Fratelli e sorelle senza soldi devono essere mantenuti?

Ilena D’Errico

2 Aprile 2023 - 21:03

condividi

Mantenimento di fratelli e sorelle senza soldi: quando è obbligatorio, a quali condizioni e a quanto ammontano gli alimenti.

Fratelli e sorelle senza soldi devono essere mantenuti?

La famiglia è sottoposta a particolare regolazione nel nostro ordinamento, il quale cerca di garantire l’aiuto reciproco per risolvere le situazioni di difficoltà. La principale declinazione di questa assistenza è ovviamente il supporto economico, spettante a chi versa in condizioni di bisogno. La legge, però, stabilisce una sorta di gerarchia; perciò, fratelli e sorelle senza soldi devono essere mantenuti soltanto a determinate condizioni.

Quando bisogna mantenere fratelli o sorelle

Parlare di mantenimento può apparire fuorviante, soprattutto se si fa riferimento all’assegno di mantenimento dovuto al coniuge o ai figli. Quello che può sorgere nei confronti dei fratelli o delle sorelle, invece, è l’obbligo dell’assegno alimentare. Quest’ultimo deve essere corrisposto dai familiari più stretti a chi non è in grado di provvedere autonomamente alle proprie esigenze.

Il diritto a ricevere gli alimenti si basa su alcuni requisiti essenziali:

  • Lo stato di bisogno fisico e/o economico;
  • l’assoluta impossibilità a provvedere alle esigenze primarie;
  • l’assenza di un patrimonio;
  • la mancanza involontaria di un lavoro;
  • l’impossibilità di provvedere al proprio sostentamento, anche solo in modo parziale.

Affinché scatti l’obbligo di mantenere un fratello o una sorella è dunque necessario che il richiedente rispetti queste condizioni e che, sostanzialmente, abbia bisogno di un contributo per provvedere alle esigenze primarie di vita, a cui non può provvedere in altro modo. Il rispetto di tali criteri garantisce alla persona il diritto a ricevere gli alimenti, i quali non sono necessariamente dovuti dai fratelli o dalle sorelle.

La legge, infatti, stabilisce una serie di soggetti obbligati all’assegno alimentare in ordine di vicinanza rispetto al beneficiario. In altre parole, la presenza e la possibilità sostenere l’assegno alimentare dei soggetti di grado superiore esclude l’obbligo a carico di quelli di grado inferiore. In ordine, gli alimenti sono dovuti da:

  • Coniuge o parte civile;
  • figli;
  • nipoti;
  • genitori;
  • generi e nuore;
  • suocero e suocera;
  • fratelli e sorelle.

Fratelli e sorelle devono essere mantenuti soltanto in assenza o impossibilità certa di tutte le persone sopra di loro. Ciò si verifica, ad esempio, in caso di una persona molto anziana che non ha avuto figli. Allo stesso tempo, le persone dello stesso grado sono tenute a concorrere all’assegno alimentare, dunque nell’ipotesi in cui l’obbligo ricada sui fratelli e le sorelle questi ultimi dovranno tutti contribuire all’assegno alimentare.

Cosa sono gli alimenti e a quanto ammontano

In presenza di più soggetti obbligati ognuno di loro contribuisce in una certa misura agli alimenti, ma la divisione non avviene in modo matematico (non tutti pagano la stessa quota) bensì in proporzione delle disponibilità economiche di ognuno.

Per il calcolo dell’assegno alimentare si prendono quindi in considerazione le esigenze del beneficiario e le possibilità degli obbligati. Di conseguenza, l’obbligo a versare gli alimenti non pone mai il soggetto obbligato in condizioni di disagio, altrimenti non sarebbe stato predisposto. In ogni caso, non è possibile sapere astrattamente a quanto ammontano gli alimenti, proprio perché dipendono da fattori estremamente caratteristici.

È comunque possibile farsi un’idea sapendo che l’importo dell’assegno alimentare è decisamente inferiore rispetto a quello dell’assegno di mantenimento, in quanto gli alimenti devono soddisfare (anche solo parzialmente) esclusivamente le esigenze primarie, sostanzialmente:

  • Vitto;
  • alloggio;
  • assistenza medica.

Si tratta quindi di un importo finalizzato in modo stringente alla sopravvivenza, la quale comunque non deve essere per forza garantita dall’obbligato. In altre parole, se un fratello è senza soldi e non può lavorare e l’altro ha un reddito minimo allora molto probabilmente l’assegno alimentare sarà un mero contributo (pur sempre obbligatorio) e non sufficiente a coprire completamente tutti i bisogni. Gli alimenti possono comunque essere sottoposti al ricalcolo del giudice in caso di cambiamenti sopraggiunti, al fine di ottenere la cessazione, la riduzione o l’aumento. Si ricorda, tuttavia, che è possibile assolvere all’obbligo alimentare anche personalmente (ad esempio accogliendo il fratello in casa).

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO

Correlato