Una svolta che spinge il paese iberico tra le più tecnologiche nel campo dell’innovazione marittima.
La Spagna ha raggiunto una svolta epocale nell’innovazione marittima con la costruzione del nuovo sottomarino S-81 Isaac Peral. È un sottomarino molto particolare perché non dipende dai combustibili fossili. È la prima imbarcazione al mondo capace di produrre idrogeno a bordo. Una capacità rivoluzionaria resa possibile grazie al sistema BEST AIP, che converte il bioetanolo in idrogeno attraverso un processo tecnologico avanzato, frutto di anni di ricerca e sviluppo.
A differenza di altri sottomarini basati esclusivamente sulla propulsione diesel-elettrica, l’S-81 è l’unico al mondo in grado di generare elettricità durante l’immersione. Questo consente di estendere significativamente l’autonomia subacquea, ben oltre quella dei sottomarini non nucleari tradizionali. Il mezzo può rimanere immerso per settimane senza riemergere, un vantaggio strategico decisivo in ambito militare e operativo.
Arriverà nel 2029-2030
Il primo prototipo è stato consegnato nel 2023 e funziona con tre generatori diesel da 1.100 kW e un motore elettrico principale da 3.500 kW, sebbene non integri ancora il sistema BEST AIP completo. Per la piena implementazione del nuovo e innovativo sistema bisognerà attendere il 2029-2030. Fino ad allora, saranno fondamentali le fasi di collaudo, sviluppo e ottimizzazione per garantire affidabilità e prestazioni eccellenti.
Intanto l’S-81 rappresenta più dell’innovazione tecnologica, perché è il primo sottomarino progettato e costruito interamente entro i confini spagnoli, nel cantiere navale Navantia. Prima d’ora e per decenni la Spagna ha sempre costruito sottomarini su licenza straniera, affidandosi a tecnologie esterne e limitando la propria autonomia industriale nel settore.
A beneficiarne con il nuovo sistema è anche l’ambiente, poiché i vantaggi sono significativi. Il bioetanolo è una fonte di combustibile più sostenibile rispetto ai tradizionali combustibili fossili, contribuendo a ridurre l’impronta di carbonio di un sottomarino. Inoltre, rispetto all’idrogeno puro, il bioetanolo offre vantaggi in termini di stoccaggio, poiché non richiede sistemi di contenimento particolarmente complessi o specializzati, garantendo maggiore praticità logistica e sicurezza operativa.
Il sottomarino S-81 della Spagna arriva in un momento storico in cui altre nazioni stanno investendo in soluzioni alternative per la difesa marittima, come la Cina che sta sviluppando un mezzo ipersonico in grado di circumnavigare la Terra in sole due ore. La Spagna, invece, sceglie una strada green. Nei prossimi anni, prima del 2029-30 quando la tecnologia BEST AIP dovrebbe essere completamente operativa, la Spagna lavorerà per perfezionare il sistema di produzione di idrogeno, garantendo prestazioni, sicurezza e affidabilità ottimali prima dell’entrata in servizio.
E una volta entrato in servizio il nuovo sistema, altre nazioni senza dubbio seguiranno le orme della Spagna, arrivando a progettare sistemi di propulsione a idrogeno. Una riuscita applicazione di questa tecnologia potrebbe avere un impatto significativo sulle future strategie di difesa marittima a livello globale, influenzando l’equilibrio delle capacità di guerra subacquea tra le principali potenze navali.
Integrando un’elevata autonomia subacquea con soluzioni a basso impatto ambientale, la Spagna ha introdotto un innovativo approccio alla propulsione sottomarina che coniuga esigenze operative e sostenibilità: un risultato doppio che potrebbe tracciare la rotta per l’evoluzione dei sottomarini nei prossimi decenni.
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