Fattura poco ma il titolo esplode a Piazza Affari. +104%, scoppia la guerra di OPA

Claudia Cervi

1 Novembre 2025 - 19:17

È in corso una battaglia per il controllo di questa società dei semiconduttori. Ecco quanto fattura e perché le sue azioni fanno gola a molti.

Fattura poco ma il titolo esplode a Piazza Affari. +104%, scoppia la guerra di OPA

A Piazza Affari c’è una piccola società hi-tech che sta sorprendendo il mercato. Non è una big del listino e non ha un fatturato miliardario. Eppure il suo nome rimbalza tra analisti, forum finanziari e sale trading per un motivo preciso: in un anno ha messo a segno un rialzo del 104%.

Dietro questa corsa non c’è speculazione, ma una storia industriale fatta di competenze e innovazione.

L’azienda è uno di quei nomi che il grande pubblico quasi ignora, ma che chi conosce il settore segue da tempo. Opera in un mercato di nicchia (quello dei test sui semiconduttori e dei sistemi per la sicurezza elettronica) e nel 2024 ha migliorato tutti i principali indicatori. Si tratta di Eles Semiconductor Equipment, piccola società umbra dei semiconduttori fondata dalla famiglia Zaffarami.

Fatturato stabile e conti in ordine

Nel 2024 il fatturato di Eles si è chiuso a 35,8 milioni di euro, in crescita di quasi il 9% rispetto ai 32,8 milioni dell’anno precedente. Numeri lontani dai giganti dell’hi-tech, ma solidi per una realtà che opera nel segmento Euronext Growth Milan, dove le aziende vivono di innovazione più che di scala.

La crescita arriva soprattutto dal comparto Aerospace & Defense, in aumento del 13%, e dal rafforzamento dell’export, che ormai pesa per circa la metà del giro d’affari. Anche la divisione Semiconduttori, cuore storico del gruppo, ha tenuto bene, contribuendo per oltre 23 milioni di euro.

Sul fronte finanziario, la società è passata da un indebitamento di 3,7 milioni di euro a una posizione netta positiva per 1,4 milioni di euro. Un cambio di passo che testimonia la capacità di generare cassa e sostenere investimenti senza ricorrere a debito.

Certo, il 2025 non è iniziato con lo stesso ritmo: nei primi sei mesi i ricavi si sono fermati a 14 milioni, leggermente sotto l’anno precedente. Ma il segmento legato a intelligenza artificiale e automazione industriale sta accelerando, con un +38% che potrebbe aprire nuovi scenari.

OPA e speculazione (la battaglia per il controllo)

A rendere la storia ancora più interessante è la battaglia che si è scatenata sul capitale. Il fondo di private equity Xenon ha rilanciato la propria OPA, alzando l’offerta a 2,65 euro per azione, contro i 2,61 euro proposti da Mare Group il giorno prima. Mare già possiede il 30% del capitale, dopo l’OPA parziale lanciata in estate. In palio ci sono circa 41,9 milioni di euro e il controllo di un’azienda che, pur piccola, custodisce un know-how strategico nel testing dei chip. Dietro a questa mossa c’è l’obiettivo di creare un polo italiano della Difesa, in linea con la corsa globale agli armamenti.

Questa società possiede infatti un know-how prezioso in un momento in cui i semiconduttori sono il nuovo petrolio. Tutti li cercano, pochi sanno farli bene e ancora meno sanno testarli con precisione millimetrica.
Chi controlla la tecnologia, controlla il futuro. Ed è proprio questa prospettiva che ha fatto esplodere l’interesse attorno a questa azienda.

Nelle ultime settimane il titolo è tra i migliori dell’Euronext Growth Milan. Gli investitori guardano con curiosità, gli analisti ne studiano i margini e il mercato aspetta di capire come andrà a finire questa partita.

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