Ecco il vero motivo del blackout in Spagna di due settimane fa

Alessandro Nuzzo

14 Maggio 2025 - 21:50

Iniziano a emergere i primi risultati delle indagini sulla causa del blackout in Spagna di due settimane fa.

Ecco il vero motivo del blackout in Spagna di due settimane fa

Due settimane fa, un blackout totale ha lasciato senza corrente elettrica milioni di persone in Spagna e in parte di Portogallo e Francia. Un’interruzione di energia senza precedenti che ha mandato in tilt semafori, stazioni, metro, aeroporti, causando un caos generale e anche alcuni morti, tra cui persone rimaste intrappolate negli ascensori e altre attaccate a macchine salvavita, che senza corrente hanno smesso di funzionare.

Dopo due settimane, non ci sono ancora indicazioni precise sui motivi che hanno portato a un blackout di tali proporzioni, durato diverse ore prima del ritorno alla normalità. Sin dal primo momento, sono state avanzate numerose ipotesi: dall’attacco hacker a un evento meteorologico, fino a un’interruzione causata dal malfunzionamento di alcuni impianti fotovoltaici. Le teorie si sono susseguite rapidamente, alimentando dibattiti e preoccupazioni tra i cittadini e le istituzioni.

Che cosa ha provocato il blackout in Spagna: le ipotesi

Le autorità spagnole stanno lavorando per cercare di risalire alle cause e, eventualmente, individuare i responsabili. Oggi, il ministro per la Transizione ecologica del governo spagnolo, Sara Aagesen, intervenendo al Congresso dei Deputati spagnolo, ha svelato i primi dati concreti sul blackout, cercando di fare chiarezza su un evento che ha scosso l’intero paese.

Ha spiegato che le prime interruzioni della produzione di energia elettrica sono state localizzate in tre province: Granada, Badajoz e Siviglia. Ha poi dichiarato che le prime indagini hanno permesso di escludere alcune ipotesi, tra cui quella secondo cui il problema sarebbe stato causato da una questione di copertura o dalle dimensioni delle reti. La ricerca delle cause, tuttavia, continua, con il coinvolgimento di esperti e tecnici del settore energetico.

Il ministro ha evidenziato che, secondo i dati disponibili, mezz’ora prima del blackout si sono verificate «due oscillazioni del sistema iberico rispetto al resto dell’Europa», un segnale che ha allertato i tecnici delle reti. Questo è quanto si sa al momento, con il ministro che ha dichiarato: «Il governo sta lavorando con rigore e non facendo ipotesi, perché questo è ciò che il popolo spagnolo merita: rigore e verità». Queste sono le versioni ufficiali governative finora, ma le indagini sono ancora in corso.

Accanto a ciò, ci sono diverse indagini parallele in corso. Una di queste è condotta da Entso-e, organizzazione dei gestori di sistemi di trasmissione europei, che in un rapporto preliminare ha affermato che circa 2,2 gigawatt di energia sono andati offline nel sud della Spagna poco meno di un minuto prima che le reti elettriche della penisola iberica crollassero completamente. Un dato che ha subito attirato l’attenzione degli esperti.

Secondo RBC Capital Markets, invece, il blackout in Spagna potrebbe essere stato causato dalla chiusura di 2,2 GW di impianti solari nel sud del paese. Gli analisti hanno spiegato che, con la crescita esponenziale della capacità solare in Spagna, questi impianti spesso seguono la rete invece di stabilizzarla, influenzando la frequenza dell’elettricità. Per questo motivo, prevedono in futuro l’adozione di inverter per migliorare la stabilità dei sistemi fotovoltaici, al fine di evitare nuovi episodi del genere.

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