Figlio guida senza patente, i genitori sono responsabili. Ecco quando e cosa rischiano

Ilena D’Errico

20 Luglio 2025 - 23:10

Se i figli minori prendono l’auto dei genitori e guidano senza patente ne rispondono i genitori, salvo casi particolari.

Figlio guida senza patente, i genitori sono responsabili. Ecco quando e cosa rischiano

Di figli minorenni che prendono l’auto dei genitori e guidano senza patente si sente parlare fin troppo spesso. Nessuno vorrebbe trovarsi in una situazione del genere, di un pericolo inaudito per tantissime persone. Il senso di colpa dei genitori, che spesso pensano a come avrebbero potuto evitare questo incidente, non è del tutto personale ed emotivo. Anche per la legge i genitori sono responsabili e anzi rischiano conseguenze severe per questo genere di “bravate” commesse dai figli, che poi sono tutt’altro che leggerezze.

Difficile che i genitori o comunque gli esercenti della responsabilità genitoriale possano essere esonerati dalle colpe del caso, anche perché spesso sono chiamati a un duplice dovere: l’educazione e la vigilanza sui figli insieme alla custodia sicura del veicolo. Lo ricorda una recentissima decisione della Corte di Cassazione, fortunatamente riguardante una semplice multa. Raro ma possibile, comunque, che sia riconosciuta l’assoluta estraneità dei genitori. Ciò accade soltanto quando si riesce a dimostrare di aver attuato tutte le precauzioni possibili per evitare il fatto, sia sotto il profilo educativo che sul controllo sicuro del veicolo.

Genitori responsabili se i figli guidano senza patente

In generale questa tematica riguarda i figli minorenni, che pur sprovvisti di patente di guida si mettono al volante dell’auto della madre o del padre. Nella migliore delle ipotesi, la vicenda si conclude con una multa stradale o un sinistro di poco conto, ma gli incidenti possono avere anche conseguenze decisamente più gravi. Nella stragrande maggioranza dei casi ciò avviene senza la complicità dei genitori, fortunatamente, ma ciò non permette loro di dirsi del tutto ignari e incolpevoli.

Non perché sia impossibile che i genitori non si siano resi conto per tempo del fatto, ma perché sono tenuti per legge a educare i figli (prevenendo così tentativi di questo genere) e vigilare su di loro, quindi impedendo questo genere di azioni. Non a caso, i genitori rispondono personalmente per tutti gli illeciti civili e amministrativi commessi dai figli. La legge parla in proposito proprio di “culpa in vigilando”, letteralmente colpa nella vigilanza. La medesima responsabilità è infatti condivisa da qualunque adulto avesse il dovere di vigilanza al momento dei fatti, come anche un tutore, un educatore e così via.

Come ribadito dall’ordinanza n. 14000/2025 della Cassazione la responsabilità genitoriale in questi casi è presunta e diretta. Spetta quindi ai genitori, eventualmente, superare questa presunzione e provare di aver agito al meglio delle proprie possibilità. Si tratta di una prova difficile per ogni genitore, ma è indispensabile per scagionarsi da ogni colpa. Per l’aspetto educativo bisogna tenere conto di tutti gli elementi utili come il carattere, l’età, il temperamento e la condotta abituale del figlio. Maggiore sarà la propensione a mettere in atto questo genere di azione (anche solo per una smodata passione per i veicoli) maggiore sarà l’intervento che la legge si aspetta dai genitori.

In secondo luogo, bisognerà dimostrare anche di aver tentato di impedire o comunque prevenire l’accaduto. Corsi di educazione stradale, auto o moto custodita con cura senza che il figlio potesse avere accesso alle chiavi e così via. A tal proposito, il proprietario del mezzo è sempre responsabile in solido per multe e incidenti (indipendentemente dal rapporto con il conducente e dalla sua età) se non può provare che il veicolo gli è stato sottratto senza il suo consenso.

Cosa rischiano i genitori

I genitori responsabili sono sostanzialmente chiamati personalmente a rispondere delle infrazioni del Codice della strada commesse dai figli. Dovranno quindi pagare le multe, proprio come se avessero commesso le violazioni al posto dei minori. Possono essere chiamati a corrispondere risarcimenti danni, se sono stati arrecati dai figli alla guida e rispondono anche sul piano assicurativo. In caso di responsabilità penali, tuttavia, vale il principio per cui la responsabilità è strettamente personale. I figli dovranno quindi rispondere personalmente dei reati commessi, se hanno compiuto 14 anni, o non risponderne penalmente se sono più giovani.

Di solito non ci sono altre ricadute sui genitori, ma se la situazione appare delicata potrebbe essere disposta un’indagine del servizio sociale per verificare la cura e l’educazione del minore e supportare la famiglia se necessario. In corso di separazioni o divorzio l’evento potrebbe aiutare a decidere sulle misure più opportune. In generale, tuttavia, un incidente isolato in cui i genitori hanno comunque provato ad adempiere ai propri doveri non ha ripercussioni particolari oltre alle multe, a meno che non ci siano ulteriori problematiche (magari casi ripetuti o altri segni di disagio).

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