Fai subito il pieno. Il prezzo della benzina sta per schizzare alle stelle

Violetta Silvestri

18 Giugno 2025 - 10:57

Allerta prezzi della benzina: perché devi fare il pieno adesso? Il carburante potrebbe impennarsi nei prossimi giorni.

Fai subito il pieno. Il prezzo della benzina sta per schizzare alle stelle

Prezzo della benzina sotto stretta osservazione: il petrolio sta subendo, infatti, nuove scosse con lo scoppio del conflitto tra Israele e Iran che rischia di causare interruzioni dell’approvvigionamento.

Secondo gli analisti, il mercato teme che i flussi di greggio che passano nello Stretto di Hormuz, da cui transita un quinto del petrolio trasportato via mare nel mondo, possano subire degli stop o delle forti diminuzioni nel contesto della guerra.

L’Iran è il terzo produttore dell’OPEC, con una produzione di circa 3,3 milioni di barili al giorno (bpd) di petrolio greggio; tuttavia, la capacità produttiva inutilizzata dei produttori dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e dei suoi alleati può facilmente coprire tale quantitativo.

Ma come si traduce questa nuova incertezza sul prezzo di benzina? Ecco perché dovresti fare subito il pieno, prima che il carburante subisca una impennata.

Benzina, i prezzi stanno per impennarsi? Perché fare il pieno ora

Come già annunciato, i timori di un possibile blocco dello Stretto di Hormuz, fondamentale per il trasporto del petrolio, hanno spinto il mercato a essere disposto a pagare 73 dollari al barile di petrolio greggio non appena Israele ha attaccato l’Iran, rispetto ai 65 dollari della settimana precedente.

Cosa significa questo per i costi del carburante? Il pieno costerà davvero di più nei prossimi giorni e forse, settimane? Analizzando i prezzi di benzina e diesel di questi giorni in Italia, l’aumento è stato registrato. La freccia sale sia per la benzina che per il diesel sulle strade italiane. L’aggiornamento del 18 giugno segnala che la benzina costa 1,716 euro al litro e il diesel 1,613 euro al litro (per entrambi il trend è in salita).

“Le compagnie petrolifere dovranno presto ricostituire le loro scorte e di conseguenza le raffinerie di petrolio aumenteranno i prezzi, ha dichiarato l’analista energetica Thina Saltvedt. L’impennata alla pompa, però, non si è ancora verificata in modo davvero allarmante, come osservato dall’esperto. La sua valutazione - valida per la Norvegia ma anche per l’Italia - è stata così spiegata: “Credo che dipenda dal fatto che sono state colpite pochissime infrastrutture e unità produttive. Israele ha preso di mira gli impianti nucleari iraniani e non gli impianti petroliferi e del gas.

I prossimi giorni offriranno probabilmente nuove indicazioni. Intanto, però, il timore di shock ai prezzi energetici c’è. “Un’interruzione significativa della produzione o delle infrastrutture di esportazione dell’Iran aggiungerebbe un’ulteriore pressione al rialzo sui prezzi”, hanno affermato gli analisti di Fitch in una nota ai clienti.

“C’è una posizione rialzista sul WTI nel breve termine a causa del crescente rischio geopolitico in Medio Oriente”, secondo Kelvin Wong, analista di mercato senior di OANDA.

Solitamente, l’aumento delle quotazioni WTI e Brent non si riversa immediatamente sulla pompa di benzina, poiché il petrolio venduto al momento è stato comprato (e quindi dovrebbe essere venduto) a prezzi diversi. Tuttavia, il clima volatile influenza i prezzi dei carburanti anche immediatamente. Come spesso accade quando accadono questi eventi geopolitici, il Codacons lancia l’allarme rincari ingiustificati alla pompa:

“Il repentino aumento dei listini dei carburanti in Italia è del tutto inaccettabile e deve portare il governo ad intervenire con urgenza per bloccare qualsiasi forma di speculazione a danno degli automobilisti”, si legge nella nota.

Attenzione anche alle temperature

Punte di 40° in arrivo in tutta Italia: l’allarme è rivolto anche agli automobilisti e il motivo è semplice.

I veicoli esposti alla luce solare diretta e al calore intenso sono a rischio perdita di carburante e questa settimana, con le temperature che si preannunciano roventi, il pericolo della beffa è maggiore. Alcuni esperti a livello internazionale hanno affermato che circa l’1-2% di benzina e gasolio potrebbe evaporare in caso di calore estremo. In sintesi: il carburante si perde ma senza utilizzare la macchina e, quindi, occorre fare il pieno più spesso.

Gli specialisti sottolineano che potrebbe non sembrare molto, ma i costi per gli automobilisti potrebbero palesarsi più impattanti di quanto si pensa con il protrarsi del caldo a partire dal prossimo fine settimana.

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