Figure di continuazione: quali sono e come sfruttarle nell’analisi tecnica

Maurizia Esposito

14/07/2017

17/07/2017 - 16:46

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Figure di continuazione: pattern indispensabili per l’analisi tecnica con cui è possibile cogliere i segnali di continuazione del trend. Ecco quali sono e come devono essere interpretate ai fini operativi.

Figure di continuazione: quali sono e come sfruttarle nell’analisi tecnica

Quali sono le figure di continuazione più importanti nell’analisi tecnica nel forex e come devono essere interpretate ai fini operativi?

Le figure di continuazione identificano una pausa del trend in atto dopo la quale è altamente probabile la sua prosecuzione. Sono dei pattern indispensabili per l’analisi tecnica del grafico dei prezzi al fine di implementare operazioni di trading finalizzate a seguire la tendenza in atto.

Mediante il riconoscimento di queste figure il trader riesce a individuare il momento in cui i prezzi, dopo periodo di stallo, stanno per riprendere il loro movimento di fondo, adeguando di conseguenza le sue posizioni.

Di seguito sono analizzate le principali figure di continuazione specificando l’indicazione che è possibile trarre dalla loro interpretazione.

Figure di continuazione: definizione e tipologie

I trader che utilizzano l’analisi tecnica cercano dei pattern grafici che suggeriscono un’inversione o una continuazione del trend in atto. In questi due casi si parlerà rispettivamente di figure di inversione e di figure di continuazione.

Le figure di continuazione nell’analisi tecnica servono a comprendere se il trend in atto in un determinato momento proseguirà oppure si interromperà cambiando direzione. Conoscendo questa informazione si potrà provare ad anticipare il mercato in quanto queste figure indicano al trader che il trend ha solamente subito un momento di rallentamento, ma che la sua potenza non si è ancora esaurita. In questo modo l’investitore si muoverà di conseguenza.

Seguire il trend del mercato è la regola principale dell’analisi tecnica dal momento che una tendenza una volta definita è destinata a durare per un certo periodo di tempo. Sfruttando queste figure dunque non solo si potrà aumentare il proprio capitale, ma anche ridurre il rischio di subire perdite.

Solitamente queste figure si verificano in un momento di decremento dei volumi di scambio. Dopo questa fase di stallo dei prezzi si verifica però la continuazione del trend, che riprende ad operare con maggiore forza.

Le più classiche figure di continuazione sono:

  • Flag e Pennant;
  • Triangoli;
  • Rettangoli;
  • Wedge.


Questi sono i pattern di continuazione che analizzeremo nei prossimi paragrafi dell’articolo spiegando in modo chiaro il loro funzionamento.

Figure di continuazione: il triangolo

La figura di continuazione più ricercata è probabilmente quella del triangolo, poiché di più facile riconoscimento.
Il triangolo precede in genere un movimento violento di prezzo, a ribasso o a rialzo, dovuto alla compressione della volatilità nel periodo di formazione della figura.
Non è sempre detto che il triangolo indichi una continuazione del trend, ma anzi non è raro che vi sia un’inversione di trend dopo la sua formazione.
È bene dunque evitare di anticipare l’esplosione di volatilità, mentre è corretto monitorare la figura per vedere se il prezzo dello strumento continuerà il trend o meno.

Esistono 3 tipologie di questa figura: triangoli ascendenti, discendenti e simmetrici.
I triangoli ascendenti e discendenti prendono questo nome dalla direzione dei massimi e dei minimi del prezzo.
Nel caso di triangoli ascendenti la pausa della corsa rialzista è denotata da massimi uguali e minimi sempre più decrescenti.

Nel caso dei triangoli discendenti avremo invece il caso opposto, con minimi costanti e massimi decrescenti come è possibile vedere nell’immagine sottostante.

Discorso diverso per i triangoli simmetrici, poiché questi si formano con una compressione dei prezzi che porta alla formazione sia di massimi che minimi decrescenti. In questo caso, i mezzi che aiutano nel capire la direzione futura del trend sono la sua tendenza iniziale (rialzista o ribassita) e i volumi di salita e di discesa all’interno del triangolo. Un triangolo simmetrico si configura come nell’immagine sottostante:


In tutti i casi, alla rottura del triangolo, il target di prezzo si può individuare proiettando una linea che misura l’ampiezza del triangolo dal punto di rottura (breakout).

Figure di continuazione: il rettangolo

I rettangoli rientrano nelle figure di continuazione anche se è dibattuta la loro configurazione in tale categoria. Il rettangolo infatti è una tipica espressione di consolidamento anche se non è sempre vero che il prezzo di uno strumento continui a salire o scendere dopo la sua formazione.

Il rettangolo viene a configurarsi in un momento di oscillazione dei prezzi, contenuti in due rette parallele. La linea superiore indica il classico livello di resistenza, mentre quello inferiore il livello di supporto. In questi momenti i volumi di scambio sono inferiori alle fasi precedenti e successive.

Il rettangolo rappresenta la classica area di congestione del mercato e un momento di sostanziale indecisione del trend in atto. In questo momento gli investitori cercano di valutare la forza e la possibile continuazione del trend.
Una volta concluso questo momento di sostanziale indecisione il mercato riprende a muoversi nella direzione precedente, seguendo il trend in atto.


Tramite il rettangolo è possibile adottare due tipi di strategie.
Una è quella di attendere la rottura del pattern (confermata sempre con volumi in crescita) e accodarsi al breakout.
In tal caso il target di prezzo si può individuare calcolando la differenza tra la parte più bassa del rettangolo e la parte più alta, proiettandola poi sul punto di breakout.
L’altro metodo è quello di acquistare ai minimi del pattern in corrispondenza del supporto e rivendere sui massimi della figura e viceversa.

Figure di continuazione: il wedge (o cuneo)

Il wedge (o cuneo) è una figura molto simile al triangolo anche se impiega più tempo per formarsi ed ha una forma più allungata. Questo pattern in genere assume una conformazione opposta al trend in atto, cioè si forma verso l’alto in fasi discendenti di prezzo e verso il basso nel caso contrario.

Durante la formazione di questo pattern, i volumi di scambio tendono a diminuire all’inizio per poi minimizzarsi verso il centro della figura.
Verso la fine della formazione, i volumi aumentano con forza fino al breakout che chiude definitivamente il pattern.

Anche in questo caso, il target di prezzo si può individuare calcolando la differenza tra la parte più bassa del wedge e la parte più alta, proiettandola poi sul punto di breakout.

Figure di continuazione: pennant e flag

Flag (bandiere) e pennant (gagliardetti) sono figure di continuazione che si contraddistinguono per la breve durata nella formazione.
Nel caso delle flag, avremo una compressione del prezzo tra due linee parallele in genere opposte al movimento di fondo della quotazione.
La flag assume la forma visibile nel grafico sottostante:

I volumi di scambio in questo caso sono ridotti (così come nei pennant) con una esplosione in fase di rottura del pattern.

Infine, il pennant ha una forma simile al triangolo e non per forza presenta un’inclinazione opposta al trend generale del prezzo.
Anche per il pennant vale la regola di compressione della volatilità e dei volumi all’interno di due linee che via via tendono a comprimersi nell’arco della formazione del pattern.

I target di prezzo che possono essere individuati in relazione a queste figure sono due.
Il primo può essere determinato proiettando l’ampiezza della figura dal punto di breakout; tale target assume però minore rilevanza, soprattutto considerando le ridotte dimensioni delle figure in esame.
Il secondo si può invece individuato proiettando, dal punto di breakout, la distanza corrispondente a quella coperta dal movimento impulsivo che precede la formazione del pennant o della flag.

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