Flat tax al 5% per i giovani, tasse ridotte per i neo occupati

Nadia Pascale

13 Maggio 2025 - 12:17

Arriva in Parlamento il disegno di legge con flat tax al 5% per gli under 30 neoassunti. La proposta prevede sgravi per i datori di lavoro e adeguamento automatico degli stipendi all’inflazione

Flat tax al 5% per i giovani, tasse ridotte per i neo occupati

Arriva la flat tax al 5% per i lavoratori under 30 neo occupati e importanti sgravi per i datori di lavoro, presentato il disegno di legge con tasse ridotte.

Il sottosegretario al Lavoro Durigon ha annunciato la presentazione in Parlamento in questa settimana di un disegno di legge con flat tax al 5% per i giovani neoassunti under 30. Agevolazioni previste anche per i datori di lavoro.

Perché nasce l’esigenza di una flat tax per i giovani neo occupati?
Stante la situazione attuale, i giovani che decidono di aprire una partita Iva con il regime forfettario scontano un’imposta sostitutiva al 5%, un giovane che, invece, inizia a lavorare come lavoratore dipendente sconta le normali aliquote Irpef con addizionali regionali e comunali. Si ricorda che le aliquote Irpef attuali sono:

  • 23% fino a 28.000 euro;
  • 25% per redditi da 28.000 euro a 50.000 euro;
  • 43% per redditi superiori a 50.000 euro.

Si tratta quindi di una tassazione importante che decurta lo stipendio e da molti considerata discriminatoria rispetto a chi ha la partita Iva.

Ecco la nuova proposta della Lega con flat tax al 5% per i neo occupati.

Flat tax al 5% per i giovani neoassunti e sgravi contributivi

Il progetto della Lega è quello di favorire le assunzioni dei giovani e incentivare il rientro dei cervelli, a cui ora si applica il regime impatriati, attraverso una tassazione ridotta. Mira, inoltre, al recupero del potere di acquisto. Il disegno di legge, presentato in settimana, è della Lega e a prima firma Toccalini.

La proposta prevede un’aliquota Irpef al 5% per i primi 5 anni dall’assunzione di giovani under 30. Il disegno di legge fissa però un limite di 40.000 euro di reddito annuo. Limite che sale a 100 mila euro per il rientro dei cervelli.

L’aliquota dovrebbe essere applicata sia per la stipula di contratti a tempo indeterminato, sia per la trasformazione di contratti già esistenti da tempo determinato a tempo indeterminato.
Il disegno di legge prevede agevolazioni anche per i datori di lavoro, infatti, è previsto un esonero contributivo previdenziale per 3 anni.

Naturalmente una parte importante del progetto riguarda le risorse. Pare che siano disponibili 2,1 miliardi di euro da utilizzare per l’occupazione.
Il vantaggio economico legato a una flat tax al 5% può essere davvero notevole, si tratterebbero di centinaia di euro in più in busta paga ogni mese.

Cosa prevede il disegno di legge oltre la flat Tax?

Non solo flat tax, il disegno di legge prevede anche una rivalutazione dei salari all’inflazione su base annuale, quindi non agganciata al rinnovo contrattuale, che sarebbe pari al 2% in caso di inflazione al 3% o superiore e proporzionata all’indice di inflazione se questa è più contenuta.
In questo caso si tratta di estendere con legge i benefici già previsti in alcuni contratti di lavoro, in particolare quello dei metalmeccanici, a tutti i lavoratori.

Critiche al progetto arrivano però dall’interno della stessa maggioranza e in particolare Fratelli d’Italia. Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro della Camera, ha sottolineato inoltre che in Senato sta ancora terminando l’iter della «delega Salari» e con più disegni di legge potrebbe crearsi un ingorgo.

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