Il Governo ha dato l’ok: obiettivo entrare nel calendario del Mondiale a partire dal 2028 grazie a un investimento da oltre 1 miliardo di euro.
La Formula 1 con le sue ultime scelte e decisioni strategiche ha fatto capire in modo ancora più evidente il suo orientamento sempre più mondiale. Inteso come l’ambizione di portare lo spettacolo della competizione sportiva e tutto il suo contorno in quanti più Paesi disseminati in ogni continente. In questo senso, ad esempio, vanno lette scelte come quella di escludere Imola dal prossimo calendario mondiale. Non si tratta di una «bocciatura» sul circuito in sé.
Semplicemente a oggi ci sono soluzioni più redditizie per tutte le parti in causa, con la prospettiva per la Formula 1 di diventare sempre più evento globale e non circoscritto soprattutto all’Europa, casa di tradizione e storia, ma spesso non in grado di assicurare lo stesso sviluppo commerciale di altre aree del mondo. Come ad esempio il sud est asiatico, da dove arriva una nuova candidatura per il futuro dell’automobilismo mondiale.
Bangkok dice sì: oltre 1 miliardo di euro per avere un Gran Premio
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