Scoperta incredibile per British Petroleum. Dopo una perforazione al largo delle coste del Brasile è stato trovato un enorme giacimento di petrolio e gas
Il 2025 si sta rivelando un anno incredibile per il colosso petrolifero britannico British Petroleum.
Pochi giorni fa, impiegati in lavori di perforazione al largo delle coste brasiliane, gli addetti della compagnia hanno trovato il giacimento di petrolio e gas naturale più grande degli ultimi 25 anni.
Un giacimento che, come ha affermato il vicepresidente dell’azienda Gordon Birrell, potrebbe contenere una miscela di gas e petrolio con pochi eguali nel mondo.
Ma proviamo a capire perché questa scoperta potrebbe rivelarsi decisiva per tutto il futuro di uno dei gruppi petroliferi più importanti del Vecchio Continente.
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La scoperta del nuovo giacimento brasiliano
Il giacimento individuato, situato nel prospetto di Bumerangue, localizzato nei pressi del bacino di Santos, ha una superficie di oltre 300 chilometri quadrati, pari a 3 volte circa quella del centro di Parigi.
Al momento, però, non è chiaro quanto l’azienda potrebbe estrarre dal nuovo giacimento, a causa della presenza di elevati livelli di anidride carbonica che potrebbero complicare l’estrazione di gas e petrolio e, allo stesso tempo, far salire i costi in maniera esponenziale.
Per capire quanto potrà essere prelevato serviranno dunque ulteriori test che verranno effettuati nei prossimi mesi.
Cosa cambia per BP
La scoperta del giacimento potrebbe rappresentare una vera e propria svolta per BP che dal 2022 possiede il 100% dei diritti sul sito di estrazione.
L’obiettivo, come confermano i vertici dell’azienda, entusiasti per quella che è stata definita la più grande scoperta degli ultimi 25 anni, è quello di aprire un grande polo produttivo di materiali e risorse in Brasile.
Quello di Bumerangue è stato il decimo giacimento individuato da BP in questo fortunatissimo 2025 dopo quelli scoperti recentemente in Africa e in Sud America. Giacimenti da cui il gruppo intende raggiungere la produzione di 2,3 – 2,5 milioni di barili di petrolio al giorno da qui al 2030 con la prospettiva di aumentarla ulteriormente nei successivi 5 anni.
Ma non solo. È anche una vittoria per l’azienda che, dopo anni molto difficili, caratterizzati dalla svolta (rivelatasi perdente) verso i combustibili sostenibili che ha portato alla rimozione di Bernard Looney dal ruolo di CEO, e alla sua sostituzione con Murray Auchincloss e ai malumori degli investitori, ha deciso di tornare alle estrazioni e ha annullato il precedente impegno a non proseguire le estrazioni di gas e petrolio al di fuori dei progetti esistenti.
L’annuncio della scoperta del nuovo giacimento brasiliano ha avuto immediate ripercussioni anche in borsa. Lo scorso lunedì il titolo BP ha registrato un positivo +1%. Manca ancora molto per recuperare le perdite del 10% registrate nell’ultimo anno, ma per l’azienda inglese sembra sia arrivato il momento di tornare a guardare al futuro con rinnovato ottimismo e di scacciare definitivamente le prospettive, paventate a giugno, di un’acquisizione da parte degli eterni rivali di Shell.
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