Flat tax al 7% per gli italiani che rientrano in Italia: dov’è la verità?

Patrizia Del Pidio

18/12/2023

18/12/2023 - 17:30

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Chi può accedere alla flat tax al 7% dedicata ai pensionati esteri che si trasferiscono in Italia? Ci sono limiti e paletti per poter fruire del beneficio, vediamo quali.

Flat tax al 7% per gli italiani che rientrano in Italia: dov’è la verità?

Flat tax al 7% per i pensionati esteri che entrano in Italia. Cosa c’è di vero in questo beneficio e come deve essere applicato? Per chi vale e quando la tassazione agevolata spetta di diritto?

Per i pensionati esteri che decido di rientrare in Italia è prevista una tassazione agevolata con l’applicazione di una flat tax al 7% a patto che trasferiscano la propria residenza un Comune a bassa densità abitativa d una delle otto Regioni previste dalla normativa di riferimento. Il decreto sostegni Ter del 2022 ha, poi, ampliato la platea dei beneficiari anche a coloro che, pensionati esteri, trasferiscono la propria residenza in uno dei Comuni coinvolti dal terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009.

La flat tax in questione, però, prevede diversi limiti e vincoli ben determinati che andremo ad approfondire in questo articolo.

Flat tax al 7%, chi sono i beneficiari?

La cosa che potrebbe destare una cattiva interpretazione della norma è che la flat tax non si applica a tutti i pensionati che si trasferiscono in Italia. Si tratta di un beneficio destinato ai soli pensionati titolari di pensione erogata da soggetti esteri che decidono di trasferire la propria residenza in Italia.

Se un italiano che ha trasferito la propria residenza all’estero decidesse di trasferire, nuovamente, la propria residenza in uno dei Comuni delle Regioni che prevedono l’applicazione della flat tax avendo una prestazione erogata dall’Inps, non avrebbe diritto al beneficio: non si tratta, infatti, di un pensionato titolare di pensione erogata da soggetti esteri, bensì di soggetto con pensione erogata dall’Inps e questo va a cozzare con quanto previsto dalla normativa.

In caso, quindi, un pensionato Inps italiano rientra dall’estero per trasferirsi in uno dei Comuni che prevede l’applicazione della flat tax non se la vedrebbe riconoscere poiché la sua pensione non è erogata da un soggetto estero, ma dall’Inps (ente previdenziale italiano). Questo soggetto, ovunque decida di stabilirsi, quindi, sarà tenuto alla tassazione ordinaria della propria pensione.

Flat tax al 7%, in quali Comuni bisogna stabilire la residenza?

Non basta scegliere una Regione del sud Italia per avere diritto alla flat tax al 7%. Le Regioni interessate dal beneficio sono le seguenti:

  • Sicilia;
  • Calabria;
  • Sardegna;
  • Campania;
  • Basilicata;
  • Abruzzo;
  • Molise;
  • Puglia.

Per avere diritto all’agevolazione fiscale che permette di pagare l’imposta sostitutiva al 7% per qualsiasi categoria di reddito prodotto all’estero, per ciascuno dei nove periodi d’imposta di validità dell’opzione vale solo se, nelle Regioni sopra citate, si trasferisce la residenza in un Comune che non abbia una popolazione superiore ai 20mila abitanti.
A queste Regioni, poi, si aggiungono anche i Comuni coinvolti dal terremoto dell’Aquila del 2009 ma sempre limitatamente a quelli con non più di 20mila abitanti.

In conclusione

Riassumiamo brevemente i punti salienti di questa agevolazione fiscale:

  • la flat tax al 7% non è destinata ai pensionati italiani con pensione erogata dall’Italia, che si sono trasferiti all’estero e rientrano in Italia;
  • spetta solo a chi è titolare di una prestazione erogata da uno stato estero e si trasferisce in Italia. Anche un italiano che risiede all’estero ne può approfittare, quindi, ma solo se ha una pensione erogata da uno stato estero e non dall’Italia;
  • il trasferimento deve avvenire in una delle otto Regioni individuate dalla normativa e nei Comuni colpiti dal terremoto dell’Aquila del 2009;
  • in queste Regioni si deve prendere residenza in un Comune che abbia meno di 20mila abitanti;

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