Perché fare il pieno di benzina alla tua auto conviene oggi? Il prezzo dei carburanti è in calo, approfittane il prima possibile.
Questa potrebbe essere davvero la settimana giusta per fare rifornimento di benzina.
Il prezzo del petrolio sul mercato mondiale sta crollando e i prezzi alla pompa continuano a scendere. Gli automobilisti dovrebbero quindi approfittare per fare il pieno di carburante, prima che eventuali nuovi shock geopolitici impattino sulle quotazioni di greggio facendole impennare.
Nella giornata di lunedì 5 maggio, i futures sul Brent crude sono scesi a $60,23 al barile (-1,7%) e le quotazioni del contratto WTI sono diminuite a $57,13 al barile (-2%). In entrambi i casi, i prezzi sono capitolati al valore più basso dal febbraio del 2021, ovvero in più di quattro anni.
Complice di questo affondo è stata l’OPEC, con la decisione di aumentare la produzione di greggio nel mese di giugno, proprio in un contesto in cui le tensioni commerciali rendono le prospettive di crescita e della domanda molto incerte. In tale situazione, il timore di un surplus di greggio ha fatto precipitare le quotazioni.
La tendenza al ribasso dovrebbe favorire anche i prezzi alla pompa. Ecco perché il consiglio è di fare il pieno in questi giorni.
Prezzi benzina, perché fare il pieno adesso conviene?
Nei giorni scorsi i prezzi del petrolio sono scesi in modo evidente. Dal punto di vista economico non si tratta di una buona notizia, ma il vantaggio è che gli sviluppi nel mercato petrolifero stanno portando a un calo dei prezzi del carburante.
In Italia, al 7 maggio il prezzo medio della benzina modalità self service sulla rete stradale è 1,697 euro (più basso dei 1,700 del giorno precedente) e sulle autostrade è di 1,790 (anch’esso in calo rispetto ai 1,792 del giorno precedente).
Il diesel self service costa mediamente 1,589 euro al litro sulle strade italiane e 1,691 euro al litro sulle autostrade. Entrambi i prezzi sono in ribasso rispetto al giorno precedente.
I calcoli del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica hanno evidenziato che nel mese di aprile il prezzo medio della benzina in Italia (modalità self service) è stato di 1.725,93 al litro (-3,05% sul mese precedente) e di 1.619,93 euro al litro (-3,60%) per il diesel.
Il trend, quindi, è di un calo dei costi alla pompa.
Non è solo il calo dei prezzi del petrolio a giocare un ruolo. Anche il dollaro più debole è un fattore che contribuisce a rendere meno costoso il greggio. Dalla fine del 2024, il dollaro statunitense ha iniziato a perdere valore nei confronti dell’euro. Poiché il commercio mondiale, come quello del petrolio, si svolge in gran parte in dollari, questo andamento valutario ha il suo impatto su quanto viene pagato il petrolio. E, quindi, sul suo prezzo finale.
Tuttavia, occorre sempre ricordare che non si vedranno sconti estremi alla pompa. Insieme, accise e IVA costituiscono più della metà del prezzo che quindi sono seguirà il calo del greggio con la stessa enfasi.
Questa settimana è però il momento di fare rifornimento prima che il mercato cambi di nuovo.
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