Terzo giorno dell’operazione Breaking Down. Il numero delle vittime è salito oltre 31, mentre i feriti sono più di 200. Che cos’è Breaking Down e perché Israele l’ha lanciata.
Venerdì 5 agosto 2022 Israele ha lanciato un “bombardamento di difesa” contro la Striscia di Gaza. L’operazione militare ha causato diversi morti e feriti, che nel corso dei giorni sono andati aumentando fino all’attuale numero di 31 vittime, tra cui diversi bambini e oltre 200 feriti. L’attacco di Israele è stato motivato dalla difesa preventiva per possibili ritorsioni a causa delle minacce ricevute dal gruppo radicale palestinese Jihad Islamico Palestinese. Questo, obiettivo principale dell’operazione “Breaking Down”, ha alzato la tensione contro Israele in seguito all’uccisione del loro capo Taiseer al Jabari.
Dalla Striscia di Gaza partono razzi che raramente colpiscono centri abitati poiché o cadono in zone vuote o vengono intercettati dal sistema antimissilistico israeliano, dall’altra parte le vittime della Striscia di Gaza continuano ad aumentare. Israele ha comunicato che gli obiettivi dell’operazione Breaking Down sono le postazioni di lanciarazzi, luoghi di osservazione militare e i laboratori per la costruzione di armi. Oggi però ci sono molte vittime e feriti principalmente tra i civili. Proprio per questo iniziano a circolare accuse di crimini di guerra da parte di Israele.
Uno di questi motivi risiede proprio nell’operazione Breaking Down e la motivazione che la guida, ovvero un’operazione preventiva. L’azione di difesa preventiva è però una violazione del diritto internazionale, simile a quella promossa dal presidente americano Bush per invadere l’Iraq e utilizzata anche da Putin per iniziare l’invasione in Ucraina. Ma c’è anche un altro motivo dietro all’operazione Breaking Down e sul perché è stata lanciata da Israele proprio in questo momento.
Che cos’è l’operazione Breaking Down lanciata da Israele?
Venerdì 5 agosto ha preso avvio l’operazione Breaking Down voluta dall’attuale premier israeliano Yair Lapid. Quest’operazione ha lo scopo di difendere la popolazione israeliana con ogni mezzo e fino a quando è necessario. Con queste parole Lapid ha rievocato lo spettro di una guerra che appena un anno fa uccise 200 palestinesi e circa 12 israeliani.
Alcuni commentatori e commentatrici esperti del conflitto hanno parlato di un’operazione diversa dal solito. Se infatti in altre occasioni Israele ha giustificato gli attacchi verso la Striscia di Gaza per “legittima difesa”, in seguito al tentativo di missili o palloncini esplosivi di raggiungere Israele, in questo caso non è così. Si tratterebbe infatti di un’“operazione preventiva di difesa” contro presunti attacchi non ancora verificati. È un’azione che le Nazioni Unite già nel 2004, in seguito all’invasione dell’Iraq da parte degli Stati Uniti, aveva dichiarato illegittimo, cioè un avere propria violazione del diritto internazionale.
Perché Israele ha lanciato l’operazione Breaking Down: difesa e/o politica
Israele ha lanciato Breaking Down per anticipare possibili aggressioni da parte del gruppo Jihad Islamico. Hamas al momento non ha ancora lanciato missili in risposta alle aggressioni, ma si è detto solidale rispetto al gruppo Jihad Islamico. C’è però da tenere in considerazione un altro aspetto fondamentale, ovvero quello politico.
Infatti qualche settimane fa è caduto il governo e il paese va verso la quinta elezioni in tre anni e mezzo. La crisi istituzionale corrisponde quasi sempre a una risposta militare, che avvicina il votante al partito politico che si mette in difesa dei civili contro gli attacchi esterni. L’attacco preventivo di difesa, secondo alcuni commentatori e commentatrici esperti, corrisponderebbe proprio a un bisogno della politica di mostrarsi migliore di quelli precedenti.
Israele ha quindi avviato un’operazione militare - che sarebbe dovuta concludersi in poco tempo ma che dipende totalmente dalla risposta di Jihad islamico e Hamas - che potrebbe continuare a lungo. Molto dipendere dalle conseguenze politiche e sull’elettorato, poiché sono in molti a credere che Israele stia usando “Breaking Down” come uno strumento di consenso in vista delle prossime elezioni.
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