossimi anni. Sommando ai dati della ragioneria una stima degli aumenti previsti dai Ccnl, l’agenzia ha calcolato la retribuzione fissa annua lorda media di un funzionario nei ministeri che si aggira sui 32.800 euro. Per un funzionario locale è leggermente più inferiore, 29.900 mentre viceversa i funzionari delle agenzie fiscali percepiscono uno stipendio medio maggiore con 35.500 euro. Parlando di cifre nette mensili possiamo dire che un funzionario del ministero prende 1.816 euro al mese, quelli locali 1.852 mentre i fiscali 1.951 euro per 13 mensilità.
Il paragone con il privato
Visto quanto percepisce in media un funzionario pubblico, l’Aran ha analizzato la situazione nel settore privato confrontandola poi con quella pubblica per cercare di capire se il giudizio su un settore pubblico malpagato è veritiero oppure no.
L’Aran ha detto che nel 2021 la retribuzione complessiva media annua lorda di un impiegato privato è di 30.836 euro. Lo stipendio sale per gli impiegati di banche o servizi finanziari che prendono in media 34.288 euro. Va peggio per chi è impiegato nel settore turismo e viaggi che prende 27.515 lordi all’anno. Quindi non è vero che chi lavora nel privato percepisce uno stipendio migliore di quello pubblico. Tutto dipende dai settori ma il lavoro pubblico garantisce anche tanti altri benefit.
Se si guarda il trend degli ultimi anni di crescita della retribuzione in base all’inflazione, il settore privato ha mostrato una crescita superiore. Prendendo in analisi il periodo 2013-2023 nel settore pubblico la retribuzione è cresciuta del +10,1% mentre nel privato la crescita è maggiore con un +13,4%.
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Dall’analisi l’Aran ha sottolineato che anche se non emergono differenze sostanziali tra gli stipendi pubblici e privati, sono ipotizzabili invece problemi di competitività. Per specifiche e qualificate figure professionali come quelle innovative e digitali, le aziende private mostrano avere ancora un appeal maggiore al pubblico.
"I numeri snocciolati stamani, presentati per dimostrare come il lavoro pubblico non sia meno pagato di quello privato, non mostrano che i dipendenti pubblici siano ben remunerati, ma che in Italia esiste un problema di tenuta salariale per tutto il mondo del lavoro, sia pubblico che privato" - ha detto Marco Carlomagno, segretario generale Flp commentando i dati Aran.
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